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Cronaca

Allerta meteo flop, Orlando: "Ho agito per tutelare i cittadini"

Infuriano le polemiche dopo la decisione del Sindaco di chiudere le scuole dopo l'allarme, con tanto di codice rosso, diramato dalla Protezione civile. "Esistono procedure ben precise". Il Codacons: "Il Comune risarcisca alle famiglie i costi di baby sitter e giornate di ferie"

La temuta "bomba d'acqua" non è arrivata. In compenso a Palermo stamattina sono piovute le polemiche. In molti (soprattutto tanti genitori) hanno criticato aspramente la scelta del sindaco Orlando di chiudere le scuole dopo l'allerta meteo, con tanto codice rosso, lanciato dalla Protezione civile ieri pomeriggio. La città si è spaccata: secondo alcuni Orlando ha preso la decisione corretta, alla luce di quanto accaduto a Genova e a Catania nei giorni scorsi. Secondo altri si è creato troppo allarmismo e il Sindaco, insieme ai suoi collaboratori, ha male interpretato la situazione che prevedeva sì nubifragi sull'Isola, ma solo sul versante ionico. Come al solito in questi casi, Facebook e Twitter sono stati inondati di post ironici. Dal "Il metereologo lo sa fare (riferito a Orlando ndr)" ai fotomontaggi del Sindaco davanti ad una cartina delle previsioni del tempo (foto a destra).

Oggi pomeriggio è arrivata la replica di Orlando. "In riferimento all'allerta meteo - si legge in una nota - e alla conseguente chiusura delle scuole, è bene ricordare che vi sono delle procedure ben precise che il Sindaco, quale autorità di Protezione civile, deve seguire quando viene fornito un bollettino con codice rosso, che il Dipartimento di protezione civile infatti classifica di 'Allarme'. Tale bollettino in modo esplicito invita a tenere conto del fatto che le condizioni metereologiche locali possono avere variazioni 'non prevedibili e talora repentine', e quindi 'predisporre azioni di prevenzione'.

Orlando-meteo-2Insomma, secondo Orlando non c'era altra scelta. "Alla luce di tale allerta - afferma Orlando - applicando un ovvio principio di prevenzione, ho deciso, come tanti altri sindaci in Sicilia, la chiusura delle scuole. Il sindaco ha il dovere quando viene allertato in modo così chiaro ed autorevole, di agire per la tutela dei cittadini. Nelle prossime ore - conclude - sulla base dei nuovi bollettini meteo che verranno diramati dalla Protezione civile, gli uffici del Comune continueranno a fornire ulteriori informazioni alla cittadinanza.

CODACONS: "DANNI ALLE FAMIGLIE" - "La chiusura delle scuole a Palermo, a seguito dell'allerta meteo, sta provocando ingenti disagi alle famiglie, soprattutto perchè le previsioni meteorologiche si sono dimostrate errate". Lo denuncia il Codacons, criticando il provvedimento dell'Amministrazione comunale. "Migliaia di famiglie hanno dovuto prendere permessi o giorni di ferie a lavoro per poter badare ai propri figli, oppure pagare una baby sitter negli orari di chiusura delle scuole - spiega il segretario nazionale, Francesco Tanasi -. Tutto ciò, nonostante non fosse necessario chiudere gli istituti scolastici, alla luce delle condizioni meteo assolutamente non proibitive. Ci chiediamo ora chi risarcirà le famiglie per i disagi e per i danni materiali subiti. Il Comune deve rimborsare i genitori per le spese sostenute a causa dell'errato allarme maltempo, pagando loro i costi di baby sitter e le giornate di ferie dal lavoro - prosegue Tanasi -. Appaiono evidenti, infatti, le responsabilità dell'Amministrazione, che dovrebbe garantire il funzionamento della città anche in presenza di condizioni meteo avverse".

 

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