Asp, niente rinnovo per i programmatori assunti durante il Covid: "Da maggio servizi a rischio"
A lanciare l'allarme è Giuseppe Badagliacca, del sindacato Csa-Cisal, che chiede di non sperperare le professionalità acquisite ed evitare disservizi ai cittadini: "Il concorso per i posti a tempo indeterminati non si è concluso, prorogare i contratti"
Niente rinnovo dei contrati per i 53 programmatori assunti dall’Asp, con selezione pubblica a tempo determinato, durante l’emergenza Covid. Insorge il sindacato Csa-Cisal contro la decisione dell’azienda sanitaria provinciale che ancora non avrebbe finito di espletare il concorso per l’assunzione di lavoratori a tempo determinato. Il risultato? “Dal prossimo primo maggio l’Asp si ritroverà con 53 posti vacanti benché previsti in pianta organica. Una decisione miope e insensata per la quale chiediamo un’immediata convocazione alla commissione Salute all’Ars”, spiega il sindacalista Giuseppe Badagliacca che ha scritto al presidente della commissione Giuseppe Laccoto, all’assessore regionale Giovanna Volo, al dirigente generale Salvatore Requirez e al commissario straordinario dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni.
“Il prossimo 30 aprile - spiega Badagliacca - i 53 programmatori assunti saranno mandati a casa, dopo ben 30 mesi di servizio. L'Asp di Palermo ha infatti scelto, in barba al buon senso e a spese dei contribuenti, di non stabilizzarli ma di indire un concorso esterno che però non si è ancora concluso. Da mesi contestiamo queste decisioni che mortificano le professionalità acquisite e sperperano denaro pubblico, ma ora al danno si aggiunge la beffa: ai precari non saranno rinnovati i contratti, sebbene il concorso sia ancora in itinere, col risultato che i posti in pianta organica rimarranno scoperti creando disservizi ai cittadini. Chiediamo che il Governo e il Parlamento regionale intervengano subito a tutela dei lavoratori e di tutti i siciliani per prorogare i contratti dando continuità ai servizi e procedere alla stabilizzazione consentita dalla legge".
