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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Allarme sul Ponte Corleone: "Forte degrado, vistosa lesione su un pilastro e infiltrazioni d'acqua"

Così si legge nella relazione della Icaro progetti, società incaricata delle verifiche sull'infrastruttura, che raccomanda all'amministrazione di chiudere gli innesti delle corsie laterali di viale Regione e monitorare il traffico: "Ci sono tir sopra le 27 tonnellate che violano le limitazioni". Gelarda (Lega): "Il Comune non controlla più"

Il Ponte Corleone di viale Regione Siciliana è in stato di "forte degrado" nella parte iniziale, presenta "una vistosa e preoccupante lesione su un pilastro", nonché "infiltrazioni abbondanti di acqua dai giunti". 

E' quanto si legge in una relazione tecnica della Icaro progetti, società incaricata delle verifiche sull'infrastruttura, dove stamattina presto è comparso uno striscione dal contenuto emblematico: "Non aspettate che crolli per dire che è stato un incidente. Non giocate con la vita della nostra gente". 

Lo striscione è firmato dai militanti di Antudo Palermo, preoccupati per quanto messo nero nella perizia: "Cosa aspettano l'amministrazione comunale, il governo regionale e quello nazionale a fare ciò che serve per mettere in sicurezza il Ponte Corleone e quindi la vita di chi ci passa ogni giorno? Dobbiamo aspettare che il ponte crolli e assisstere al rimpallo di responsabilità, mentre noi piangiamo i morti?".

PonteCorleone-2

Domande legittime, che impongono interventi immediati. Non è un caso infatti che la Icaro progetti raccomandi al Comune di chiudere gli innesti delle corsie laterali di viale Regione "per evitare che i veicoli entrino trasversalmente nelle zone iniziali del ponte, causando il rallentamento del traffico e carichi squilibrati nelle campate di accesso dell'arco, le quali sono con tutta evidenza molto delicate, fortemente degradate e sollecitate". 

Inoltre i tecnici consigliano di spostare le due corsie attualmente aperte (sia a monte che a valle) "al centro della carreggiata e non lateralmente verso l'interno come accade oggi, in modo che il carico si ripartisca meglio tra le sei travi e i corrispondenti ritti dell'impalcato, mantenendo il carico limitato a 27 tonnellate, come da odierna ordinanza".

Finora, secondo gli ingegneri della Icaro che hanno firmato la perizia (Michele Fabio Granata e Mercello Arici), le limitazioni del traffico sono "del tutto disattese", perché molti tir sopra le 27 tonnellate transitano sul ponte. Per questa ragione viene chiesto al Comune un maggiore monitoraggio della circolazione e di "deviare per tempo i mezzi pesanti", controllando il traffico "sin dagli svincoli" che portano al ponte.   

Interventi da valutare con "urgenza" perché "non è consigliabile che permanga lo stato attuale, in cui il ponte è sovraccaricato". Per fluidificare il traffico e consentire ai veicoli di ridurre i tempi di percorrenza del ponte, sarebbe meglio alzare a 60 chilometri all'ora il limite di velocità. Così scrivono gli ingegeri Granata e Arici, secondo cui "l'attuale limite di 30 chilometri all'ora è controproducente".

Il capogruppo della Lega in Consiglio, Igor Gelarda, chiede all'amministrazione di "tutelare i cittadini". "A questa relazione del 4 dicembre - riferisce - è seguita subito dopo anche una nota dell' Anas, dove si chiede di riconfigurare i flussi di traffico lungo il Ponte. Purtroppo il Comune ha ormai mollato da tempo ogni tipo di controllo sul ponte, se non per gli autovelox che ogni tanto usa per fare cassa. Sul ponte ormai passano mezzi pesanti di tutti i i tipi e non c'è più nessun restringimento di carreggiata, con buona pace per la sicurezza delle persone". 

Il Comune, dal canto suo, si starebbe apprestando a chiudere il tratto d'immissione sul ponte dalla bretella laterale all'altezza del Baby Luna. Ma per Gelarda bisognerebbe "partire con i lavori di consolidamento della struttura e con quelli del raddoppio. Nel frattempo però, oltre a ripristinare i controlli sui mezzi pesanti oltre le 27 tonnellate, sarebbe logico sospendere la Ztl e permettere ai palermitani una via di transito alternativa".

Intanto oggi alla direzione generale dell'Anas di Roma una delegazione di Italia Viva - composta dal capogruppo al Senato Davide Faraone, dal capogruppo al Consiglio comunale Dario Chinnici e dal presidente del Consiglio Totò Orlando, ha incontrato il commissario nazionale per il Ponte Corleone Matteo Castiglioni. "Gli interventi di manutenzione e raddoppio del Ponte Corleone - dicono gli esponenti di Iv - non sono più rinviabili, sono urgenti e vanno avviati nel più breve tempo possibile perché c'è una città ostaggio del traffico, con un ponte che mette a repentaglio l’incolumità dei cittadini che giornalmente lo attraversano. Siamo di fronte, inoltre, ad un tappo che impedisce la mobilità dell'intera area metropolitana verso il porto e l'aeroporto e danneggia imprese e famiglie. Il Commissario Castiglioni si è già messo all’opera e ha le idee molto chiare, oltre a un cronoprogramma molto preciso. Italia Viva ha fortemente voluto il commissariamento di questi interventi che il Comune non è riuscito a realizzare, nonostante i finanziamenti del Patto per Palermo".

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