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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Partanna-Mondello

Allagamenti a Partanna, Zacco: "Il Comune si assuma le proprie responsabilità"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“Il Comune di Palermo si assuma la propria responsabilità sui danni causati dalla recente e violenta ondata di maltempo. 7 le famiglie che sono rimaste isolate per un’intera notte e un giorno a causa dei danni generati dalle forti acque. Chiediamo l’intervento del Commissario per il rischio idrogeologico per risolvere, definitivamente, il problema”. Queste le parole del consigliere del Comune di Palermo, Ottavio Zacco, in audizione presso la IV Commissione parlamentare dell'Assemblea Regionale Siciliana, un tavolo tecnico voluto fortemente dall'On. Edy Tamajo, per evidenziare i disagi dei residenti e dei commercianti di Partanna, Mondello e Valdesi, costretti a subire allagamenti e fiumi di liquami dentro le proprie abitazioni e attività commerciali.

“Con la consigliera Catia Meli, abbiamo portato l’istanza di centinaia di famiglie e commercianti che, per la seconda volta, in tre anni, hanno visto le loro attività e abitazioni piene di acqua e fango - dichiara il consigliere Ottavio Zacco -. Da anni, sentiamo parlare di progetti sulle vasche, ma non bastano. Le vasche sarebbero sufficienti se ci trovassimo di fronte ad una pioggia lieve. Oggi, invece, la situazione è peggiorata. Partanna, per esempio, raccoglie l’acqua piovana dalla montagna, da Tommaso Natale e da Pallavicino, dal momento che via Castelforte si è trasformata in un fiume”. “La cosa peggiore, inoltre, è che l’impianto per lo smaltimento delle acque bianche non ha un recapito finale – spiega Zacco -. Il Comune di Palermo continua a dire che la colpa è di Rap, che non pulisce le strade, e di Amap, che non pulisce, invece, le caditoie. In realtà, non è così: la responsabilità è soltanto dell’Amministrazione comunale che, ad oggi, non ha un progetto. Tengo a precisare, tuttavia, che l’assessore comunale, Maria Prestigiacomo, non ha responsabilità. È da 9 anni che il Sindaco Orlando non ha un progetto per alleviare questi problemi e, adesso, c’è il rischio che scappi il morto”.

“A Palermo, ci sono strade che si allagano dopo una pioggia lieve, come via Ferrante, vicolo Mancuso, via Esperia e il Cortile Bignardelli – precisa il consigliere -. Sentiamo parlare, però, solo di proposte e di fantasie. Quello che, inoltre, ho avuto modo di appurare, in questi giorni, è l’assenza della Protezione Civile del Comune di Palermo, che è arrivata, nei luoghi colpiti dalla violenta ondata di maltempo, ben due ore dopo la fine della pioggia. Ha constatato cosa fosse accaduto e, poi, è andata via. Inoltre, e questa è la cosa peggiore, non si è accorta della frana che ha colpito un quartiere di Partanna. Se ne è resa conto solo dopo le 20 chiamate che ho fatto, personalmente, all’assessore Prestigiacomo. La Protezione Civile, infatti, aveva sbagliato luogo: non erano andati in quella strada dove 7 famiglie sono rimaste isolate per una notte e un giorno. Altre ancora hanno perso l’auto, elettrodomestici e arredi”.

“Ci troviamo, quindi, di fronte ad una situazione di dissesto idrogeologico – tuona Zacco -. Questa Amministrazione è stata superficiale e incapace nel progettare e realizzare interventi funzionali per la risoluzione di queste criticità. Amap aveva pulito le caditoie 24 ore prima dei fatti, proprio quando la Protezione Civile Regionale aveva diramato l’allerta meteo. Abbiamo la certezza e la prova che, in alcune zone, l’impianto è sottodimensionato in base alla reale esigenza: le acque bianche non hanno un recapito finale e non possono, di conseguenza, defluire. Abbiamo, inoltre, la certezza che, nel depuratore Fondo Verde, che è un depuratore di acque nere, qualcuno abbia avuto la genialità di collegare le acque bianche di una parte della zona nord della città. Di conseguenza, quando arrivano le piogge, si verifica uno sversamento di liquami, che arrivano nelle case della gente. E il sindaco, intanto, continua a dire che aspetta un intervento del commissario di Stato per le acque nere”.

“Voglio ringraziare – conclude Ottavio Zacco - il commissario per le opere che sta realizzando nella zona nord di Palermo, partendo da Sferracavallo, ma sappiamo che non ha competenze sulle problematiche delle quali abbiamo parlato: si sta occupando di altro. Il Comune deve, allora, smettere di dire che è colpa di altri. Si assuma la propria responsabilità. Chiediamo, quindi, a nome di tutti i cittadini e i commercianti di Partanna, Mondello e Valdesi, che queste opere vengano trasferite al Commissario per il rischio idrogeologico, così abbiamo un’idea chiara di come risolvere il problema in maniera definitiva”.

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