Alga tossica a Capaci e a Isola delle Femmine, scattano i divieti di balneazione
Valori oltre i limiti sono emersi dai primi campionamenti stagionali dell'Arpa. I sindaci dei due Comuni hanno emesso le ordinanze per vietare i tratti di costa vicini alle zone dove sono stati effettuati i rilievi. Buoni i dati delle altre spiagge del Palermitano
Torna l'alga tossica e, con essa, riecco anche i divieti di balneazione a Isola delle Femmine e a Capaci, località di mare parecchio frequentate dai palermitani, soprattutto nel fine settimana. I primi campionamenti della stagione estiva dell'Arpa hanno riscontrato valori oltre il limite della cosiddetta ostreopsis ovata (questo il nome scientifico della specie). A Capaci il risultato è stato di 55.868 cellule per litro, oltre il limite ammesso per legge di 30.000 cellule per litro. A Isola delle Femmine, invece, sono state rilevate dalle analisi 34.160 cellule per litro.
I divieti di balneazione
Di conseguenza, a Capaci, il sindaco Pietro Puccio ha emesso ieri un'ordinanza di divieto temporaneo di balneazione per una settimana, partendo dall'ex lido Riva d'oro per un tratto di 50 metri sia sul lato di Isola delle Femmine, che sul lato di Carini. Simile il provvedimento del sindaco di Isola delle Femmine, Orazio Nevoloso, che però vieta il bagno nel tratto vicino a Costa Corsara fino a nuova disposizione. I primi cittadini dei due Comuni hanno ordinato anche l'affissione di cartelli con lo scopo di avvisare i bagnanti. Sono buoni invece i dati che riguardano le altre spiagge del Palermitano: Trappeto, Cala Rossa a Terrasini, Sferracavallo, Barcarello e Vergine Maria.
Cos'è l'alga tossica
Ma che cos'è l'alga tossica? "Negli ultimi decenni - si legge sul sito dell'Istituto superiore di Sanità - il fenomeno non solo è diventato sempre più frequente, ma ha cominciato a diffondersi anche al di fuori delle zone tropicali. In particolare, anche nel Mediterraneo si è assistito alla proliferazione di un?alga unicellulare potenzialmente tossica, ostreopsis ovata, che solitamente vive sulla superficie delle macroalghe rosse e brune presenti sul fondo del mare. La proliferazione di microalghe anche alle nostre latitudini è legata essenzialmente a fattori climatici: condizioni meteo-marine stabili moto ondoso ridotto (mare calmo, presenza di barriere artificiali), elevata temperatura dell?acqua (25°C o più), alta pressione atmosferica, venti di mare con velocità sufficienti a trasportare le goccioline d?acqua (aerosol)".
Cosa può provocare
Secondo quanto spiega l'Istituto superiore di Sanità l'intossicazione da alga tossica più diffusa è quella dovuta a "inalazione di aerosol contenente frammenti di cellule di alghe marine o tossine: i sintomi, che in genere si presentano a distanza di 2-6 ore dall?esposizione, sono febbre alta, mal di gola, tosse, dispnea, cefalea, nausea, rinorrea, congiuntivite e lacrimazione, vomito e dermatite". In genere tutto passa spontaneamente al massimo in 48 ore. Quando i malesseri sono eccessivi, meglio rivolgersi alla guardia medica.