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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

L'albero delle idee all’interno dell'unità di Oncologia dell'ospedale Civico 

Iniziativa dell'associazione Acto Sicilia: "Un'opportunità in più per raccogliere nuovi suggerimenti e migliorare il nostro impegno"

“Puntare su una corretta informazione per conoscere un terribile cancro di cui si parla veramente poco”, scrive una paziente operata di carcinoma ovarico. Il suo, è uno dei primi messaggi lasciati sull’Albero delle Idee, un’installazione realizzata dall’associazione Acto Sicilia e “posata” all’interno del reparto di Oncologia medica dell’Ospedale Civico di Palermo, ai cui rami  pazienti, familiari e operatori sanitari potranno affidare i propri pensieri di speranza e di rinascita.

Bigliettini adesivi a forma di fogliolina non solo scritti a penna ma anche contenenti un Qr Code che rimanda a dei video-messaggi, postati sulla pagina Facebook di Acto Sicilia, con la collaborazione della società Hqs. Così come avviene già al reparto di Oncologia medica dell’ospedale Cannizzaro di Catania, che dallo scorso luglio ospita il primo “Albero delle idee”. L’associazione Acto Sicilia (Alleanza Contro Tumore Ovarico) nasce a gennaio scorso, sotto la guida della presidente Daniela Spampinato e il supporto del Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal professore Paolo Scollo, primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Il progetto Albero delle idee è stato interamente sponsorizzato da Clovis Oncology, azienda impegnata nella lotta contro il tumore ovarico.  

A partecipare mercoledì scorso alla posa dell’Albero delle Idee sono stati in tanti e tutti hanno consegnato, a loro volta, il proprio messaggio, a cominciare dal direttore generale, Roberto Colletti.

“Da sempre il nostro tentativo è quello di umanizzare le cure che è un concetto tutt’altro che astratto – ha dichiarato –  È davvero possibile creare attorno al paziente un clima confortante. Per fare questo, l’albero delle Idee può essere uno strumento davvero efficace”. “Anche l’innovazione digitale può essere sfruttata per creare benessere nelle corsie – ha sottolineato l’assessore comunale all’Innovazione Paolo Petralia Camassa, presente all’iniziativa per delega del sindaco Leoluca Orlando – ci piacerebbe che con i necessari interventi infrastrutturali, la maggior parte degli ospedali e delle cliniche potesse dotarsi di sistemi attraverso i quali la popolazione ospedalizzata sia costantemente connessa con le famiglie. Il lungo periodo di pandemia ci ha fatto capire quanto sia fondamentale mantenere il contatto con i propri cari”. “Il Covid 19 ci ha messo di fronte al bisogno immediato di rimodulare i reparti – ha sottolineato il primario Livio Blasi – e noi non abbiamo dimenticato i nostri pazienti, provando a venire incontro ai bisogni tanto medici quanto psicologici. Da oggi con l’albero delle idee avremo un’opportunità in più per raccogliere nuovi suggerimenti e migliorare il nostro impegno”.

E su un bigliettino lasciato si legge anche del bisogno di mettere al centro la famiglia, chi vive il dramma della malattia con un carico emotivo e psicologico enorme, come il compagno o la compagna, i genitori, i fratelli o i figli. “Un’assistenza dedicata, poi, dovrebbe essere riservata ai bambini che subiscono non solo il clima di dolore ma anche l’assenza di una madre che deve spesso sottoporsi a pesantissime terapie come leggiamo nella fogliolina di una paziente palermitana”, ha sottolineato la dottoressa Giusy Scandurra, oncologa, direttore dell'unità di Oncologia Medica, responsabile per l’Oncologia Medica del progetto di “Preservazione della fertilità nel paziente oncologico” e responsabile della gestione dei tumori mammari e ginecologici.

“La più importante sfida dell’oncologia moderna è quella non solo di far vivere le donne più a lungo ma di farle vivere bene – ha spiegato la dottoressa Scandurra –  capaci di continuare la loro vita di relazione. Oggi molte cure si dimostrano efficaci pur rispettando la qualità della vita e ci consentono di fare tutto questo Il lavoro di Acto è ancora più prezioso in questo contesto perché permette di accendere i riflettori su una malattia oncologica poco conosciuta”. Acto Sicilia nasce per la tutela delle pazienti affette dal carcinoma ovarico ma anche come punto di riferimento per tutte le donne con problematiche legate ai tumori ginecologici. “Unire, in una vera e propria alleanza, ciascuno con le proprie competenze, pazienti, ricercatori, medici, imprese – spiega la presidente Daniela biologa, insegnante, moglie e mamma di due figli di 14 e 15 anni – per un progetto comune di lotta contro il cancro dell’ovaio”.

E c’è un messaggio fra tutti che tuona forte, quello che ricorda l’importanza della vaccinazione, al centro delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione.

“Quello che vorrei – ha detto il direttore dell'unità di ginecologia oncologica Vito Chiantera – è che non ci sia più una paziente in Sicilia, costretta a doversi spostare per far ricevere le necessarie cure e che possa essere trattata in uno dei 4 centri di riferimento, che abbiano un volume di almeno 70 casi all’anno”. La Sicilia si è dotata nei mesi scorsi di un Pdta redatto dal professor Scollo che ha identificato percorsi corretti e centri di eccellenza in cui le pazienti con carcinoma ovarico possono curarsi in sicurezza. 
 

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