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Cronaca Libertà / Via Emanuele Notarbartolo

Picchiato nella sua pizzeria dal padre e dal fratello della fidanzata, le telecamere riprendono l'aggressione

Alessandro, titolare dell'attività L'angolo del gusto di via Notarbartolo, ha denunciato l'episodio alla polizia. Lunedì, mentre si preparava per una giornata di lavoro, è stato raggiunto dai familiari della sua compagna che gli hanno lanciato delle sedie e lo hanno preso a calci e pugni. "Non gradiscono la nostra relazione ed ecco il risultato... ma me l'avevano preannunciato"

Quel giorno gli avrebbero preannunciato che "l'avrebbe pagata", che doveva "stare attento", e alla fine si sono presentati nella sua pizzeria. Appena entrati il padre e il fratello della sua fidanzata 24enne si sono scagliati contro di lui e lo hanno picchiato. Prima, come mostrano le immagini riprese dalla videosorveglianza a circuito chiuso, gli hanno lanciato addosso delle sedie e poi lo hanno preso a calci e pugni. A ricostruire la spedizione punitiva denunciata poi alla polizia è Alessandro, 26 anni, titolare della pizzeria L'angolo del gusto di via Notarbartolo. "Io e la mia ragazza stiamo insieme da poco e loro non gradiscono la nostra relazione, ma non si può arrivare a questo", dice a PalermoToday.

Il raid è avvenuto lunedì pomeriggio, mentre Alessandro si trovava in pizzeria con la sua fidanzata per preparare il necessario per un'altra serata di lavoro. Il video estrapolato dalle telecamere di sicurezza mostra l'intera scena: il padre e il fratello della ragazza entrano nel locale e senza indugiare si lanciano addosso al giovane imprenditore che incassa i primi colpi e finisce per terra dopo due minuti di calci e pugni. "Oltre alla mia ragazza, che ha pure rimediato graffi ed ematomi, sono intervenuti due clienti che si trovavano all'esterno ma che - aggiunge Alessandro (foto allegata) - si sono trovati spiazzati e non hanno potuto fare nulla".

Aggressione pizzeria via NotarbartoloPoi l'intervento delle volanti della polizia e dei sanitari del 118 che hanno accompagnato la coppia al pronto soccorso di Villa Sofia. Dopo i controlli dei medici i due giovani sono stati dimessi con prognosi di 15 e 10 giorni e sono andati in commissariato per denunciare l'accaduto, consegnando le immagini riprese dalle telecamere. "Non accettano la nostra relazione - conclude Alessandro senza entrare nei dettagli della vicenda privata - e per questo, mentre andavano via, ci hanno pure minacciato. Accusano la mia compagna di avere rovinato la loro famiglia, ma non si può arrivare a questo punto. La violenza non è mai una soluzione".

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