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Cronaca Via Ernesto Tricomi

Ancora violenza al Civico, operatore sanitario colpito con un pugno in faccia

E' accaduto nel reparto di Oncologia. La polizia è arrivata dopo la richiesta di intervento di un medico che aveva sentito qualcuno urlare. L'aggressore si trovava con un bambino di 4-5 anni e dopo l'aggressione è fuggito. Acquisite le immagini della videosorveglianza

Ancora tensione in un ospedale a Palermo, operatore sanitario colpito con un pugno in faccia. Nuova aggressione al Civico dove alle 19 di ieri sono arrivate due volanti di polizia dopo la chiamata di un medico di Oncologia che aveva sentito delle urla provenire dai corridoi del reparto. Secondo una prima ricostruzione l'operatore, un 45enne, avrebbe solamente respinto il tentativo di un uomo di accedere fuori dall'orario previsto per le visite.

Al diniego l'aggressore, che teneva per mano un bambino di 4-5 anni, ha sferrato un colpo all'operatore centrandolo in pieno volto ed è scappato a gambe levate. I poliziotti intervenuti in ospedale hanno ascoltato il racconto della vittima e di alcuni testimoni. Poi hanno chiesto l'acquisizione delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza che potrebbero aver ripreso l'accaduto.

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L'ultimo episodio risale alla fine di marzo, all'ospedale Cervello, dove una dottoressa è stata spintonata dalla figlia di una paziente. Alla base del gesto la comunicazione della necessità di trasferire la donna per mancanza di posti letto. L'escalation di violenza è stata al centro di un incontro avvenuto in Prefettura dove sono state discusse le contromisure da adottare per reprimere il fenomeno.

Le reazioni

“Un’ingiustificabile aggressione ad un operatore sanitario, lontano dall’area d’emergenza, che mette in dubbio - dichiara Giovanni Migliore, commissario dell'Arnas Civico e vicepresidente Fiaso - la potestà genitoriale perché accaduta in presenza di bambini, tra l'altro in un reparto con pazienti anche in fase terminale. Ancora una volta, oltre alla solidarietà incondizionata al nostro dipendente, denunceremo i fatti in Procura mettendo a disposizione le immagini del sistema di videosorveglianza. In questo caso chiederemo anche l’intervento del servizio sociale, per verificare se si tratti di un comportamento abituale che a nostro avviso potrebbe essere poco compatibile con la potestà genitoriale. Abbiamo adottato tutte le misure previste dal piano regionale per la sicurezza e messo in funzione 200 telecamere nell’area ospedaliera, ma ancora una volta tuttavia siamo costretti a sottolineare che a rischio è il diritto alla salute dei pazienti".

"L'ennesima aggressione conferma che sono venute meno le condizioni minime di sicurezza per gli operatori della sanità in città". Lo dichiara il segretario generale della Cisl Fp Palermo Trapani, Lorenzo Geraci, che prosegue: "Si assiste a un'escalation di violenza nei confronti del personale che lavora nelle strutture ospedaliere cittadine. Da tempo chiediamo che si prendano provvedimenti concreti a tutela di questi lavoratori, che operano in condizioni di reale rischio per l'incolumità personale. È fondamentale - aggiungono dalla Cisl Fp - che l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza attui le misure da lui annunciate per garantire la sicurezza negli ospedali e nei presidi sanitari locali".

"Questa aggressione, l'ennesima, subita da parte del personale sanitario dell'ospedale Civico conferma la necessità e l'urgenza - dichiara il sindaco Orlando - delle misure annunciate dal governo regionale e dall'assessore Ruggero Razza per garantire che gli operatori della sanità pubblica siciliana possano lavorare in condizioni di sicurezza. Il Comune non può che confermare il proprio sostegno ad ogni misura che sarà adottata e realizzata nei tempi più brevi possibili, perché gli ospedali siano luoghi di cura ed assistenza dignitosi per i pazienti e di lavoro sereno per i medici e tutto il personale".

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