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Cronaca Borgo Molara / Via Molara

Sfiorato dal bus mentre passeggia in via Molara, sale a bordo e picchia l'autista

Questa la prima ricostruzione di un'aggressione avvenuta su un mezzo della linea 380. Il dipendente dell'Amat, un uomo di 59 anni, è stato portato in ospedale con il volto tumefatto ed è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni. Il suo aggressore, un 39enne, è stato rintracciato e denunciato per lesioni

Sarebbe salito sul bus come una furia per poi mandare in frantumi un vetro separatore e picchiare il conducente. Un autista dell’Amat è stato aggredito a bordo di una vettura che stava percorrendo via Molara. A colpirlo un uomo di 39 anni che è stato subito identificato e denunciato per lesioni dai carabinieri intervenuti su richiesta di alcuni passeggeri che avevano assistito alla scena. Il dipendente dell'azienda invece è stato soccorso dai sanitari del 118 ed è stato portato con un’ambulanza in ospedale.

Secondo una prima ricostruzione, il trentanovenne stava camminando e si trovava sul ciglio della alla strada. A un certo punto, stando al suo stesso racconto, sarebbe stato urtato dal mezzo della linea 380 Basile-Molara. Successivamente avrebbe iniziato a prendere a calci il bus, sarebbe salito a bordo e si sarebbe scagliato contro l’autista -  un cinquantanovenne - colpendolo con violenza prima di allontanarsi e fare perdere, almeno temporaneamente, le proprie tracce.

Sul posto sono intervenuti i militari della stazione di Mezzomonreale che hanno avviato le ricerche riuscendo a rintracciare l'aggressore: R.G., 39 anni. La vittima invece è stata affidata ai medici del Civico che dopo i primi accertamenti lo hanno dimesso con una prognosi di 20 giorni. "Qualunque fosse il problema e qualsiasi fossero le sue rimostranze - afferma a PalermoToday il dirigente dell’Amat Ferdinando Carollo - non è pensabile protestare così. Sono forme estreme di violenza che lasciano sbigottiti. Solidarietà al nostro dipendente: un gran lavoratore nonché una persona mite e perbene".

"Oggi l’ennesima aggressione ai danni di un autista dell’Amat! E questa volta molto invasiva, il nostro collega è finito in ospedale per le cure del caso con suturazione al volto. Qualche centimetro in più e perdeva anche l’occhio, oltre allo sfregio al viso e l’offesa all’orgoglio dei lavoratori mandati allo sbaraglio da una compagine complessiva di responsabilità dell’inerzia, della burocrazia, e di tutte le norme sulle quali si sarebbe dovuto lavorare quando ad essere intaccata non è più l’esigenza del posto di lavoro, la fame, la retribuzione ma la stessa sicurezza ormai non più garantita. Non si può pensare, immaginare, temere che recarsi al lavoro sia divenuto il recarsi in guerra. La guerra di tutti i giorni fatta di improperi di una utenza stanca dei disservizi dell’Amat", si legge in una nota sindacale firmata da Gaetano Bonavia (Filt Cgil), Salvatore Girgenti (Fit Cisl), Franco Trupia (Uil Trasporti), Corrado Di Maria (Ugl Trasporti), Fabio Danesvalle (Faisa Cisal), Carlo Cataldi (Cobas Trasporti) e Giuseppe Taormina (Orsa Trasporti).

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