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Cronaca Politeama / Via Francesco Crispi

Dopo 9 giorni la Superba non brucia più, via alle indagini: "In totale distrutti 36 mezzi imbarcati"

I vigili del fuoco e la capitaneria di porto hanno fatto il punto sull'incendio, finalmente domato, che ha interessato la motonave della Gnv prima della partenza per Napoli. Il comandante provinciale Inzerillo: "Uno degli interventi peggiori che possano capitare". Avviate le indagini per ricostruire l'origine del rogo. Si attendono ancora i risultati dell'Arpa per sull'eventuale inquinamento dell'aria

Ci sono voluti nove giorni, decine di migliaia di litri di acqua, centinaia di vigili del fuoco impegnati giorno e notte, ma alla fine l’incendio sulla Superba può considerarsi finalmente spento. "E’ uno degli interventi peggiori che possano capitare. I nostri uomini hanno dovuto lavorare in uno spazio lungo 200 metri, largo 20 e alto circa 10 in cui la visibilità era minima", commenta il comandante provinciale Sergio Inzerillo che questa mattina - insieme agli altri vertici del Comando dei vigili del fuoco e al capitano di fregata della guardia costiera Filippo Parrino - ha organizzato una conferenza stampa per fornire gli ultimi aggiornamenti sul rogo divampato nella serata del 14 gennaio, poco prima che la motonave della Gnv salpasse per raggiungere il porto di Napoli.

Terminate le operazioni di spegnimento, in sinergia con la Capitaneria di porto e la stessa compagnia navale, i vigili del fuoco hanno avviato le indagini, su delega della Procura, per cercare di chiarire cosa quel sabato sera abbia innescato il rogo nel ponte 4 dell’imbarcazione. "A bordo c'erano 60 tra camion e autoarticolati, 58 auto, una moto e un camper. Complessivamente sono andati distrutti 36 mezzi", spiega il comandante Inzerillo che ha ringraziato anche la polizia stradale per la collaborazione fornita nell’individuzione delle tipologie dei mezzi imbarcati, i loro impianti di alimentazione (benzina, diesel o gpl) e i carichi trasportati per valutare ogni possibile profilo di rischio.

mezzi bruciati nave superba

"Il primo intervento - continua il comandante - è stato fatto immediatamente, neanche 20 minuti dopo, con il personale del distaccamento portuale. Nei giorni successivi c’è stato il massimo dispiegamento possibile con il coinvolgimento di mezzi e uomini arrivati da tutta la Sicilia e anche da Genova. Inizialmente, quando le temperature raggiungevano anche i mille gradi, si è preceduto con il confinamento del ponte per proteggere gli altri e la prua. Ciò ha consentito di limitare i danni e salvare il resto della nave, le cui condizioni possono considerarsi buone. Nell'ultima fase dell'intervento sono stati creati dei fori nelle paratie per iniettare del liquido schiumogeno che soffocasse e spegnesse definitivamente le fiamme".

Tra le conseguenze temute, anche quella relativa all'inquinamento dell'aria. "Credo che il problema non si sia posto - aggiunge Inzerillo - perché c'è stata molta ventilazione, ma dalle prime analisi esegute dall'Arpa sembra che la situazione sia sotto controllo". Sono ancora attesi i risultati completi degli esami effettuati. "Durante le operazioni di spegnimento - ha spiegato il capitano Parrino - sono sono state posizionate delle panne (barriere protettive, ndr) per evitare la fuoriuscita di materiale inquinante in mare. Si era anche pensato di spostare l’imbarcazione verso un’altra banchina, ma alla fine si è preferito aggredire l’incendio. Successivamente la motonave dovrà andare ai cantieri navali per le opere di manutenzione necessarie".

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