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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Abusi sulla figlioletta della convivente": ex agente penitenziario condannato a 8 anni

La vicenda risale al 2007, quando la vittima aveva 12 anni. La sua storia è venuta fuori dopo una violenta lite con l'uomo che le avrebbe rotto il naso: in ospedale trovò il coraggio di confidarsi e dare il via alle indagini

Avrebbe abusato per anni della figlia, allora dodicenne, della sua convivente. Il tribunale di Palermo ha condannato a 8 anni un ex agente di polizia penitenziaria accusato di atti sessuali con una minorenne. La vicenda, iniziata nel 2007, è venuta fuori dopo una violenta lite tra l’imputato e la vittima, arrivata in un pronto soccorso del Trapanese con il setto nasale rotto.

Nella struttura sanitaria la ragazzina ha iniziato lentamente a confidarsi con medici e investigatori. Dopo aver spiegato loro come si era procurata quella lesione, ha fatto anche le prime rivelazioni sulla sua storia. Prima di quell’episodio sembrerebbe che avesse parlato del suo incubo anche con la madre la quale, però, non le ha creduto restando vicina al proprio compagno. 

La vittima, oggi maggiorenne, si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Roberta Pezzano. A rappresentare l’accusa nel processo il sostituto procuratore Alessia Sinatra, che per l’ex agente di polizia penitenziaria aveva chiesto una condanna a 10 anni. La seconda sezione del tribunale ha ritenuto fondato il quadro accusatorio stabilendo una pena detentiva pari a 8 anni. 

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