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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Afap onlus: "Soluzione tagli ai fondi per le comunità alloggio è il potenziamento della pratica dell’affido familiare"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

L'Afap Palermo vorrebbe rispondere alle dichiarazioni della parlamentare 5 Stelle Claudia La Rocca sulle "Comunità per minori al collasso" con il seguente comunicato stampa. Grazie.

“La soluzione ai tagli di fondi alle comunità alloggio di Palermo – e di tutta la Sicilia - è il potenziamento della pratica dell’affido. E non si potranno ottenere risultati soddisfacenti se al Centro Affidi del Comune di Palermo, solo per fare un esempio - nonostante in questi ultimi anni abbia svolto al meglio delle proprie possibilità il compito per cui esiste – non sarà risolto il problema che riguarda la carenza di personale. Presupposti, questi ultimi, che non favoriscono l’aumento degli affidamenti, costringendo centinaia di bambini a molti anni di vita comunitaria”.

Con queste parole Giuseppe Sortino, presidente dell’Afap, Associazione famiglie affidatarie Palermo, interviene sulla questione che riguarda i debiti per circa 4 milioni di euro che il Comune ha nei confronti delle comunità.

“Ad oggi i minori e i potenziali affidatari – continua il presidente Afap - sono considerati soltanto fascicoli sistemati sui tavoli di tutti i componenti del Centro Affidi. È necessario un incremento del numero di psicologi al centro affidi se si vuole rispettare il diritto di questi minori ad avere una vera famiglia. Ricordiamo che un minore in comunità costa alle casse dell’amministrazione pubblica – e, quindi, dei cittadini – 2.500 euro al mese, a fronte dei 250 euro previsti come contributo mensile a sostegno delle famiglie affidatarie”.

“Incrementare l’affido – precisa il presidente dell’Afap Onlus – significherebbe ottenere, per le casse dei comuni e, quindi, per tutta la società, un notevole risparmio, considerato che un bambino in comunità costa all’ente pubblico più di 70 euro al giorno, a fronte degli 8 euro circa al giorno che il Comune assegna ad ogni famiglia affidataria. Morale della favola, ogni minore affidato consentirebbe ai Comuni di risparmiare 62 euro al giorno. Basta moltiplicare per le centinaia di minori ospitati nelle case famiglia e il conto è presto fatto”.

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