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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Acqua e rifiuti, via libera dal Consiglio dei ministri allo stato d'emergenza

Musumeci commissario. Si attende adesso la pubblicazione in Gazzetta del decreto che verrà emanato dal premier Gentiloni. Amap pronta alla turnazione idrica, ma il presidente Prestigiacomo si dichiara contraria: "Non si risparmia acqua, sarà comunque il commissario straordinario a decidere"

Via libera dal Consiglio dei ministri alla dichiarazione dello stato d'emergenza per la crisi idrica di Palermo e per la gestione dei rifiuti in Sicilia. E' quanto si apprende al termine del Consiglio dei ministri. Si attende adesso la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto di Protezione civile, che verrà emanato dal premier Paolo Gentiloni.

"Esprimo il mio apprezzamento come sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia al Consiglio dei Ministri che oggi pomeriggio ha accolto le richieste del Comune di Palermo e di tutti gli altri Comuni siciliani dichiarando lo stato di calamità naturale inerente la crisi del settore idrico e dei rifiuti". A dirlo è il sindaco Leoluca Orlando, che aggiunge: "Adesso occorre realizzare al più presto le necessarie opere per mettere a regime una ordinaria acquisizione di risorse idriche evitando lo stato di emergenza e, allo stesso tempo, realizzare un sistema di impianti che permetta di accelerare la raccolta differenziata nella nostra regione. Speriamo prosegua nel tempo lo spirito di collaborazione istituzionale registrato in questi ultimi mesi fra i Comuni siciliani e i governi regionale nazionale e che è indispensabile per la soluzione dei problemi fin qui registrati".

Con l'ok da Roma allo stato di calamità naturale, l'Amap è pronta a varare il piano per l'acqua a giorni alterni in città. Anche se il presidente dell'ex municipalizzata di dichiara contraria: "Con i turni non si risparmia l'acqua, perché ci sarà da parte degli utenti la corsa per fare le scorte". Una posizione che Prestigiacomo ha espresso a chiare note nel corso di una riunione di oggi al dipartimento regionale Acque e rifiuti. "Siamo comunque preparati alla turnazione - prosegue - e garantiremo al commissario che gestirà l'emergenza tutto il nostro appoggio. Se sarà necessario non ci faremo trovare impreparati, tuttavia l'ultima parola spetterà alla struttura commissariale".

Per fronteggiare l'emergenza acqua è stato nominato commissario delegato per un anno il presidente della Regione Nello Musumeci, che si occupera' anche della gestione straordinaria nel settore rifiuti. Mentre il dipartimento regionale Acqua e rifiuti soggetto attuatore. “Sono contento - afferma il presidente della Regione - che il Consiglio dei ministri abbia aderito alla nostra richiesta di concessione di poteri straordinari per poter superare le criticità causate dal gravissimo ritardo accumulato negli anni. Di questo voglio ringraziare il premier Gentiloni nel quale ho trovato un interlocutore attento e sensibile. Non si conoscono ancora, nei dettagli, le delibere, per cui bisogna attendere per capire all’interno di quale perimetro ci potremo muovere. So che sarò affiancato da due coordinatori, che avranno anche una funzione di vigilanza. Al di là del superamento della fase emergenziale, comunque, la Regione si è già mossa per la programmazione ordinaria delle infrastrutture, in modo tale che al massimo fra un paio d’anni questa crisi sia solo un lontano e brutto ricordo”.

"Ringraziamo il governo regionale che ci ha sostenuto e quello nazionale per la dichiarazione dello stato d'emergenza - dichiara il numero uno di Amap -. Lo invochiamo dall'anno scorso: oggi ci troviamo in emergenza anche per colpa del governo Crocetta, che non ci ha dato ascolto".

Diga Rosamarina-2

Lo stato d'emergenza consentirà di acceleare gli interventi previsti sia nel breve che nel medio-lungo periodo. Ad esempio per quanto riguarda le gare d'appalto per i progetti già pronti. "Quando verrà pubblicato il decreto - spiega Prestigiacomo - sapremo se il commissario avrà il potere di agire in deroga alle norme e se avrà poteri economici". Ovvero se da Roma arriveranno finanziamenti per le opere idriche. Nell'immediato l'Amap punta sulla requisizione dei pozzi privati (una decina quelli che sarebbero disponibili in città), sulla riparazione definitiva del collegamento con l'acquedotto di Scillato e sui mini-dissalatori. "Quello che intendiamo attivare a Presidiana - riferisce Prestigiacomo - consentirebbe di far arrivare 400 litri di acqua al secondo in più a Palermo. Contiamo di metterne in fuzione altri mini-dissalatori nella Costa Nord, tra Carini e Isola delle Femmine". 

maria prestigiacomo presidente amap-2L'Amap è impegnata anche a ridurre al minimo le perdite d'acqua. "In città - garantisce il presidente di Amap - l'80% delle reti è in ottimo stato e non ci sono perdite. Con i fondi del Patto per il Sud e un nostro cofinanziamento interverremo nelle sottoreti Boccadifalco e Villagrazia, in cui oggi si registrano le maggiori criticità". La "partita" sugli investimenti da fare è legata ai poteri e all'eventuale disponibilità di fondi prevista nello stato d'emergenza varato dal Consiglio dei ministri. L'Amap, com'è noto, non ha grosse risorse economiche. Ecco perché l'obiettivo, afferma Prestigiacomo, "è di caricare gli interventi più grossi sulla Regione". Un modo per evitare l'aumento delle bollette per i cittadini: solo gli investimenti fatti con i fondi dell'Amap graverebbero infatti sulle tariffe. Che, in tutti i casi, non possono subire aumenti maggiori del 9% all'anno.

L'Amap, gestore del servizio idrico anche in 35 Comuni del Palermitano, nei prossimi giorni dovrebbe chiamare a raccolta i sindaci della Provincia: "Verificheremo - conclude Prestigiacomo - quali e quanti progetti si possono finanziare con fondi d'emergenza".

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