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Cronaca

Usca accentrate in Fiera, Costa replica alle polemiche: "Riorganizzazione necessaria per gestire la pandemia"

Dopo l'allarme lanciato dalla Cisl, che ha definito il progetto "illogico e pericoloso" il commissario all’emergenza Covid spiega i motivi della sua scelta: "Con il pericolo delle varianti e la necessità di un tracciamento massiccio serve concentrare tutte le professionalità all'hub. Nessun paziente resterà senza il suo medico"

"Accentrare le squadre di medici alla Fiera del Mediterraneo è un provvedimento necessario per gestire al meglio la pandemia". Così il commissario all’emergenza Covid Renato Costa risponde alle polemiche scoppiate ieri sulla riorganizzazione delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca). La Cisl non ha gradito il progetto definito "illogico e pericoloso". Ventiquattro ore dopo Costa fa chiarezza spiegando i motivi che hanno portato a questa scelta: "Si tratta di rimodulare la loro attività a seconda delle sfide poste dalla pandemia, per un utilizzo ancora più efficiente di queste risorse. Non vuol dire abbandonare i territori: è esattamente il contrario. Proprio perché all’hub ha sede la struttura che gestisce l’emergenza e proprio perché qui sono concentrate tutte le professionalità che la stanno affrontando".

Il lavoro fatto dalle Usca a Palermo e provincia, secondo il commissario all'emergenza Covid è stato straordinario: "Hanno curato molti pazienti a casa - spiega Costa - e fatto così risparmiare posti letto preziosi per gli ospedali e i malati più gravi". Questo sistema però andava bene quando i nuovi positivi in provincia erano centinaia al giorno e almeno 800 i pazienti assistiti quotidianamente a domicilio da squadre di medici che partivano dalla Fiera del Mediterraneo. "Ora che la situazione epidemiologica è diversa, con la quasi totalità dei comuni a zero nuovi positivi e meno pazienti da curare a domicilio ma con il pericolo delle varianti e la necessità di un tracciamento massiccio, serve - dichiara il commissario per l'emergenza - un cambio di passo". 

Costa tranquillizza pazienti e sindaci: "Nessun paziente resterà senza il suo medico: la continuità terapeutica è il presupposto di base della medicina di prossimità, che è il modello organizzativo cui ci ispiriamo. Nulla cambia neanche nel mio rapporto con i sindaci: hanno trovato in me un interlocutore sempre disponibile fin dal primo momento e continueranno a trovarlo".

Il trasferimento delle Usca alla Fiera non è il primo adeguamento delle modalità di gestione dell’emergenza e non sarà nemmeno l’ultimo. "A fine agosto - annuncia il commissaria per l'emergenza - la vicina riapertura delle scuole imporrà strategie nuove: bisognerà ripensare nuovamente l’organizzazione delle Usca sul territorio, proprio perché la pandemia è in continua evoluzione. Semmai, se il timore è davvero lo 'smantellamento' delle Usca, deve preoccupare non il mio decreto di trasferimento ma il nuovo bando con cui l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo vuole dimezzare il personale in servizio". 

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