"Non ha violentato la figlioletta e non ha maltrattato l'ex", assolto funzionario della Corte dei Conti
L'uomo, originario di Marineo, dopo la denuncia della moglie nel 2016 era finito in carcere per 13 giorni. Poi erano emerse delle contraddizioni nei racconti della donna e della bambina ed era stato liberato. Durante il processo la figlia avrebbe ammesso di essere stata incitata dalla madre ad accusare falsamente il padre
Era finito in carcere nel 2016 con le accuse di aver violentato la figlia di 7 anni, di aver maltrattato non solo lei ma anche la moglie, alla quale avrebbe provocato pure gravi lesioni. Dopo 13 giorni, però, un funzionario della Corte dei Conti originario di Marineo era stato scarcerato dallo stesso gip di Termini Imerese: il racconto dell piccola e soprattutto quello della madre avrebbero subito presentato infatti delle contraddizioni. Adesso l'uomo - che era già stato prosciolto dall'accusa di aver abusato della figlioletta al termine dell'udienza preliminare - è stato completamente assolto anche dagli altri reati.
Il giudice del tribunale monocratico di Termini ha accolto le tesi degli avvocati dell'imputato, Claudio Gallina Montana e Valeria Minà. La Procura aveva chiesto invece una condanna a 2 anni e 3 mesi. La figlia del funzionario, diventata nel frattempo maggiorenne, ha alla fine ammesso lei stessa durante il processo che sarebbe stata sua madre - allora in fase di separazione con il padre - ad incitarla a raccontare cose che in realtà non sarebbero mai avvenute.
In base alla denuncia dell'ex moglie, il funzionario avrebbe violentato ripetutamente la figlia, ma avrebbe anche maltrattato lei, prendendola in un caso a calci e pugni, ferendola gravemente. Accuse così pesanti che l'uomo era finito in carcere, ma - in seguito ad un incidente probatorio - sarebbero emerse molte contraddizioni sia nel racconto della madre che della figlia, tanto che l'uomo era tornato libero dopo meno di due settimane.
I consulenti della Procura e anche quelli del gip, dopo aver ascoltato la ragazzina e la madre, avrebbero concluso escludendo che potessero esserci stati abusi sessuali sulla minorenne da parte dell'imputato. Il gup, al termine dell'udienza preliminare, aveva così deciso di prosciogliere il funzionario dall'accusa più grave (la violenza sessuale sulla figlia) e l'aveva invece rinviato a giudizio per i presunti maltrattamenti in famiglia e le lesioni che avrebbe provocato alla moglie. Oggi, dopo il dibattimento, il giudice monocratico ha ritenuto insussitenti anche queste accuse e l'uomo è stato assolto.