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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Esorcismi a luci rosse, chiuse le indagini: chiesto giudizio immediato per padre Anello

La Procura ha avanzato la stessa richiesta per Salvatore Muratore, tenente colonnello del Genio militare. I due vennero arrestati lo scorso ottobre con l'accusa di violenza sessuale ai danni anche di alcune minorenni

Col pretesto di allontanare il demonio o il malocchio attraverso particolari esorcismi, avrebbero violentato diverse donne e ragazzine. La Procura adesso ha chiuso le indagini e chiesto il giudizio immediato per padre Salvatore Anello, della parrocchia dei Cappuccini, nonché cappellano dell’ospedale Civico, e per Salvatore Muratore, tenente colonnello del Genio militare e guida spirituale in servizio alla Caserma Turba. I due vennero arrestati lo scorso ottobre con l’accusa di violenza sessuale ai danni anche di alcune minorenni e se il gip accoglierà l’istanza del procuratore aggiunto Salvatore De Luca e del sostituto Giorgia Righi, il processo potrebbe iniziare in tempi brevissimi.

Le testimonianze delle presunte vittime, tutte particolarmente fragili o affette da gravi patologie, non lasciavano tanto spazio alla fantasia: gli indagati, promettendo loro la salvezza o la guarigione, le avrebbero costrette a rapporti sessuali anche completi, raccontando che così avrebbero scacciato il demonio. Muratore e Anello parlavano di “preghiere di liberazione”, ma in realtà – secondo l’accusa – abusavano delle persone che si erano rivolte a loro per avere un aiuto o un po’ di conforto.

“Mi faceva stare completamente nuda – ha raccontato agli inquirenti una sedicenne, parlando del militare – mi diceva che per liberarmi dovevo stare così. Quando lui mi toccava io iniziavo a gridare e a graffiarmi, era come se sentissi nell’immaginario che combattevo contro qualcosa che era dentro di me. Muratore mi aveva messo questa convinzione in testa”. Alla ragazza l’indagato avrebbe anche detto che palpeggiamenti e rapporti orali sarebbero serviti per permetterle di prendere “l’energia positiva da lui, diceva che serviva per superare i traumi, che le mie sensazioni negative erano concentrate negli organi genitali e quando mi avvicinavo a lui iniziavo a gridare, come se il demonio uscisse”.

I racconti delle presunte vittime si somigliano tutti. Nessuna di loro, né adulta né adolescente, è riuscita a spiegare agli inquirenti come mai non riuscisse a resistere alle pressioni del prete e del militare. Su di loro gli indagati avrebbero avuto un potere “ipnotico”.

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