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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Via San Lorenzo

“Abbirriamo la pizza buona”: protagonisti grani e birre made in Sicily

Abbinare birra artigianale e pizza a lunga lievitazione per rivalutare un luogo comune e promuovere il territorio siciliano. Nasce così l'idea di Maurizio Artusi, palermitano che ha organizzato una serie di cene evento al ristorante La Braciera

Cosa c'è di più scontato del binomio pizza-birra? Il problema sta nel trovare la giusta pizza e la giusta birra. Una battaglia che l'enogastronomo palermitano si è prefisso da circa un anno a questa parte con l’iniziativa “Pizza buona si può” e con la neonata “Abbirriamo la pizza buona”:  “"Pizza buona si può" è una rubrica che da metà Gennaio 2013 compare sulle pagine di CucinArtusi.it. Il suo obiettivo è quello di promuovere le pizzerie di Palermo e provincia che hanno adottato particolari la tecnica della lunga lievitazione (maturazione di almeno 48 ore). Dopo aver scovato solo 26 pizzerie con questa importante peculiarità è arrivato il momento di fare un passo in avanti: abbinare le pizze ad un’altra eccellenza siciliana, ovvero la birra artigianale”.

Pizza buona si può...

Ed infatti, ieri sera, alla cena organizzata alla Pizzeria La Braciera gli ospiti hanno potuto degustare i prodotti di tre birrifici siciliani, Irias da S.Agata Militello (ME), Paul-Bricius da Vittoria (RG), Rocca dei Conti da Modica (RG), e una birra italiana, la Almond22 di Pescara, selezionata dal locale palermitano Luppolo L'Ottavo Nano, insieme alla varietà degli impasti e dei condimenti nati dall'esperienza del maestro pizzaiolo Daniele Vaccarella. Complici della serata, la conduzione di Maurizio Artusi, enogastronomo autore di CucinArtusi.it reduce dalle recensioni di “Pizza buona si può”, e l'esperienza birraria delle associazioni Hora Benedicta (San Martino delle scale) e Homebrewers siciliani.

“E’ stata una possibilità che abbiamo colto al volo – ha spiegato Antonio Cottone, che insieme con i fratelli Roberto e Marcello è proprietario della nota pizzeria di San Lorenzo -. Quella di offrire un prodotto sopra la media rappresenta un valore aggiunto per i nostri clienti che possono scegliere fra sette impasti diversi (dal classico alla farina 00, a quello al farro, ai 6 cereali o alla farina di Kamut) e ora anche fra varietà di birre artigianali pregiate”.

A spiegare il segreto del successo degli impasti ci ha pensato il pizzaiolo Daniele Vaccarella che da oltre 30 anni svolge questo mestiere: “Ho cominciato alla tenera età di 13 anni – racconta tra una pizza e l’altra – ma la svolta è arrivata nel 2011 quando grazie ad un corso di formazione ho incontrato la lunga maturazione, è quella il segreto dell’alta digeribilità della mia pizza, oltre che – ovviamente – le farine di alta qualità scelte e miste a quelle degli antichi grani siciliani fra cui tumminia, russello, bianco madonita tutti moliti a pietra”.

La serata sarà replicata il prossimo lunedì 27 gennaio.

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