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Giovedì, 25 Aprile 2024

Andrea Perniciaro

Direttore Responsabile Sicilia e Calabria

La riapertura di viale Regione dopo 22 mesi e quella passerella che andava evitata

Dovevano essere due mesi, ne sono passati quasi 22. Alle 8 di domani mattina riaprirà il tratto di viale Regione Siciliana, all'altezza di via Principe di Paternò, chiuso per lavori dall'11 novembre 2020. Sì, nessun refuso: 11 novembre 2020. Ma nonostante un ritardo di ben 20 mesi l'Amministrazione ha pensato bene che l'evento debba essere celebrato con tanto di taglio del nastro alla presenza del sindaco Roberto Lagalla e dell'assessore ai Lavori pubblici Totò Orlando (già presidente del Consiglio comunale nella precedente legislatura).

Una passerella che - a nostro avviso - si poteva benissimo evitare. Una "pupiata" che sa tanto di presa in giro nei confronti dei tanti automobilisti che in questi 22 mesi hanno passato ore imbottigliati nel traffico. Non si sta inaugurando un ponte. O un'opera architettonica di rilievo. Sta semplicemente tornando fruibile un tratto di strada che doveva stare chiuso appena 60 giorni. Invece nello stesso tempo a Genova hanno ricostruito il ponte Morandi dopo il tragico crollo. 

"Viale Regione, via ai lavori al canale Mortillaro: per 2 mesi traffico deviato all'altezza di Lidl": questo il titolo di PalermoToday allora, dopo la comunicazione della precedente Amministrazione sull'avvio dell'intervento sul canale Mortillaro. Rinvio dopo rinvio si è arrivati ad oggi. Sulle cause dei ritardi (poi ci si è accorti che c'era anche un problema sul canale Passo di Rigano) ne abbiamo scritto e riscritto in questi due anni. Non siamo ingegneri, né geologi. Ma se è stato ribattezzato il "Cantiere della vergogna" un motivo ci sarà. Ed è per questo che domani mattina nessun giornalista di PalermoToday sarà presente all'evento. 

E' chiaro che la nuova Amministrazione non ha colpe su questi ritardi. Ma nemmeno ha meriti specifici sulla fine del cantiere. La cosa giusta da fare era - a nostro avviso - avvertire la cittadinanza della riapertura e poi nottetempo far sparire i blocchi di cemento. Anche chiedere scusa per la "mala gestio" non sarebbe stata una cattiva idea. 

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