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Giovedì, 28 Marzo 2024
Moda & Movida

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A cura di Piero Cascio

Partanna-Mondello

Il concerto sul mare per piano, archi e voce

Nasce una nuova formazione musicale che unisce il genio creativo del pianista Fabio Greco, la liricità del soprano Sanam Ighani e la tecnica straordinaria degli Archi Ensemble. Performance applaudita a Mondello

La musica del quartetto d’archi scivola sull’acqua, il pianoforte le dà impeto, la voce del soprano è una sirena incantatrice. A Mondello la chiusura della rassegna Non Solo Classic ha trasportato sopra le onde del mare gli ospiti del Mida 2-La Sirenetta. Quattro brani composti da Fabio Greco, che li ha eseguiti anche al piano, accompagnato dai Solisti degli Archi Ensemble, quartetto formato da due violini (Domenico Marco e Salvatore Tuzzolino), una viola (Giuseppe Brunetto) e un violoncello (Francesco Pusateri). Musiche ora agili, ora impegnative, suggestive nella fase del crescendo, quasi classiche nel finale, quando la voce di Sanam Ighani diventa protagonista e strappa l’applauso reiterato del pubblico. Il genio creativo di Greco è la prima mossa, poi irrompono la maestria dei quattro archi e la liricità di Ighani. E arriva una chiusura che più entusiasmante non poteva essere per una manifestazione che il direttore artistico Domenico Marco, presidente degli Archi Ensemble, ha organizzato assieme allo stesso Fabio Greco, riuscendo a regalare emozioni nuove a chi ama cenare al tramonto a contatto della brezza marina. Prima del closing, Non Solo Classic ha visto esibirsi il Duo Avalon, il Wind String Trio e il Mod Retrò Organ Trio. Non poteva che finire con gli stessi Greco e Marco sul palco del Mida 2-La Sirenetta, in un’operazione innovativa e apprezzatissima, che sarà solo il primo passo di un percorso comune, come Sanam Ighani, cantante palermitana di origini persiane, ha annunciato alla fine del concerto.

Greco ha presentato tre composizioni, Resilienza, Tormento e Silente ancora. L’ensemble si è esibita anche su musiche di George Gershwin e Karl Jenkins. Il gradimento del pubblico è schizzato alle stelle (e non solo in senso metaforico, vista la location) sull’esecuzione di Resilienza, la più richiesta al momento del bis. Un brano che ha già fatto parlare di sé, dal momento che è stato scelto come colonna sonora del docufilm Io sono Crispi, realizzato dallo storico Marcello Saija in occasione delle celebrazioni per i 200 anni dalla nascita del grande statista. È un pezzo nato per pianoforte e violino e ideato per trasmettere quell coraggio – insito nel significato della parola che gli dà il titolo - che arriva non dalla forza esteriore, ma dal profondo dell’animo. Successivamente è stato arricchito con la voce di Sanam Ighani, usata qui a mo’ di strumento solista aggiuntivo, una musica soave che penetra dritto nel cuore di chi l’ascolta. Un tripudio, insomma. Del resto, anche le altre composizioni hanno scatenato gli applausi.  

Il secondo pezzo, Tormento, è di recente produzione. È una ballata romantica dalle sonorità fuori dagli schemi, la storia di un’intensa relazione nata come semplice scappatella d’amore e che poi prende il sopravvento sugli stessi protagonisti. L’epilogo richiama alla mente la scena della pazzia della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. L’ultimo, Silente ancora, è il nuovo cavallo di battaglia di Fabio Greco e si candida a ripercorrere la strada tracciata da Resilienza. 

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