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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

L'origine dei cognomi Scrima, Pillitteri, Fiorino e Governale

L'origine dei cognomi Scrima, Pillitteri, Fiorino, Governale.

Scrima

(come Stefano Scrima, musicista, scrittore, filosofo)

Scrima ha alla base soprannomi dialettali derivati dal termine meridionale “scrima” (scriminatura), che è la linea, laterale o centrale, di spartizione dei capelli pettinati. Il cognome si riferisce probabilmente a capostipite che esercitava il mestiere di barbiere o che si pettinava sempre in modo ordinato. E’ un cognome meridionale che ha ceppi in Campania (nell’avellinese), e in Sicilia, nel palermitano (Palermo, Bagheria, Monreale, Corleone, Santa Flavia, Belmonte Mezzagno, ecc...); famiglie Scrima sono attestate anche nel messinese (Sant’Agata Militello, Giardini Naxos), nel catanese, nell’agrigentino, nel trapanese e in alcune altre regioni italiane (Puglia, Toscana, Piemonte, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, ecc.).

Riferimenti storici e personaggi. STEFANO SCRIMA (Cremona 1987), musicista, scrittore, filosofo. Laureato all’Università degli studi di Bologna, ha studiato all’Universitat di Barcelona (Erasmus) ed è stato visiting student all’Universidad autonoma di Madrid. Presso l’Università di Roma “La Sapienza” ha conseguito il titolo di master universitario in “Digital Heritage Cultural Communication Trough Digital Technologies” (dedicato alla comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso gli strumenti digitali). Collabora con numerose riviste e case editrici (Sitosophia. Intossicati di cultura, Deckard. Cultura scientifica e filosofica, Fogli e parole d’arte.) ed è membro del comitato scientifico della rivista “Paideia” e della collana “Pratica filosofica” di Kien Publishing International”. Ha pubblicato: “Non voglio morire. Miguel De Unamuno e l’immortalità”, Bologna 2015; “Esistere. Gide, Sartre e Camus”, Bologna 2015; “Nauseati”, Viterbo 2016; “Il filosofo pigro. Imparare la filosofia senza fatica “, Genova 2017, “Guida sentimentale per viaggiatori solitari”,2021. FRANCESCO SCRIMA (Favara 5/12/1949), docente, sindacalista, dal gennaio 2016 presidente del CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione). Laureato in pedagogia, ha insegnato nella scuola primaria di Milano e Palermo. Segretario del Sinascel-Cisl di Palermo, nel 1993 è entrato a far parte della segreteria nazionale del Sinascel-Cisl, nel 1997 diventata CISL-Scuola per effetto della fusione del Sinascel (Sindacato scuola elementare e materna) con il Sism (Sindacato italiano scuola media). Nel 2004 ha assunto la carica di segretario generale della Cisl – Scuola, mantenuta poi fino al 2015. Dal 2005 al 2015 ha diretto la rivista mensile “Scuola e Formazione” ed è presente con ampia attività pubblicistica in riviste di settore e su quotidiani. FRANCESCO SCRIMA (Palermo 11/10/1961), docente, giornalista, scrittore, sceneggiatore. Laureato in lettere classiche, dopo aver lavorato come giornalista per il “Giornale di Sicilia”, ha insegnato nei licei. Ha collaborato con alcune riviste e ha pubblicato liriche, racconti e testi teatrali. Nel 1983 ha vinto il premio “Poesia contro la mafia” con la lirica “Rabbia”. Suoi libri: “La notte dentro” (1997-2011), “La spiaggia e il fuoco” (1990), “Per avido amore” (2003), “L’acquario” (2009), “L’ombra dell’addio” (2013), “In nessun luogo mai” (2016).

Pillitteri

(come Paolo Pillitteri, politico, giornalista, scrittore, ex sindaco di Milano ed ex deputato nazionale)

Pillitteri deriva dalla cognominizzazione del mestiere di pellettiere riferito a capostipite, che produceva o vendeva pelli o pellicce di animali. Il cognome è molto noto nel palermitano (Palermo, Bisacquino, Lercara Friddi, Monreale, Piana degli Albanesi, Campofiorito, Carini, San Giuseppe Jato, Isola delle Femmine, Castronovo di Sicilia, Santa Flavia, Misilmeri, Capaci, Altofonte, ecc.) e nell’agrigentino (Grotte, Racalmuto, Sciacca, Agrigento, Alessandria della Rocca, Licata, Favara, San Biagio Platani, ecc.); è presente anche nel nisseno (Sommatino, San Cataldo, Sutera, Delia, Caltanissetta, ecc.), nel catanese (Catania, Acireale, Caltagirone), nel messinese (Messina, Sant’Agata Militello), nell’ennese (Barrafranca, Aidone). Famiglie Pillitteri sono attestate anche in Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Liguria. Variante: Pellitteri.

Riferimenti storici e personaggi. Tracce di questa cognominizzazione si trovano in un atto di donazione di Laurenzana (PZ) del 1700 in cui viene citato un reverendo Francesco Pellettieri. PAOLO PILLITTERI (Sesto Calende 5/12/1940), politico, scrittore, giornalista, critico cinematografico. È stato deputato della Repubblica Italiana nella IX e XI legislatura, gruppo PSI. Di origine siciliana, è stato sindaco di Milano dal 1986 al 1992. Nel 1976 aveva partecipato alla rivoluzione dei quarantenni, i giovani dirigenti socialisti che all’hotel Midas di Roma defenestrarono la vecchia nomenclatura socialista guidata da Francesco De Martino e incoronarono Bettino Craxi segretario del PSI. Nell’ambito dell’inchiesta “Mani pulite” fu condannato dalla Corte d’Appello per il reato di ricettazione. Ha collaborato con diversi quotidiani, come l’Avanti, ed è stato docente di storia del cinema alla IULM (Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano) dal 1984 al 1992. Ha scritto numerose opere fra cui: “Anna Kuliscioff”, 1986), “Maestri Autori Eventi” 1986, “Fra suspense e psicanalisi. Il cinema di Alfred Hitchcock”,1991, “un cuore grande così – Edmondo De Amicis” ,1989, “Cinema come politica”,1992, “Io li conoscevo bene”,1994, “La baracca di Fellini”, 1995. Attualmente è condirettore de L’Opinione delle Libertà, quotidiano romano on line di orientamento liberale. STEFANO PILLITTERI (Milano 1967), figlio di Paolo, avvocato con studio a Milano, politico. Dopo una militanza giovanile nel PSI dal 1994 ha aderito a Forza Italia ed è stato più volte consigliere comunale a Milano e assessore alla Qualità, Servizi al Cittadino e Semplificazione e ai Servizi Civici durante l’amministrazione di Letizia Moratti. Nel 2001 aveva fondato l’Istituto Internazionale “Giuseppe Saragat”, centro di iniziativa politica, promotore di numerosi convegni e seminari. CONCETTA PILLITTERI (Palermo 2/9/1949), pittrice, ha partecipato a diverse collettive ed estemporanee nazionali ed estere riscuotendo successo di pubblico e di critica. “La sua pittura informale è al di sopra di ogni espressione convenzionale e si avvale di materiale di scarto, misto a colori acrilici”.

Fiorino

(come Vito Fiorino, falegname, pescatore, gelataio, soccorritore di migranti)

Fiorino nasce probabilmente come derivato dal nome personale Fiore, molto usato nel medioevo, che continua il personale latino Flos-Floris. Secondo altre interpretazioni deriverebbe dal termine latino “florens” con il significato di “fiorente”, “bello come un fiore”, usato, quindi, come nome augurale e affettivo. Esiste anche la possibilità che Fiorino derivi dalla toponomastica, in riferimento a nomi di località che contengono la radice “Fior”. In Italia ci sono circa 900 nuclei familiari di cognome Fiorino diffusi in percentuale decrescente in Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Piemonte, Campania, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Toscana e, via via, nelle altre regioni italiane. Nell’isola i Fiorino si trovano soprattutto nel palermitano (Palermo, Isnello, Bagheria, Cefalù, Bompietro, Partinico, Misilmeri, Cefalà Diana, San Giuseppe Jato, Gratteri, Altavilla Milicia, Termini Imerese), nel messinese (Messina, Roccavaldina, Scaletta Zanclea, Lipari, Villafranca Tirrena, Caronia, Giardini Naxos, ecc.), nel trapanese (Trapani, Marsala, Paceco, Erice, San Vito Lo Capo, Petrosino, ecc.), nell’agrigentino (Ribera, Porto Empedocle, Sciacca, Licata, Raffadali, Cianciana, ecc.), nell’ennese (Pietraperzia, Villarosa, Barrafranca, Enna, Piazza Armerina).

Riferimenti storici e personaggi. VITO FIORINO (73 anni), falegname, pescatore, gelataio: il 3 ottobre del 2013, con il suo peschereccio Gamal e gli otto uomini dell’equipaggio, salvò la vita a 47 migranti che stavano annegando nelle acque al largo di Lampedusa. In quella strage morirono 368 persone, per quello che fu il più drammatico naufragio della storia dell’immigrazione. Fiorino, che è nato a Bari, vive per sei mesi l’anno a Lampedusa dove gestisce una gelateria, gli altri li passa a Sesto dove prepara gli allestimenti per il Salone del Mobile. Nel 2016 il regista Giancarlo Rosi ha ricordato quegli avvenimenti nel docu-film “Fuocoammare” dedicandolo ai lampedusani e a Vito Fiorino. FILIPPO FIORINO (Partinico 27/8/1932 – Palermo 10/3/2006). Laurea in giurisprudenza, politico; è stato deputato nazionale del PSI nella IX e X legislatura. Fu sottosegretario di Stato per la Marina mercantile nel Governo Goria I e nel Governo De Mita I e sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega agli interventi straordinari nel Mezzogiorno, nel Governo Andreotti VI. Tra i maggiori esponenti della corrente autonomista del PSI, vicina a Bettino Craxi, era stato consigliere comunale a Palermo dal 1975; deputato regionale all’ARS nell’ottava, nona e undicesima legislatura, aveva ricoperto l’incarico di assessore regionale ai Beni culturali e alla Pubblica Istruzione nel 45^ e 46^ governo regionale e di vicepresidente della Regione Siciliana fra il 1991 e il 1992. Dopo la disgregazione del PSI, fedele alle sue scelte socialiste, aveva fondato il Partito Socialista Sicilia.

Governale

(come Giuseppe Governale, Generale di Corpo d’Armata dei carabinieri)

Governale/Governali ha origine probabilmente dalla cognominizzazione del termine tardo latino “gubernaculum” (timone) da cui “gubernalis” (timoniere); in provenzale antico, “governal”. Il termine riferito al mestiere dei capostipiti. Va notato che in epoca rinascimentale il “gubernalis” era anche una specie di segretario, consigliere di un nobile (cfr. E.Rossoni, L’origine dei cognomi italiani. Storia ed etimologia).  Governale è cognome raro, presente in poco più di 50 comuni sparsi in varie regioni italiane, in Sicilia (soprattutto), Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria. Nella nostra regione è noto nel palermitano (Palermo, Corleone, Monreale, Roccamena, Mezzojuso, Misilmeri, Villabate, Campofiorito, Carini), nell’agrigentino (Santa Margherita Belice, Montevago, Sambuca di Sicilia, Villafranca Sicula, Sciacca, ecc.), nel trapanese (Petrosino, Marsala, Erice), nel catanese (Caltagirone, Piedimonte Etneo), nel messinese (Malfa), nell’ennese (Enna).

Riferimenti storici e personaggi. GIUSEPPE GOVERNALE (Palermo 7/1/1959), Generale di Corpo d’Armata dell’Arma dei Carabinieri, già comandante dei ROS e direttore della DIA, scrittore. Nel novembre del 2021 ha pubblicato il libro “Sapevamo già tutto. Perchè la mafia resiste e dovevamo combatterla prima”, Solferino, Milano, frutto dell’esperienza professionale contro la criminalità organizzata. Nel 2014, in occasione del bicentenario dell’Arma dei Carabinieri, aveva pubblicato per Mondadori il volume “Accanto agli italiani. Carabinieri e nazione, due secoli di fedeltà e servizio” e, nel 2020 aveva curato la pubblicazione della DIA, di cui era direttore, del volume “La lotta alla mafia dal questore Sangiorgi (1898) al colonnello Carlo Alberto Dalla Chiesa (1971)”; due rapporti giudiziari, il primo scritto alla fine dell’800 dal questore Ermanno Sangiorgi in cui si intravedono con chiarezza i tratti salienti dell’organizzazione mafiosa; il secondo, redatto nel 1971 da importanti investigatori dell’epoca, dell’Arma e della Polizia, coordinati dal colonnello Carlo Alberto Dalla Chiesa, comandante della Legione dei CC. Di Palermo. ANTONELLO GOVERNALE (Milano 1/2/1953), doppiatore e direttore del doppiaggio. Ha doppiato personaggi di film, film d’animazione, film TV e miniserie, telefilm, soap opera e telenovelas, cartoni animati, brani musicali, pubblicità. Ha scritto, interpretato e diretto per la radio della Svizzera Italiana, fiabe di Italo Calvino, assieme agli Elio e Le Storie Tese. Noto per aver doppiato la particella di sodio nella pubblicità dell’acqua Lete. GUIDO GOVERNALE (Roma 15/7/1980), attore, docente di recitazione; dopo la laurea in giurisprudenza nel 2000 frequenta la scuola di recitazione di Claudio Boccaccini e, nel 2002, la scuola Labit di Gabriele Linari. Entra poi a far parte della compagnia teatrale Labit e, come attore, calca i palcoscenici di numerosi teatri italiani. Si dedica, successivamente, all’insegnamento di recitazione in diverse scuole elementari, medie e licei di Roma. Nel 2007/2008 è docente nelle scuole per professionisti “La Stazione di San Pietro” e “Teatro Argot”; nel 2009 fonda con Veruska Rossi la scuola di recitazione OmnesArtes. Attualmente è professore universitario di “dizione e public speaking” alla facoltà di Scienze della mediazione linguistica dell’Università Gregorio VII e dell’Università San Domenico di Roma. In collaborazione con l’agenzia cinematografica Studio Segre svolge il ruolo di acting coach di bambini e adulti impegnati sui set televisivi e cinematografici nazionali.

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