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Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

L'origine dei cognomi: Nibali, Giunta, Alfano, Russo

L'origine dei cognomi Nibali, Giunta, Alfano, Russo

Nibali

(Come Vincenzo Nibali, ciclista)
Il cognome Nibali deriva da una forma aferetica dialettale del nome Annibale che, a sua volta, deriva dal fenicio Hanan Ba’al che significa grazia del dio Baal, signore benefico. Nibali ha ceppi in Piemonte, nell’alessandrino, in Lombardia (nel padovano e nel rovigotto), in Sicilia, dove è presente nel catanese (Randazzo, Maletto, Catania, Adrano, Sant’Agata Li Battiati, Bronte, Paternò, Pedara, ecc.), nel messinese (Castell’Umberto, Venetico, Patti, Capo d’Orlando, ecc.) nel siracusano (Lentini).

Riferimenti storici e personaggi. VINCENZO NIBALI (Messina 14/11/1984), ciclista italiano su strada, rende molto bene nelle corse a tappe, soprannominato “lo squalo dello stretto”; vincitore del Giro d’Italia 2013.  Debutta fra i professionisti nel 2005, nel 2010 trionfa nella Vuelta spagnola e conquista il 3^ posto nel Giro d’Italia, nel 2011 un podio nel Giro d’Italia (secondo posto). Poi un ricco 2012: la vittoria nella Tirreno-Adriatico, un terzo posto nella Milano-Sanremo e un terzo posto nel Tour de France. Infine i trionfi del 2013; conquista un secondo posto nella Vuelta di Spagna. Il 2014 lo vede vincitore del Tour de France, Nibali riporta l’Italia al successo al Tour 16 anni dopo Marco Pantani: è il settimo italiano ad aver vinto la corsa francese e diventa il sesto ciclista della storia ad aggiudicarsi la cosiddetta “Tripla Corona”, cioè la vittoria in almeno un’edizione di tutti i tre grandi Giri (Giro d’Italia, Tour de France, Vuelta spagnola). Nel 2014 pubblica l’autobiografia “Di furore e lealtà”. Negli anni a seguire Vincenzo Nibali conquista altri titoli: - 2015: secondo titolo italiano e Giro di Lombardia; 2016: seconda vittoria al Giro ma caduta ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro; 2017: podi a Giro e Vuelta, vittoria al Giro di Lombardia; 2018: vittoria alla Milano-Sanremo, ma infortunio al Tour de France; 2019: secondo posto al Giro d’Italia, 2020: quarto posto alla Parigi-Nizza. ANTONIO NIBALI (Messina 23/9/1992), ciclista su strada, professionista dal 2014.  Nel 2016 conquista il settimo posto in una tappa del Giro del Giappone e chiude con un undicesimo posto nella classifica finale. L’anno dopo corre per la prima volta insieme al fratello Vincenzo alla Vuelta di Spagna e aiuta il fratello nella lotta per la classifica generale. Nel 2019 ha partecipato come gregario del fratello, suo compagno di squadra e capitano, al Giro d’Italia.

Giunta

(come Natale Giunta, chef, ambasciatore della cucina siciliana nel mondo)
Il cognome ha come varianti Giuntini, Giuntino, Giunto, Zonta (nel Veneto): tutti derivano per aferesi dal nome gratulatorio medioevale Buonaggiunta o Buonaggiunto, con il significato augurale di “ben arrivato” (De Felice, Caracausi). Potrebbe avere anche il significato di aggiunto, aiutante, parente (Pensabene). In dialetto siciliano “ggiunta”, è l'aggiunta, ciò che si aggiunge ad una cosa (anche iùnta).
Giunta è presente in circa 650 comuni, in gran parte siciliani; nuclei originari, oltre che in Sicilia, si trovano nel pesarese, nel lucchese, nel milanese, nel torinese. Oggi è diffuso in quasi tutte le regioni italiane: Sicilia, Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte, Marche, Emilia-Romagna, Calabria, Liguria, Veneto, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, in particolare nel messinese (Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Santa Lucia del Mela, Milazzo, Spadafora, Merì, Venetico, Lipari, San Filippo del Mela, ecc.), nel palermitano (Palermo, Castellana Sicula, Gangi, Cinisi, Vicari, Roccapalumba, Baucina, Petralia Sottana, Alimena, Corleone, ecc.), nel catanese (Catania, Misterbianco, Aci Catena, Acireale, San Giovanni La Punta, Calatabiano, ecc.); nell'ennese (Barrafranca, Assoro, Enna, Piazza Armerina, Leonforte, Catenanuova, Nissoria, Regalbuto, ecc.), nell’agrigentino (Naro, Favara, Agrigento, Sciacca, Porto Empedocle, ecc.)

Riferimenti storici e personaggi - Tracce di questa cognominizzazione si trovano a Lucca, nel 1200, con il poeta Buonaggiunta Orbicciani, citato da Dante nel XXIV canto del Purgatorio; nel 1300 con un Buonaggiunta da Poppleto, capitano di ventura; nel 1400 a Firenze con un mastro costruttore Meo di Piero Giuntini; nel 1287 a Palermo con un Iunta Lucens sansarius. FRANCESCO ALBERTO GIUNTA (Paternò 1925) – poeta, scrittore, saggista e giornalista; vive a Roma. SALVATORE GIUNTA (Iowa 21/1/1985), militare statunitense di origini italiane, primo soldato ad aver ricevuto la Medaglia d'Oro: premiato da Obama per le sue azioni nella guerra in Afghanistan nel 2007. NATALE GIUNTA (Termini Imerese, 31/8/1979), chef, detto “Il maestro dei fornelli”; si è fatto conoscere ed apprezzare dal grande pubblico per la sua partecipazione, da diversi anni, alla trasmissione “La prova del cuoco” condotta da Antonella Clerici. Titolare di una catena di ristoranti a Termini Imerese e a Palermo, organizza servizi di catering nelle località più prestigiose della Sicilia. Ha partecipato a numerosi campionati di cucina, a livello nazionale e internazionale, guadagnandosi numerose medaglie. E’ lo chef che si è ribellato al pizzo: ha denunziato i suoi estortori. Nel dicembre del 2013 Natale Giunta nel corso di una cerimonia tenutasi nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo, ha ricevuto il premio “Siciliani nel mondo”, I^ edizione, istituito dall’omonimo Inter-gruppo parlamentare dell’Assemblea Regionale siciliana. 

Alfano

(come Angelino Alfano, politico, già segretario del PDL, ministro dell’Interno e vice Presidente del Consiglio)
Alfano nel medioevo era un nome proprio di persona derivato, attraverso il greco, dall'osco-latino Alfius (voce dotta Alphius), con il significato di “bianco, chiaro (di carnagione)”. Aggiungendo ad Alfius il suffisso di appartenenza “-anus”, nasce il cognome prediale Alfano, che corrisponde al primo feudo o fondaco che prende il nome dal fondatore; ha come toponimo Alfano, comune in provincia di Salerno. Alfano è ampiamente diffuso in Campania (Napoli, Salerno, ecc.), in Sicilia e in tutto il meridione (Calabria, Basilicata, Puglia); con piccoli nuclei è presente anche in Lombardia, Lazio e in altre regioni italiane. Nell’Isola è presente in tutte le province, in particolare nel palermitano (Palermo, Cinisi, Ficarazzi, Bagheria, Bisacquino, Campofiorito, Misilmeri, Chiusa Sclafani, San Cipirello, Partinico, ecc.), nell'agrigentino (Agrigento, Cianciana, Racalmuto, Cattolica Eraclea, Sciacca, Casteltermini, Sant’Angelo Muxaro, Aragona, Grotte, Canicattì, ecc.), nel nisseno (Montedoro, Acquaviva Platani, Milena, ecc.), nel trapanese (Valderice, Trapani, Castellammare del Golfo,  Erice, Campobello di Mazara, Alcamo, ecc.).

Riferimenti storici e personaggi – FRANCO ALFANO (Napoli 8/3/1876 – Sanremo 26/10/1954) – musicista e compositore italiano, uno degli ultimi rappresentanti della “scuola verista”. Ebbe grandi successi in campo teatrale: la sua opera più nota è “Resurrezione”, ispirata all’omonimo romanzo di Leone Tolstoj. Insegnò al Liceo di Bologna e fu direttore al Conservatorio di Bologna, prima e, dal 1923 al 1939, direttore del Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Nel 1940 divenne sovraintendente al Teatro Massimo di Palermo; infine fu direttore dell’Opera all’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma e del Conservatorio Rossini di Pesaro. Deve la sua fama soprattutto al completamento della Turandot sulla base degli appunti lasciati da Puccini. GIOVAN BATTISTA ALFANO (Napoli 8/12/1878 – Ivi 27/12/1955) – presbitero, geologo, vulcanologo e sismologo; allievo di Giuseppe Mercalli; collaboratore per alcune voci dell'Enciclopedia Italiana. Si occupò di parapsicologia e scrisse molti testi di sismologia, vulcanologia, geofisica e meteorologia.  Dopo l’eruzione del Vesuvio del 1906, divenne direttore dell’Osservatorio sismico di Pompei e fondò l’Osservatorio sismico del Seminario Maggiore di Napoli: costruì il primo sismografo. SONIA ALFANO (Messina 15/10/1971) – politica italiana, figlia di Beppe Alfano, il giornalista messinese ucciso dalla mafia l'8 gennaio1993. Dal 2009 europarlamentare per l'Italia dei Valori; dal 2012 presidente della Commissione speciale antimafia del Parlamento Europeo. ANGELINO ALFANO (Agrigento 31/10/1970) – politico e avvocato; deputato regionale e nazionale, è stato ministro della Giustizia nel governo Berlusconi IV, ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio nel governo Letta, ministro dell’Interno nel governo Renzi, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel governo Gentiloni. Nel 2018 non si ricandidò alle elezioni politiche, divenne presidente del gruppo ospedaliero San Donato, holding della famiglia Rotelli, leader in Italia della sanità privata che gestisce 19 ospedali e cliniche tra cui il San Raffaele di Milano. Dal 2011 è presidente della fondazione “De Gasperi”.

Russo

(come Marta Russo, giovane studentessa di Giurisprudenza uccisa all’Università La Sapienza di Roma”
Cognome molto frequente in Italia, presente in più di 3000. comuni di tutte le regioni italiane: è più diffuso nel sud dell'Italia come Rossi lo è nel nord. Russo è concentrato soprattutto in Campania, Sicilia, Puglia, Lombardia, Lazio, Calabria, Piemonte. Ha grossi ceppi in altre regioni come la Toscana, l'Emilia Romagna, la Liguria, la Basilicata, il Veneto, l'Abruzzo; ha consistenti nuclei nelle rimanenti regioni come il Friuli, il Molise, le Marche, la Sardegna, ecc. In Sicilia è diffuso in tutto il territorio isolano, in particolare nel catanese (Catania, Paternò, Acireale, Zafferana Etnea, Misterbianco, Bronte, Gravina di Catania, Aci Catena, San Giovanni La Punta, Santa Venerina, ecc.), nel palermitano (Palermo, Carini, Balestrate, Trappeto, Terrasini, Partinico, Casteldaccia, Giuliana, Montelepre, Castellana Sicula, ecc.), nel messinese (Messina, Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Villafranca Tirrena, Pettineo, Giardini Naxos, Tortorici, San Marco D’Alunzio, Capo d’Orlando, Santo Stefano di Camastra, ecc.), nell’agrigentino (Agrigento, Licata, Sciacca, Ribera, Canicattì, Ravanusa, ecc.), nel siracusano (Siracusa, Augusta, Carlentini, Francofonte, Floridia, Lentini, ecc.), nel trapanese (Marsala, Mazara del  Vallo, Castelvetrano, Trapani, Partanna, ecc.). Russo ha molte varianti: Rossi, Rosso, Rossa, Russi, Lo Russo, Lorusso, Rosselli, Ruggiu, Rossetti, ecc. Tutti derivano da soprannomi dialettali legati alla caratteristica del colore dei capelli o della carnagione del capostipite; è documentato nel latino dell'età imperiale come Rubius e anche come Rossius. Nasce come cognome nel tardo latino nelle forme Russus, Rubius, Rubes. 

Riferimenti storici e personaggi - Tutti gli studiosi sono concordi nel ritenere la famiglia Russo di origine normanna, discendendo da Ugone il Rosso, figlio di Guglielmo d'Altavilla, della reale Casa normanna di Sicilia, nota fin dal secolo XII; essa godette nobiltà in Messina, Palermo, Catania, Castrogiovanni, Troina, ecc. e possedette principati e baronie in tutta l'Isola. Nel XVI secolo in Sicilia, a Militello, si trova un frate BERNARDO RUSSO, erudito francescano che insegnò nelle principali scuole dell'ordine, facendosi apprezzare per la vastità delle sue conoscenze. MARTA RUSSO (Roma 13/4/1975 – Roma 9/5/1997), giovane studentessa di giurisprudenza, uccisa con un colpo d’arma da fuoco alla testa mentre si trovava a camminare in compagnia di una sua amica, nei giardini dell'Università “La Sapienza di Roma”. Il colpo fu esploso, attraverso una finestra dell’aula 6 dell’Istituto di Filosofia del Diritto, da Giovanni Scattone mentre si trovava in compagnia di Salvatore Ferraro. I due, accusati di omicidio volontario in concorso, sono stati condannati, Scattone a 5 anni e 4 mesi per omicidio colposo, Ferraro a 4 anni e 2 mesi per favoreggiamento personale. Il caso di Marta Russo è rimasto negli anni come uno dei misteri della cronaca nera italiana. LUIGI RUSSO (Delia 29/11/1892- Marina di Pietrasanta 14/8/1961) - noto critico letterario italiano e accademico. Fu docente di Letteratura italiana presso la facoltà di Magistero di Firenze e nel 1934 presso la facoltà di Lettere di Pisa. Dal 1944 al 1946 assunse la direzione della Scuola Normale di Pisa e si confermò come uno dei più lucidi e arguti attori della cultura del tempo. Aveva collaborato alla rivista “La Nuova Italia” e, dal 1925 al 1947, aveva diretto “Leonardo”, rassegna bibliografica mensile, e fondato “Belfagor”, una propria rivista che si occupava di critica, storia, filologia, arti figurative. Scrisse molti saggi su autori italiani e numerosi commenti ad uso scolastico su scrittori come Boccaccio, Dante, Machiavelli, Tasso, Alfieri, Manzoni, ecc.; nel 1961 scrisse un “Compendio di Storia della letteratura italiana.

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