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Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

Le origini dei cognomi: Mannino, Parmitano, Jelo, Sciarrino

Mannino

(come Teresa Mannino, comica, cabarettista, attrice e conduttrice televisiva)
Mannino dovrebbe derivare da Manninus, diminutivo del nome medioevale italiano di origine germanica “Manno”, che, a sua volta, potrebbe essere una modificazione dialettale del vocabolo latino “magnus”; potrebbe derivare, inoltre, da diminutivo dell’aferesi di nomi come Alemanno, Ermanno, ecc. Il cognome è diffuso in 337 comuni di tutte le regioni italiane; oltre che in Sicilia, dove è in gran parte concentrato, è presente in Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna, Calabria, Liguria, Veneto, Puglia, ecc. In Sicilia si trova in tutte le province, in particolare nel palermitano (31 comuni, fra cui Palermo, Carini, Torretta, Cinisi, Terrasini), nel catanese (34 comuni, fra cui Catania, Randazzo, Paternò), nel messinese (Messina, Graniti, San Piero Patti, Gualtieri Sicaminò, ecc.), nell’ennese (Regalbuto, Nicosia, Aidone, ecc.), nel siracusano, nel trapanese. Ha come varianti Mannina (diffuso nel palermitano) e Mannini (in Toscana).

Riferimenti storici e personaggi - Tracce di questo cognome si trovano a Firenze, dove nei registri della Fabbrica del Duomo del 1417 si legge di un “Manninus Iacobi et Bonaiutus Simonis...”. Una famiglia Mannino godette di nobiltà in Catania ed ebbe i titoli di barone di Piachi e nobile dei baroni: Francesco Mannino, dottore in legge, ne ebbe l’investitura nel 1705; Antonino Mannino, anche lui dottore in legge, nel 1729; Francesco Maria Mannino fu ufficiale di artiglieria nella guerra 1915/18. La famiglia risulta iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1922. CALOGERO MANNINO (Asmara 20/8/1939) – politico italiano, esponente di spicco della D.C. siciliana, più volte ministro della Repubblica Italiana (dei Trasporti, dell'Agricoltura e Foreste, della Marina mercantile, per gli Interventi straordinari nel Mezzogiorno). Deputato al parlamento nelle VII-VIII-IX-X- XI- XVI legislature. Sottoposto a procedimenti giudiziari e  accusato di concorso in associazione mafiosa, dopo varie vicissitudini, nel gennaio del 2010 è stato definitivamente assolto dalla Corte di Cassazione. Coinvolto nel processo sulla trattativa Stato-mafia, Mannino, dopo l’assoluzione di primo grado del 2015, attende le conclusioni della Corte d’Assiste e di Appello di Palermo. FRANCO MANNINO (Palermo 25/4/1924 – Roma  1/2/2005), pianista e direttore d’orchestra; direttore artistico e musicale (1999/2002) dei Solisti Aquilani. Ha composto numerose opere e colonne sonore di oltre 100 film. Nel 1995 gli era stata conferita l’onorificenza di Grande Ufficiale al merito della Repubblica italiana; nel 1996 aveva ricevuto il premio Michelangelo. TERESA MANNINO (Palermo 23/11/1970) – comica, cabarettista, attrice e conduttrice televisiva italiana. Laureata in filosofia a Palermo, si è diplomata alla scuola europea di recitazione del teatro Carcano di Milano. Ha fatto teatro, cabaret (“Due di notte”, “Zelig Off”, “Zelig Circus”, ecc.), televisione (fiction), cinema (“Amore, bugie e calcetto”, “La fidanzata di papà”, ecc.). Nell’aprile del 2013 ha partecipato come giurata allo spettacolo di Milly Carlucci, “Altrimenti ci arrabbiamo”, nel 2016 ha preso parte alla seconda puntata della decima stagione del “Il commissario Montalbano – La piramide di fango”, qualche giorno fa rivista in RAI UNO.

Parmitano

(come Luca Parmitano, maggiore dell’Aeronautica italiana, astronauta)
Parmitano è un cognome di origine etnica, derivato dal comune di Palma di Montechiaro (in dialetto siciliano Parma di Munticiaru o Muntichiaru); parmitano è detto chi proviene da quel comune e parmitana è detta nell’isola ogni varietà di frutti e ortaggi coltivata in territorio di Palma di Montechiaro, “ficu, aliva, cucuzza parmitana” (Piccitto). Il riferimento è al capostipite o ai capostipiti originario/i di quella località.  È  un cognome molto raro, presente solo in Sicilia, nel catanese (Catania, Gravina di Catania, Paternò), nel messinese (Fondachelli-Fantina) e nel Lazio (zona Roma).

Riferimenti storici e personaggi: LUCA PARMITANO (Paternò 27/9/1976), tenente colonnello dell’Aeronautica Militare italiana, ingegnere e astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (E.S.A.), primo italiano ad effettuare un’attività extra-veicolare il 9 luglio 2013 con 6 ore e 7 minuti di passeggiata spaziale. Il prossimo 20 luglio, Parmitano e due suoi compagni di missione, il russo Alexander Skvorcov e lo statunitense Andrew Morgan, partiranno dal cosmodromo di Bajkonur, nel Kazakistan, a bordo della navicella Sojuz MS-13, per raggiungere nello spazio l’equipaggio della Sojuz MS-12, partito lo scorso marzo, e daranno il via alla missione Beyond (oltre). Durante gli oltre 6 mesi di permanenza a bordo della ISS (International Space Station) gli astronauti saranno impegnati, oltre che alla normale gestione e manutenzione della Stazione, in attività ed esperimenti propedeutici per la realizzazione delle future attività esplorative oltre l’orbita terrestre, in particolare verso la Luna e Marte. Nella seconda metà della missione Parmitano assumerà l’incarico di comandante della Stazione Spaziale, la prima volta per un astronauta italiano e la terza volta per un europeo. Ricordiamo che a Luca Parmitano è stato dedicato l’asteroide 37627, il corpo celeste individuato nel 1993 da Vincenzo Silvano Casulli, responsabile dell’Osservatorio di Vallemare di Borbona, in provincia di Rieti, noto con la sigla 1993 TD: adesso si chiama “37627 Lucaparmitano”. Il corpo celeste ha un diametro di circa 5 kilometri e impiega 3,9 anni per compiere un’orbita attorno al sole.

Jelo

(come Guia Jelo, attrice)
Questo cognome, di origine greca della zona dello Stretto (Calabria-Sicilia), deriva da un soprannome proveniente dal termine greco antico Γελων o dal sostantivo greco γελως con il significato di risata, sorriso; il soprannome fa riferimento probabilmente ad un capostipite di carattere particolarmente gioviale.
Jelo è particolarmente diffuso in Calabria (Reggio Calabria, Catanzaro, Vibo Valentia) ed è presente con modesti nuclei, in Sicilia e in Lombardia; ha diramazioni anche nelle altre regioni italiane, in particolare in Emilia-Romagna, Lazio, Toscana, Piemonte. In Sicilia ha buone occorrenze nel catanese (Vizzini, Catania, Gravina di Catania, Mascali, Trecastagni), poche occorrenze nel messinese (Messina), nel palermitano (Palermo, Cinisi), nel nisseno (Caltanissetta), nel siracusano (Lentini).

Riferimenti stiorici e personaggi.  Secondo una ricerca storico-araldica Jelo è una famiglia originaria di Napoli, riconosciuta di antica nobiltà nelle prove di ammissione nelle RR. Guardie del Corpo. Un Nicola Jelo nel 1801 ottenne il titolo di nobile del feudo di S. Irene con il predicato di trasmissibilità agli eredi maschi e femmine. Una nobile famiglia Jelo di Lentini ebbe numerosi illustri esponenti: un Giovanni Mario tenne la carica di patrizio di Lentini nel 1753/54, un Pasquale tenne la carica di pro-conservatore nel 1758, un Giuseppe Antonio fu giurato nobile nel 1783/84 e nel 1805/6, patrizio nel 1787/88 e nel 1809/10; un altro Pasquale fu senatore nobile nel 1807/8 e patrizio nel 1810/11 (il Nobiliario di Sicilia). PAOLO JELO (Messina 12/2/1961), procuratore aggiunto di Roma dal 2008; nella capitale ha condotto l’inchiesta “Mafia capitale”. Dal 1993 al 2003 è stato sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Milano: era  il “giovane” giudice del pool “Mani pulite”. GUIA (Guglielma) JELO (Catania 5/5/1952), attrice siciliana molto popolare a Catania (dove ha recitato in opere di Pirandello, Verga, Martoglio, Rosso di San Secondo), con molte esperienze in campo nazionale nel teatro, nel cinema, in TV. Scoperta da Turi Ferro, come attrice si è formata presso il Teatro Stabile di Catania, col maestro Giuseppe Di Martino, e presso il Piccolo di Milano, con Giorgio Strehler. Vanta la partecipazione a numerosi film con registi come Pasquale Squitieri, Marco Risi, Marco Ferreri, Aurelio Grimaldi, Carlo Vanzina, Vincenzo Salemme, ed altri. In televisione ha partecipato a numerose fiction e spettacoli vari: La Piovra, la serie SPQR, il Commissario Montalbano, I Cesaroni, Don Matteo, Un posto al sole, Il giovane Montalbano, ecc.). Tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta è stata legata sentimentalmente a Beppe Grillo.

Sciarrino

(come Salvatore Sciarrino, musicista e compositore)

Sciarrino, nato dal termine dialettale siciliano “scerra”, che significa “bisticcio, lite, rissa”, dovrebbe derivare da un soprannome attribuito ad un capostipite litigioso, attaccabrighe, focoso. E’ un cognome tipicamente siciliano, diffuso soprattutto nel palermitano (Palermo, Carini, Sciara, Corleone, Villabate, Campofelice di Roccella, Trabia, Cerda, ecc.), nel trapanese (Marsala, Mazara del Vallo, Partanna, Campobello di Mazara, ecc.), nel nisseno (Riesi, Caltanissetta, Gela, Mussomeli, ecc.), nel siracusano, nel ragusano, nel messinese. Famiglie Sciarrino sono attestate, inoltre, in Piemonte, Lombardia, Toscana, Campania, Liguria, Lazio, Friuli - Venezia Giulia, Emilia-Romagna, ecc.

Riferimenti storici e personaggi. SALVATORE SCIARRINIO (Palermo4/4/1947), musicista e compositore; è stato direttore artistico del Comunale di Bologna e ha insegnato composizione nei conservatori di Milano, Perugia, Firenze. Fin dagli anni settanta ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Fra le sue opere principali ricordiamo: Amore e Psiche, opera da camera (1973); Sei Capricci per violino (1976); 12 canzoni da battello per voce e strumenti (1977); Aspern, ''Singspiel'' (1978); Cailles en sarcophage, ''atti per un museo delle ossessioni'' (1979); Efebo con radio, per voce e orchestra (1981); Lohengrin, azione invisibile per solista, strumenti e voci (libretto proprio e di Pier'Alli, 1983); La perfezione di uno spirito sottile, per flauto, voce e aquiloni (1985); Sui poemi concentrici I, II, III, ''opera'' per orchestra (1988); Perseo e Andromeda (su testo proprio, 1990). Ha composto varie opere per teatri italiani e stranieri e vanta una vastissima discografia con più di 100 CD editi dalle migliori etichette in ambito internazionale. E’ Accademico di Santa Cecilia (Roma), Accademico di Belle Arti della Baviera e Accademico delle Arti di Berlino; gli è stata conferita la laurea honoris causa in Musicologia dall’Università degli studi di Palermo. Dal 1983 risiede in Umbria, a Città di Castello. Recentemente è ritornato a Palermo al Politeama in veste di compositore e direttore dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.

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