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Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

L'origine dei cognomi Li Puma, Ferreri, Giambrone e Sannino

L'origine dei cognomi Li Puma, Ferreri, Giambrone, Sannino di Francesco Miranda

LI PUMA (come Epifanio Li Puma, politico e sindacalista, ucciso dalla mafia agricola)
Li Puma deriva da un soprannome medioevale di origine dialettale siciliana; “i puma”, in Sicilia, sono le mele. Il soprannome è riferito a capostipite di famiglia che coltivava o commerciava mele. Il cognome ha il ceppo maggiore in molti comuni del Palermitano, fra cui Petralia Soprana, Palermo, Castellana Sicula, Bompietro, Alimena, Valledolmo, Blufi, Petralia Sottana, Bagheria, Caltavuturo, Caccamo, Campofelice Roccella, Gangi, Casteldaccia, ecc. ed è presente anche nell’Agrigentino (Licata, Canicattì, Sciacca), nel Nisseno (Resuttano, Gela, Vallelunga Pratameno, Niscemi), nel Catanese (Aci Sant’Antonio, Mascalucia, Pedara), nel Messinese (Capo d’Orlando, Capri Leone), nel Siracusano (Siracusa, Canicattini Bagni). Alcune famiglie Li Puma sono censite anche in alcune regioni italiane: Toscana, Lombardia, Piemonte, Lazio, ecc. Riferimenti storici e personaggi. EPIFANIO LI PUMA (Petralia Soprana 6/1/1893 – Petralia Soprana 2/3/1948), politico e sindacalista, ucciso dalla mafia agricola. Nel dopoguerra Epifanio fu sindacalista, esponente della CGIL e del Partito Socialista Italiano, capolega dei mezzadri e dei braccianti senza terra e lottò fino alla fine per i diritti dei lavoratori contro gli agrari e i potenti dei feudi. Fu la prima delle trevittime  che nel 1948 caddero ad opera della mafia che lottava le frange più organizzate del movimento contadino della Sicilia Occidentale: le altre due furono Placido Rizzotto e Calogero Cangialosi, uccisi rispettivamente il 10 marzo e il primo aprile di quell’anno. Epifanio Li Puma venne ucciso a Petralia Soprana con due colpi di fucile da due uomini a cavallo, davanti a due suoi figli e mentre lavorava il suo pezzo di terra; nonostante durante il suo funerale fossero stati denunciati i mandanti del suo omicidio, nessuno fu condannato per la sua morte. PAOLO LI PUMA, contadino e politico socialista, consigliere comunale socialista di Petralia Soprana, ucciso il 30 settembre 1920 nella frazione Raffo di Petralia Soprana, insieme al suo compagno di partito Croce di Gangi, mentre ritornava da una riunione della Lega Contadina. DANIELA LI PUMA (Petralia Soprana 28/10/1978), poetessa, cantastorie e scrittrice, docente di lettere negli istituti superiori, collaboratrice di testate giornalistiche on line. Il suo primo libro di poesie, “La pietra e il fiore” è del 2009, la sua ultima silloge “Discordanze. Casuali sogni volontari” è del 2019. SALVO LI PUMA (Siracusa), pittore poliedrico, all’attività artistica somma esperienze teatrali, cinematografiche e televisive. Ha evidenziato la sua visione artistica anche in campo scenografico e nel design di gioielli. È stato docente di pittura e tecniche di laboratorio all’Istituto d’Arte di Siracusa. Dopo una lunga permanenza a Milano, nel 2000 è ritornato a Siracusa dove continua la sua incessante ricerca artistica con produzione di quadri e disegni, mostre personali e collettive.

FERRERI (come Giusy Ferreri, cantante)
Ferreri ha nuclei importanti nel Piemonte occidentale, nel Milanese e nella Sicilia occidentale; ha come varianti Ferrerio (raro e specifico del milanese) e Ferrero (tipico del cuneese e del torinese). Le tre forme derivano da soprannomi, poi cognominizzati, legati al mestiere di fabbro (in latino “faber ferrarius”); i ceppi meridionali, a causa della dominazione spagnola che interessò il sud dal XII al XVIII secolo, derivano, probabilmente, dal vocabolo spagnolo (catalano) “ferrer” con lo stesso significato di “fabbro”. Il cognome Ferreri oggi è diffuso in tutta la penisola con frequenze maggiori nelle regioni Sicilia, Piemonte, Lombardia, Lazio, Liguria, ecc. e, nel sud, Puglia, Campania, Sicilia, ecc. Nella nostra isola i Ferreri si trovano in tutte le province, in particolare nel Trapanese (Santa Ninfa, Marsala, Castelvetrano, Mazara, Paceco, Erice, Trapani, ecc.), nel Palermitano (Palermo, Lercara Friddi, Monreale, Castronovo di Sicilia, Polizzi Generosa, Vicari, Isola delle Femmine, Valledolmo ecc.), nel Ragusano (Comiso, Vittoria, Ragusa, Modica, Acate, ecc.), nel Nisseno (Mazara, Mussomeli, Butera, Delia, Villalba, ecc.), nel Catanese (Catania, Sant’Agata Li Battiati, Caltagirone, Mirabella Imbaccari, Aci Sant’Antonio, Palagonia, ecc.).

Riferimenti storici e personaggi. Tracce di questa cognominizzazione si trovano in uno scritto del 1512 a Milano, in cui si cita un certo Bartolomeo Ferrerio e, nella seconda metà del 1500, a Torino con il letterato Johannes Ferrerius. Nel Piemonte, nella seconda metà del secolo XIX Ferreri/Ferrero erano forme cognominali intercambiabili: Ferrero indicava il singolo componente della famiglia, con Ferreri veniva indicata l’intera famiglia. Poi con la stabilizzazione dei cognomi venne consolidata la forma Ferrero, mentre Ferreri ne costituì una variante. MARCO FERRERI (Milano 11/5/1928 – Parigi 9/5/1991), regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico, scenografo italiano. Fra i suoi numerosi film vengono ricordati La cagna (1972), La grande abbuffata (1973), Ciao maschio (1978), Storie di ordinaria follia (1981), La carne (1991). GIUSEPPA GAETANA (GIUSY) FERRERI, (Palermo 18/4/1979), cantautrice; il suo successo inizia nel 2008 con la partecipazione alla prima edizione del Talent Show italiano “X Factor”, dove ottiene il secondo posto. Ha partecipato a tre edizioni del Festival di Sanremo (2011-2014-2017), nella prima edizione con la canzone “Il mare immenso”. Attualmente detiene tre record: è la cantante ad aver venduto più copie nel mondo con circa 2 milioni e mezzo di album e singoli; è l’artista rimasta più a lungo nel numero uno della classifica dei singoli italiani; è l’unica artista italiana, insieme a Baby K, ad aver ottenuto un disco di diamante per un singolo digitale, Roma-Bangkok. Nel 2019 è stata in coppia con Takagi e Ketra in “Jambo”, brano più suonato in estate negli eventi e nei locali. Nel 2015 il quotidiano “La Stampa” l’ha definita come “una voce unica quanto inconfondibile”.

GIAMBRONE (come Fabio Giambrone, vicesindaco di Palermo)
Cognome di origine palermitana, deriva molto probabilmente da un’alterazione del toponimo Zambrone, comune in provincia di Vibo Valentia, in Calabria. Sarebbe riferito, in tal caso, a capostipite proveniente da quella località. Potrebbe derivare, inoltre, dalla italianizzazione del cognome francese Chambron (G.Rohlfs). Giambrone è diffuso soprattutto in Sicilia, nel Palermitano (Borgetto, Palermo, Caltavuturo, Sciara, Collesano, Valledolmo, Cerda, San Giovanni Jato, Capaci, Montemaggiore Belsito, Castronovo di Sicilia, Lascari, Campofelice di Roccella, Carini, Partinico, ecc.), nell’Agrigentino (Cammarata, San Giovanni Gemini, Casteltermini, Agrigento, Villafranca Sicula ecc.), nel Nisseno (Campofranco, Acquaviva Platani, San Cataldo, Caltanissetta, ecc.), nel Catanese (Catania, Adrano, Acireale, ecc.), nel Messinese (Messina, Raccuja, Santo Stefano di Camastra, Capo d’Orlando), nel Trapanese (Salemi, Mazara del Vallo, Gibellina, ecc.). È presente anche in Piemonte, Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, e in altre regioni della penisola. Riferimenti storici e personaggi. FABIO GIAMBRONE (Palermo 22/3/1965), per anni dipendente della P.A., politico, senatore della Repubblica nella XV e XVI legislatura (in quest’ultima, 2008/2013, è stato vicepresidente del Gruppo IDV, Italia dei Valori). A lungo assistente di Leoluca Orlando, attuale sindaco di Palermo, lo seguì prima nella Rete, poi nei Democratici, nella Margherita, nella Primavera Siciliana, per poi approdare nell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Era stato presidente della Gesap, società di Gestione dell’Aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo. Attualmente è vicesindaco di Palermo e assessore al Decoro urbano con delega, inoltre, ad Organizzazione, Personale, Polizia municipale. GABRIELE GIAMBRONE (35 anni, Palermo), avvocato; laureato presso  l’Università di Palermo, ha proseguito la sua carriera universitaria presso l’Università di Aberdeen, in Scozia, dove ha consolidato la sua conoscenza del sistema giuridico internazionale. A Londra ha aperto lo studio legale Giambrone & Law che ha sedi in tutto il mondo e che può contare su uno staff giovane di oltre 60 collaboratori. Il team è in grado di offrire assistenza legale in 12 lingue, fra cui il russo, l’arabo, il cinese e affianca gli imprenditori non soltanto nel contenzioso (recupero crediti, assistenza fiscale, ecc.), ma anche e soprattutto nella normale vita aziendale, come supporto alla crescita e allo sviluppo dell’azienda. FRANCESCO GIAMBRONE (Palermo 1957), medico e giornalista, sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, presidente dell’ANFOLS (Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche Italiane) e membro del Board Of Directors  di OperaEuropa, organizzazione internazionale che ha sede a Bruxelles e che raccoglie fra i suoi associati più di 200 teatri d’opera europei. Negli anni Novanta è stato assessore alla Cultura della città di Palermo. 

SANNINO (Come Francesco Sannino, fisico)
Sannino potrebbe derivare dal nome della località del Sannio, regione storico-geografica dell’Italia meridionale, abitata tra il VII e il VI secolo a.C. dai Sanniti e corrispondente grosso modo a una buona parte dell’attuale Molise, alla fascia meridionale dell’Abruzzo nonché ai settori nord orientali della Campania. Oggi il cognome ha il ceppo maggiore in Campania (napoletano e casertano) e diramazioni più o meno consistenti in Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Sardegna, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia ecc. In Sicilia è presente solo nel Palermitano (Palermo, Bagheria, Trabia), nel Ragusano (Vittoria, Ragusa), nel Catanese
(San Gregorio di Catania), nel Nisseno (Caltanissetta), nel Siracusano (Avola). Riferimenti storici e personaggi. ANDREA SANNINO (Napoli 5/7/1985), cantante ed attore, grande protagonista nei giorni del coronavirus per il brano “Abbracciame”, canzone simbolo del primo lockdown, divenuto inno a Napoli nel primo flash mob spontaneo dai balconi. Scrive canzoni già a cinque anni e, a 15 anni, innamoratosi del teatro si esibisce per cinque anni, con una compagnia amatoriale come cantante ed attore in alcuni musical. Nel 2006 arriva in TV nel programma di Raiuno “Il treno dei desideri”, ha l’opportunità di duettare con Lucio Dalla e interpreta in un musical il mitico Renato Carosone. La sua canzone ufficiale “Abbracciame” ha superato i 45  milionidi visualizzazioni su YouTube il suo account ufficiale su Instagram ha più di 250 mila follower. Il suo nuovo singolo, uscito nel febbraio scorso, si intitola “Voglia”. STEFANO SANNINO (Portici 24/12/1959), diplomatico e ambasciatore italiano, Segretario
Generale aggiunto per gli affari economici e globali, Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE). Dopo aver studiato scienze politiche all’Università “Federico II” di Napoli è entrato, nel 1986, nel servizio diplomatico italiano; successivamente è stato capo della missione OSCE a Belgrado, nella Repubblica Federale di Jugoslavia. Dopo una serie di altri prestigiosi incarichi in Italia e all’estero, dal 2013 al 2016 è stato rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea e dal 2016 al 2020 ambasciatore d’Italia in Spagna. Ha ricevuto il premio Transexualia 2016 per il suo sostegno all’inclusione sociale delle persone trans in Spagna e il premio LGBT Andalucìa per i suoi sforzi nella lotta contro l’omofobia. FRANCESCO SANNINO (Napoli 9/2/1968), fisico teorico e professore all’Università della Danimarca meridionale. Conduce ricerche sui temi delle teorie di campo efficaci e delle loro applicazioni a teorie fortemente accoppiate come la cromodinamica quantistica; è membro della Royal Danish Academy of Science. Nel 2010 è stato insignito del Premio EliteForsk per i ricercatori del Ministero della Scienza denese.

L'origine dei cognomi Li Puma, Ferreri, Giambrone e Sannino

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