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Martedì, 23 Aprile 2024
Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

L'origine dei cognomi Giambrone, Failla, La Placa e Cilìa

L'origine dei cognomi Giambrone, Failla, La Placa e Cilìa.

Giambrone

(come Fabio Giambrone, consigliere comunale Pd)

Cognome di origine palermitana, deriva molto probabilmente da un’alterazione del toponimo Zambrone, comune in provincia di Vibo Valentia, in Calabria. Sarebbe riferito, in tal caso, a capostipite proveniente da quella località. Potrebbe derivare, inoltre, da italianizzazione del cognome francese Chambron (G.Rohlfs). Giambrone è   diffuso soprattutto in Sicilia, nel Palermitano (Borgetto, Palermo, Caltavuturo, Sciara, Collesano, Valledolmo, Cerda, San Giuseppe Jato, Capaci, Montemaggiore Belsito, Castronovo di Sicilia, Lascari, Campofelice di Roccella ecc.), nell’Agrigentino (Cammarata, San Giovanni Gemini, Casteltermini, Agrigento, Villafranca Sicula, ecc.), nel Nisseno (Campofranco, Acquaviva Platani, San Cataldo, Caltanissetta, ecc.), nel Catanese (Catania, Adrano, Acireale, Gravina di Catania, ecc.), nel Messinese (Messina, Raccuja, Santo Stefano di Camastra, ecc.), nel Trapanese (Salemi, Mazara del Vallo, Marsala, ecc.). È presente anche in Piemonte, Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto ecc...

Riferimenti storici e personaggi. FABIO GIAMBRONE (Palermo 22/3/1965), per anni dipendente della P.A., politico, senatore della Repubblica nella XV e XVI legislatura (in quest’ultima, 2008/2013, è stato vicepresidente del Gruppo IDV, Italia dei Valori). A lungo assistente di Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo, lo seguì prima nella Rete, poi nei Democratici, nella Margherita, nella Primavera Siciliana, per poi approdare nell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Ex presidente della Gesap (la società che gestisce l'aeroporto Falcone Borsellino), ha ricoperto la carica di vicesindaco di Palermo dal 2019 al 2022. Attualmente è consigliere comunale del Partito democratico. GABRIELE GIAMBRONE (45 anni, Palermo), avvocato, ha studiato a Londra e ha aperto uno studio legale (Giambrone Law) che ha sedi in tutto il mondo (Londra, Milano, Roma, Palermo, Tunisi, New York, ecc.) e che può contare su uno staff giovane di collaboratori. Il team è in grado di offrire assistenza legale in 12 lingue, fra cui il russo, l’arabo, il cinese e affianca gli imprenditori non soltanto nel contenzioso (recupero crediti, assistenza fiscale, ecc.), ma anche e soprattutto nella normale vita aziendale, come supporto alla crescita e allo sviluppo dell’azienda. Nel 2022 Gabriele Giambrone ha conseguito il titolo di “barrister” che gli consente di esercitare all’Alta Corte del Regno Unito. FRANCESCO GIAMBRONE (Palermo 5/4/1957), medico, specialista in cardiologia, critico musicale, sovrintendente al Teatro dell’Opera di Roma, dall’ottobre 2022, presidente dell’AGIS (Associazione Generale Italiana delle Spettacolo). Fra i suoi numerosi incarichi: è stato presidente dell’ANFOLS (Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche);  dal 2007 al 2013 è stato presidente del Conservatorio di musica “Vincenzo Bellini” di Palermo, dal 2014 al 2021 ha ricoperto la carica di sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, per due volte è stato assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Palermo, periodi 1995/1999, 2011/2014. Come pubblicista ha svolto un’intensa attività di critico musicale e di danza per il Giornale di Sicilia, Il Mattino, Repubblica e per riviste come “Danza & Danza”, Nuove Effemeridi.

Failla

(come Giuseppe Failla, combattente, Medaglia d’Oro e di Bronzo al valore militare)

Il cognome deriva dal termine latino “favilla”, con il significato identico a quello dell'italiano odierno, favilla, scintilla. “Poca favilla gran fiamma seconda” è un verso del 1^ canto del Paradiso di Dante (I,34); da favilla sono derivate le forme faylla, faglila, failla, faidda. Dal dialettale siciliano “faidda” nasce il verbo faiddïari = sprizzare scintille, e dicesi di forno che ha quasi raggiunto la temperatura per cuocervi il pane. (cfr. Voc. Sicil. Piccitto). Failla è diffuso in 286 comuni in gran parte siciliani; qua e là è presente in quasi tutte le regioni italiane fra cui Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, ecc. In Sicilia è noto in tutte le province, in particolare nel ragusano (Vittoria, Ragusa, Acate, ecc.), nel siracusano (Siracusa, Sortino, Carlentini, ecc.), nel trapanese (Custonaci, Alcamo, San Vito Lo Capo, ecc.), nel catanese (Catania, Caltagirone, Vizzini, ecc.), nel palermitano (Palermo, Castelbuono, Monreale, ecc.).

Riferimenti storici e personaggi. VIRGILIO FAILLA (Modica 31/3/1921 – Roma 26/10/1979), giornalista, partigiano e parlamentare; eletto deputato nelle liste del PCI nel 1948, fu riconfermato nel 1953, nel 1958, nel 1963; cessò l’attività parlamentare nel 1968. Nel 1942 aveva aderito all’organizzazione clandestina del PCI di Padova e, dopo l’8 settembre 1943 aveva partecipato alla Resistenza in quella zona. Membro del C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) di Padova e di Abano, dopo la Liberazione, diresse a Padova “Il lavoratore”. Poi fu responsabile dell’edizione veneta de “L’Unità” e, a Venezia, condirettore del quotidiano “Il Mattino del Popolo”. GIUSEPPE FAILLA (Vercelli 1922 – Montenegro 12/7/1944), militare, sottotenente del IV Reggimento Alpini, partigiano combattente, Medaglia di bronzo e Medaglia d’oro al valore militare. Inviato in Montenegro assieme al IV Reggimento Alpini paracadutisti “Monte Cervino”, dopo l’8 settembre 1943 entra a far parte della Divisione italiana partigiana “Garibaldi” operante in Montenegro. Qui, ammalatosi di tifo è costretto a rimanere in ospedale per alcuni mesi mentre la divisione Garibaldi deve ritirarsi. Guaritosi entra a far parte della Brigata “Kraiska” della XXVII Divisione Popolare di Liberazione iugoslava e ne diventa apprezzato combattente: muore in 12 luglio 1944 durante un combattimento contro i tedeschi, nel vano tentativo di aiutare i suoi soldati.  SALVATORE ENRICO FAILLA (Catania 24/3/1938 – 27/10/2008), musicologo, musicista e compositore. Per quasi un trentennio fu direttore artistico dell’Associazione Musicale Etnea e, in tale veste, ideò e diresse per alcuni anni le rassegne “Catania Musica Estate” e “Siculorum Gymnasii Musica”. Fu consigliere di amministrazione del Teatro Massimo Bellini di Catania. Ha lasciato un patrimonio culturale costituito da 59 scatole di libri, riviste e autografi, 35 scatole di spartiti musicali, 4 scatole di rulli musicali, una pianola meccanica, materiale indicato come “Fondo Failla” e conservato nell’Archivio Storico e Museo teatrale del teatro massimo Bellini di Catania.

La Placa

(come Calogero La Placa, sacerdote ed educatore, fondò una scuola per superdotati)

La Placa deriva probabilmente dalla cognominizzazione di un soprannome generato dal termine dialettale “placa”, proveniente dal greco plax – plakos , termine dal significato di lastrone o tavola di pietra, ma anche pianura: forse usato ad indicare chi lavorasse la pietra oppure la caratteristica della località in cui viveva il capostipite. Non è escluso che La Placa sia forma aferetica del toponimo Placanica, comune in provincia di Reggio Calabria, possibile luogo natio del capostipite. È un cognome siciliano, del Palermitano in particolare (Palermo, Petralia Soprana, Castellana Sicula, Bompietro, Gangi, Alimena, Blufi, Petralia Sottana, Collesano, Valledolmo, Carini, Vicari, Bagheria, Misilmeri, Campofelice di Roccella, ecc.), ma noto anche in altre province siciliane, nell’Agrigentino (San Biagio Platani, Agrigento, Menfi, San Giovanni Gemini, Campobello di Licata, Cianciana, Porto Empedocle, Cammarata, ecc.), nel Nisseno (Santa Caterina Villarmosa, Caltanissetta, Mazzarino, Marianopoli, Resuttana, ecc.), nel Trapanese (Erice, Petrosino, Trapani, San Vito Lo Capo, ecc.), nel Catanese (Catania, Mascalucia, Acireale, ecc.), nel Messinese (Piraino,  Sant’Agata Militello, ecc.), nel Ragusano (Modica, Ragusa, ecc.), nell’Ennese (Villarosa, Enna, ecc.). Famiglie La Placa si trovano anche in Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto, Puglia ecc...

Riferimenti storici e personaggi. La Placa fu antica e illustre famiglia siciliana che, nel corso dei secoli si diramò in altre regioni italiane; la sua cognominizzazione è anteriore al secolo XVII. Fra gli uomini noti della famiglia viene ricordato un Leonardo La Placa che, fra le tante cariche assunte, fu giudice pretoriano in Palermo negli anni 1673 e 1685/86, uditore generale delle genti di guerra, giudice del Tribunale della Gran Corte nel 1689. GIUSEPPE LA PLACA (Resuttano 16/11/1962), vescovo di Ragusa, nominato da papa Francesco l’8 maggio 2021 e consacrato il 16 luglio 2021. Il vescovo La Placa aderisce alla Comunità dei Figli di Dio fondata da Divo Barsotti e presente principalmente in Italia ma anche in Australia, Columbia, Inghilterra, Benin, Sri Lanka. La ragione della Comunità è il primato della vita di preghiera e dell’unione con Dio. VITTORINO LA PLACA (Petralia Soprana 5/5/1946), deputato all’ARS nell’XI Legislatura (1991/1996), eletto nella lista Democrazia Cristiana. Laureato in pedagogia e direttore didattico, è stato consigliere al Comune di Petralia Soprana dal 1970 al 1985, consigliere ed assessore della Comunità montana delle Madonie e consigliere comunale di Palermo negli anni Ottanta. CALOGERO LA PLACA (Petralia Soprana 18/6/1924 – 23/1/2021), già parroco arciprete della chiesa madre Santi Pietro e Paolo di Petralia Soprana, eccellente educatore, sulle orme di Don Bosco e Don Milani fondò negli anni Sessanta, in località “Cerasella” di Petralia Soprana, il Villaggio Maurizio Carollo, Centro studio per ragazzi “superdotati”, scuola sperimentale di “piccoli geni”. Lì non c’erano lezioni sui libri di testo e i ragazzi studiavano attingendo dai libri presenti in biblioteca. Studiavano le lingue straniere (francese e inglese) con insegnanti di madrelingua, disponevano di un laboratorio di chimica e di un laboratorio di musica; avevano creato anche una piccola orchestra che suonava durante i matrimoni. Il Centro disponeva anche di una fattoria con cavalli e mucche e i ragazzi avevano imparato a mungere le mucche e a preparare i formaggi. La scuola, inaugurata nel 1967, fu chiusa nel 1975.

Cilìa

(come Eddy Cilìa, critico musicale, scrittore, blogger)

Cilìa è termine di origine greca, coilìas (koiliaz), che significa “gonfio”, “panciuto”, risultato forse dalla cognominizzazione di soprannome riferito a capostipite con tale caratteristica fisica. Il cognome è noto in tutta la Sicilia, in particolare nel Ragusano (Ragusa, Vittoria, Comiso, Santa Croce Camerina, Ispica, Modica, Scicli, Chiaramonte Gulfi, ecc.) nel Siracusano (Siracusa, Pachino, Noto, Palazzolo Acreide, Solarino, ecc.), nel Catanese (Mazzarrone, Biancavilla, Catania, Gravina di Catania, Ramacca, Bronte, Giarre, Mineo, ecc.), nell’Agrigentino (Ravanusa, Canicattì, Licata, Naro, Agrigento, ecc.), nel Nisseno (Gela, Delia, San Cataldo, Niscemi, Mazzarino, ecc.), nel Palermitano (Palermo, Bagheria, Campofelice di Roccella, ecc.). Rara la presenza di famiglie Cilìa nelle restanti regioni italiane fra cui Lazio, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte, Liguria, ecc.

Riferimenti storici e personaggi. SALVATORE (EDDY) CILIA (Torino 1961), critico musicale, scrittore, blogger. Dal 1983 ha collaborato a molte riviste specializzate come “Il Mucchio”, “Velvet”, “Rumore”, “Extra”. Ha pubblicato libri e curato testi enciclopedici: Enciclopedia della musica rock, Vol.2/Anni ‘70, Giunti 1998; Enciclopedia della musica rock Vol.3/Anni ’80, Giunti 2000; Grande Enciclopedia del Rock, Giunti 2012 e, recentemente, The Cure – Tutti gli album, Il Castello, 2022. Eddy Cilia è stato consulente di Radio 3 RAI. Suoi scritti si trovano su “Audio Review”, Blow Up e sul suo blog “Venerato Maestro Oppure”, quest’ultimo premiato nel 2013 e nel 2015 con la Targa Mei Musicletter quale “migliore blog personale italiano di informazione musicale”. FRANCESCO CILIA (Vittoria 2010), giovanissimo attore, uno dei protagonisti del film “I pionieri” del modicano Luca Scivoletto. Il film è ambientato nella Sicilia di fine anni ’80 e racconta la storia di Enrico Belfiore, bambino cresciuto fra genitori comunisti che hanno la passione per la politica. SALVATORE CILIA (Vittoria 23/10/1926- ?) Già deputato all’ARS per due legislature (VI e VII), eletto nelle liste del MSI. Sindacalista, vice reggente provinciale della CISNAL di Ragusa, organizzatore dei movimenti nazionalistici siciliani nel dopoguerra. Fu dirigente nazionale giovani enti locali del Movimento Sociale Italiano e segretario provinciale del MSI di Ragusa. FRANCO CILIA (Ragusa 1940), pittore e scultore. L’opera di Cilia è una ricerca continua di equilibrio fra l’intimo e il sociale, fra psichico e cosmico: l’uso di diversi registri testimonia una inquietudine costante che esclude moduli ripetitivi e standardizzati con la possibilità di espressione che si muove fra l’informale e il figurativo. La sua arte nel tempo ha trovato consensi anche a livello internazionale, da Madrid a Parigi, Lisbona, Copenaghen, Istambul, Brasile, Città del Messico, ecc. Le sue opere sono presenti oggi in musei pubblici e collezioni private di tutto il mondo. TERESA CILIA (Ragusa 27/2/1987), ex tronista di “Uomini e donne”, nota trasmissione condotta su Canale 5 da Maria De Filippi. Il suo “Trono” si concluse nel 2016 con il matrimonio con Salvatore Di Carlo, calciatore e modello, col quale successivamente partecipò a Temptation Island, programma televisivo di Canale 5.   In seguito ha fatto parte della redazione di “C’è posta per te”.

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