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Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

Le origini dei cognomi: Borsellino, Toscano, Muscia, Camastra

Le origini dei cognomi: Borsellino, Toscano, Muscia, Camastra:


Borsellino
(come Paolo Borsellino, magistrato ucciso dalla mafia in via D’Amelio)
Borsellino ha numerose varianti: Borsi, Borso, Borsellini; cognomi che probabilmente derivano, direttamente o tramite ipocoristici, dal nome medievale Borso, ritenuto una forma contratta del nome medioevale italiano Bonaccorso. Non si può escludere, inoltre, che possa trattarsi di cognomi derivati da soprannomi legati al mestiere esercitato dal capostipite, produttore artigianale di borse, o da comportamenti di tirchieria (detto di chi tiene stretta la borsa)) o, al contrario, di liberalità (detto di chi  spende con generosità) del capostipite. Borsellino è un cognome tipicamente siciliano, diffuso soprattutto nell’agrigentino (Ribera, Cattolica Eraclea, Ravanusa, Agrigento, Racalmuto, Menfi, Sciacca, ecc.) e nel palermitano (Palermo, Corleone, Santa Flavia, Bagheria, Misilmeri, Capaci, Lercara Friddi, ecc.). Alcune famiglie Borsellino sono registrate in Lombardia (nel milanese, nel varesino, nella Brianza), in Lazio, Campania, Piemonte, Toscana, Puglia, Veneto.

Riferimenti storici e personaggi – Borsellino è antica e nobile famiglia originaria della Sicilia, nel tempo propagatasi in varie regioni italiane. Un GASPARE, membro della famiglia, investito il 10 aprile 1808 di cinque di otto parti del feudo Giardinello, fu pro conservatore delle terre di Cattolica nel 1802 e, con privilegio del 22 settembre 1812, ottenne per sé e per i suoi eredi il titolo di marchese. RAIMONDO BORSELLINO (Cattolica Eraclea 27/4/1905 – Agrigento 26/12/1998) – chirurgo e politico italiano; deputato alla Costituente nel 1946, poi confermato deputato al Parlamento nel 1951 e 1955, per la D.C. Fu medico di fama nazionale, a soli 29 anni fu primario del reparto di chirurgia all’ospedale di Sulmona,  prestò i primi soccorsi a Palmiro Togliatti, gravemente ferito nell'attentato del 1948. E' ricordato per la legge istitutiva dei servizi di anestesia e rianimazione negli ospedali italiani. Fu sindaco di Cattolica Eraclea dal 1953 al 1957, medico di Padre Pio e generoso donatore dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo. PAOLO EMANUELE BORSELLINO (Palermo 19/1/1940 – 19/7/1992) – magistrato italiano, considerato, assieme a Giovanni Falcone, suo amico e collega, uno fra gli eroi simbolo della lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale. Fu assassinato a Palermo ad opera di “Cosa nostra” nella strage di via D'Amelio: con lui morirono gli uomini della scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio  Traina. RITA BORSELLINO (Palermo 2/6/1945 – 15/8/2018al ) – farmacista, politica italiana, sorella del giudice Paolo Borsellino. Dal 1992, dopo la morte del fratello, ha svolto una intensa attività di sensibilizzazione nelle scuole con studenti, docenti e genitori sui temi della legalità e dell’impegno civile. Nel 2005 è stata presidentessa onoraria di Libera – associazione anti-mafia fondata da Luigi Ciotti; dal 2009 al 2014 è stata europarlamentare del Partito Democratico. LUCIA BORSELLINO (Palermo 26/9/1969) – figlia primogenita del giudice Paolo Borsellino, è stata dirigente dell'Assessorato alla Sanità della Regione Siciliana e   assessore alla Salute  nella Giunta Crocetta.

Toscano
(come Antonino Toscano, ammiraglio di divisione, Medaglia d’Oro al valore militare)
Toscano è un cognome etnico: è legato alla provenienza geografica dei capostipiti, riconducibile alla Toscana, in latino Tuscia o Etruria. E’ proprio del centro sud (con particolare concentrazione in Sicilia, Campania e Calabria), ma è presente in tutte le altre regioni italiane, Lombardia, Lazio, Piemonte, Liguria, Toscana, ecc.. Nell’Isola è intensamente diffuso nel catanese ( Catania, Adrano, Acireale, Biancavilla, Belpasso, Aci Catena, Giarre, ecc.), nel messinese (Messina, Santa Teresa Riva, Naso, Mistretta, Limina, ecc.), nel palermitano (Palermo, Castelbuono, Carini, Ficarazzi, Villabate, ecc.), nell’ennese (Pietraperzia, Troina, Aidone, Regalbuto, Enna, ecc.), nel siracusano (Palazzolo Acreide, Avola, Siracusa, ecc.)  meno nelle altre province, nell’agrigentino (Naro, Agrigento, Joppolo Giancaxio, ecc.), nel nisseno (Riesi, Mazzarino, ecc.), nel trapanese, nel ragusano.  

Riferimenti storici e personaggi. Il casato dei Toscano fu iscritto in tempi antichi nel patriziato di Cosenza; fu riconosciuto “patrizio di Cosenza” con decreto del Capo del Governo del 19/3/1934. Risulta iscritto  nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana e nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1922. Fra i suoi illustri personaggi viene ricordato un GIOVANNI MATTEO (Roma ca. 1500/1580), poeta del XVI secolo, visse molto tempo a Parigi dove, fra il 1575 e il 1580 furono pubblicate tutte le sue opere.
ANTONINO TOSCANO (Agrigento 19/7/1987 – Capo Bon 13/12/1941), ammiraglio di divisione, Medaglia d’Oro al valor militare alla memoria. Durante la seconda guerra mondiale comandava la IV Divisione incrociatori: era a bordo dell’incrociatore “Alberico da Barberino” che trasportava munizioni e carburante, quando il 12/12/1941, durante la navigazione tra Palermo e la Libia, fu colpito e affondato dai cacciatorpediniere inglesi e olandesi nella battaglia di Capo Bon. Nella prima guerra mondiale, nel luglio 1912, , dopo i combattimenti dello stretto dei Dardanelli, fu promosso a tenente di vascello e, nel 1918 partecipò all’occupazione italiana dell’Albania. Medaglia d’Argento al valor militare (Dardanelli luglio 1912). GIOVANNI TOSCANO (Pisa 1996), attore, uno dei protagonisti della pellicola di Paolo Virzì “Notti magiche”. Ha frequentato l’Accademia di recitazione “Oltrarno” di Firenze, sotto la direzione di Pierfrancesco Favino. GIUSEPPE TOSCANO (Giarre 3/10/1939), dottore in filosofia, docente, deputato regionale nella VIII legislatura (1976/1981), eletto nella lista del Partito Comunista Italiano; è stato sindaco di Giarre per due legislature, dal 1995 al 2003. NELLO TOSCANO (Brescia 28/7/1952), contrabbassista, compositore, jazzista. A Catania, fin dall’infanzia, studia chitarra sotto la guida del padre, virtuoso mandolinista. Dopo la laurea in filosofia consegue il diploma di contrabbasso preso il Liceo musicale “Vincenzo Bellini” di Catania e la sua attenzione si incentra sulla musica contemporanea e, soprattutto, sul jazz. Nel periodo della formazione frequenta un corso di perfezionamento strumentale con Dave Holland, successivamente studia con George Russel presso lo Jacp di Parigi, in qualità di compositore. Da qualche anno collabora con la compagnia “Zappalà Danza” di Roberto Zappalà.

Muscia
(come Enzo Muscia, imprenditore, Cavaliere del Lavoro)
Muscia ha origine da un soprannome basato sulla voce dialettale, spesso più volte ripetuta, con cui si chiamano i gatti (musci, musci, musci), per estensione poi usata per indicare la gatta stessa. Ci sono poco più di 150 famiglie Muscia in Italia, il ceppo più numeroso è in Sicilia, nel catanese (Adrano, San Michele Ganzeria, Catania, San Cono, Caltagirone, Palagonia, Gravina di Catania, Misterbianco, Santa Maria di Licodia, Biancavilla, Acireale, ecc.), nel ragusano (Vittoria, Santa Croce Camerina, Ragusa), nel nisseno (Niscemi, Gela), nell’ennese (Piazza Armerina, Enna), nel palermitano (Caccamo, Palermo), nel messinese (Messina, Rometta), nel siracusano (Siracusa, Priolo Gargallo); altri ceppi, in Lombardia (Milano, Pavia, Monza e Brianza), in Calabria (Vibo Valentia), in Liguria, Lazio, Veneto, Toscana, Sardegna, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Emilia-Romagna.

Riferimenti storici e personaggi. Un’antica famiglia Muscia, originaria di Amalfi, si stabili, in tempi remoti, in Lecce. Giuseppe Saverio Muscia fu più volte sindaco della città in tempi di civili discordie e molto si adoperò per acquetarle negli anni 1750/1754/1758.  Fu alta la presenza dei Muscia fra le famiglie nobili o notabili dell’epoca nel meridione d’Italia; un ramo della famiglia si trapiantò a Napoli. (cfr. Heraldrys Istitute of Rome). ENZO MUSCIA (50 anni), tecnico specializzato, responsabile commerciale della “A Novo S.p.a.”, multinazionale francese di prodotti elettronici. Quando nel 2011 la multinazionale chiude e 320 dipendenti di Saronno restano senza lavoro Enzo Muscia, con otto suoi colleghi, ipoteca la casa, investe la sua liquidazione, rileva l’azienda, riassume alcuni dei dipendenti licenziati e parte da zero. Oggi la “A Nova Italia s.r.l.” ha un fatturato che supera i due milioni di euro, 38 dipendenti,  cresce e si consolida. Nel novembre scorso l’imprenditore Muscia, con altri 39 “esempi di civiltà” è stato insignito dell’Ordine di merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella. La sua storia ha ispirato una fiction Rai con Beppe Fiorello (andata in onda alcuni giorni fa) ed è ripercossa dallo stesso Muscia in un libro “Tutto per tutto”, Rai Edizioni, da poco in edicola. GIUSEPPE MUSCIA (Augusta 26/7/1980), chef; la sua passione per la cucina nasce frequentando l’Istituto Alberghiero di Siracusa dal 1991 al 1994. Lavora come cuoco dal 2006, vive a Priolo Gargallo (Siracusa); è autore del testo “Una vita cucinata”, romanzo autobiografico di uno chef di talento.
PAOLO MUSCIA (Caccamo, vissuto fra la fine del 1500 e gli inizi del 1600), erudito, canonico della cattedrale di Palermo e rettore del seminario dei chierici.

Camastra
(come Giovanna Camastra, giovane cantante di Sanremo Young 2019)
Il cognome Camastra deriva da  soprannome basato sul termine greco-bizantino “kremastra” che significa “catena” e che si riferisce alla catena di ferro che serviva a sostenere il paiolo (grossa pentola di rame) sul fuoco del camino. Potrebbe derivare, inoltre, dal nome fenicio “Kamastart” (Astarte), dea venerata nell’area semitica nord-occidentale, sposa di Adone, legata alla fertilità, alla fecondità e alla guerra. Il cognome ha ceppi in Puglia (nel barese, brindisino e leccese), in Calabria (nel catanzarese e nel reggino), in Sicilia, nel palermitano (Palermo, Bagheria, Ciminna, Partinico, ecc.), nell’agrigentino (Canicattì), nel nisseno (Caltanissetta). Famiglie Camastra  sono sparse in varie altre regioni italiane (Lombardia, Lazio, Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, ecc.), in poco più di una settantina di comuni.

Riferimenti storici e personaggi. Camastra è un comune della provincia di Agrigento, Motta Camastra e Santo Stefano di Camastra sono comuni della provincia di Messina; la comunità montana di Camastra Alto Sauro è situata nella regione Basilicata. GIUSEPPE LANZA DUCA DI CAMASTRA (Palermo 1630/1708), fu magistrato e rappresentante del regio governo spagnolo: è particolarmente noto per la sua opera nella ricostruzione di Catania all’indomani del tragico terremoto del 1693 che distrusse la città etnea e danneggiò gravemente il comprensorio sud orientale dell’Isola. MARCO CAMASTRA (1968), baritono, ha studiato con il soprano Rosetta Noli; vincitore assoluto di vari concorsi lirici internazionali, ha debuttato nel 1987 al Teatro dell’Opera di Sanremo in “Madame Butterfly” e ne  “L’ Elisir d’amore”. Durante la sua lunga carriera ha cantato in tutti i più importanti teatri italiani, dal Teatro alla Scala di Milano all’Arena di Verona, dal Teatro Massimo di Palermo al Comunale di Bologna, dall’Opera di Roma alla Fenice di Venezia, mentre all’estero si è esibito a Vienna, Berlino, Tokio, Shanghai, Pechino, Montreal, ecc.  E’ stato diretto da noti maestri come Riccardo Muti, Zubin  Mehta, Daniel Oren, Roberto Abbado, ecc. Ha all’attivo più di 20 incisioni ufficiali tra registrazioni live e in studio e ha svolto un’intensa attività nel campo della musica sacra, della musica contemporanea e del Jazz. GIOVANNA CAMASTRA, quindicenne di Botricello (Catanzaro), concorrente di Sanremo Young 2019, lo show RAI dedicato ai giovani cantanti di età fra i 14 e 17 anni, condotto da Antonella Clerici in diretta dal teatro Ariston di Sanremo. Ad accettare Giovanna Camastra nel cast di Sanremo Young 2019 è stata una commissione composta dalla stessa Clerici, da Giammarco Mazzi e dal maestro Diego Basso.

Le origini dei cognomi: Borsellino, Toscano, Muscia, Camastra

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