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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

Dall'accampamento alla caldaia, le origini dei cognomi Lo Castro e Quadarella

E poi la storia di altri due cognomi: Martinciglio (molto raro) e Drago (dal latino Draco/Draconis)

Martinciglio

(come Vita Martinciglio, deputata nazionale del M5S)
Cognome molto raro, appartenente alla categoria di cognomi composti da due nomi propri (Es. Gianmaria) o da un nome proprio e un preesistente cognome patronimico o toponimico o da un nome e da un soprannome. Martinciglio risulterebbe composto dal nome personale Martino (latino Martinus = dedicato a Marte o sacro a Marte) e dal toponimo Ciglio (da Cigliè, comune in provincia di Cuneo, probabilmente luogo di origine del capostipite). Potrebbe “Ciglio” riferirsi a soprannome del capostipite dotato di “ciglia folte” (= Martino dal ciglio folto). Martinciglio è conosciuto soltanto in alcune regioni italiane, in Sicilia, nel siracusano (Melilli) e nel trapanese (Petrosino, Mazara del Vallo, Marsala); in Toscana, nel senese (Colle di Val d’Elsa); in Lombardia (Desio).

Riferimenti storici e personaggi. Una famiglia Martinciglio, originaria di Genova, si trasferì in Alghero nella prima metà del secolo XVII con un Francesco, appaltatore del commercio del grano; sposò una Ferret e, nel 1639, ottenne il cavalierato ereditario. Nel 1640 suo figlio Agostino ebbe la cittadinanza sarda e nel  1643 ottenne il cavalierato; nello stesso anno fu ammesso allo stamento (ramo) militare durante il parlamento Avellano. La famiglia in seguito accumulò un notevole patrimonio e non si ebbero più aggiornamenti araldici dal secolo XVIII. Altra antica e nobile famiglia Martinciglio era originaria di Pisa.(cfr. Heraldrys Institute of Rome). VITA MARTINCIGLIO (Mazara del Vallo 17/9/1980), deputata della XIII Legislatura della Repubblica Italiana, Gruppo M5S: è componente della VI Commissione – Finanze. Avvocata civilista specializzata in diritto bancario e internazionale, è titolare di uno studio legale a Trapani. SALVINO MARTINCIGLIO (Mazara del Vallo), regista, direttore della fotografia, fotografo e art decor, poeta ed artista:  è autore di prestigiosi video e cortometraggi realizzati per la città di Mazara del Vallo.

Drago

 (come Tiziana Drago, senatrice della Repubblica, Gruppo M5S)
Questo cognome ha come varianti: Draghetti, Draghi, Draghini, Dragone, Dragotta, ecc. : tutti derivano dal nome latino Draco/Draconis, che significa “drago” (nel senso proprio di animale favoloso) ma anche “serpente”; drago è anche il nome di una costellazione posta a fianco dell’Orsa Minore. Non è da escludere una derivazione di Drago dalla forma tronca del nome longobardo Dracoaldus.
Drago è un cognome noto in tutt'Italia; ha ceppi molto consistenti in Sicilia,  in provincia di Padova ed  in Liguria; è diffuso in circa 750 comuni di tutta la penisola, dislocati: in Sicilia, nel palermitano (Palermo, Capaci, Belmonte Mezzagno, San Mauro Castelverde, ecc.), nel catanese (Catania, Caltagirone, Motta Sant’Anastasia, ecc.), nel messinese (Galati Mamertino, Messina, Tusa, Sant’Agata  Militello, ecc.), nel trapanese (Alcamo, Salaparuta, Marsala, ecc.) nel siracusano (Siracusa, Pachino, Avola, Melilli, ecc.), nell’agrigentino (Favara, Canicattì, Siculiana, ecc.), nell’ennese, nel ragusano, nel nisseno); dislocati ancora in altre regioni, in  Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Lazio, Calabria ecc.

Riferimenti storici e personaggi - Una famiglia Drago godette di nobiltà in Palermo fin dal secolo XV; fra i suoi illustri esponenti: Giacomo Drago,  nel 1440 ottenne la “concessione del grano” su Castellammare del Golfo, confermata poi ai suoi eredi. Casimiro Drago, deputato del Regno, il 15/11/1724 ebbe il titolo di marchese, tramandato ai suoi eredi. La famiglia risulta iscritta nell'Elenco Ufficiale Nobiliario Italiano del 1922 (cfr. Il portale del sud). TIZIANA CARMELA ROSARIA DRAGO (Catania 16/6/1979), politica, senatrice della XVIII Legislatura della Repubblica Italiana, eletta nella lista M5S: è componente della VI Commissione Permanente – Finanze e Tesoro. Risiede a Trecastagni ed insegna lettere nella scuola secondaria; è impegnata in progetti finalizzati a consolidare il “patto educativo” scuola-famiglia con particolare attenzione alle famiglie svantaggiate e ai giovani a rischio. GIUSEPPE DRAGO (Scicli 29/9/1955 – Modica 21/9/2016), medico, politico, aveva iniziato la sua attività politica nel PSI per poi passare al CCD (Centro Cristiano Democratico), quindi all’UDC (Unione Di Centro). E’ stato presidente della Regione Siciliana nel 1998 e deputato regionale per diverse legislature (dal 1991 al 2001), oltre che assessore. È stato deputato nazionale e sottosegretario di Stato alla Difesa (2004/2005) e agli Esteri (2005/2006). Si era dimesso da deputato nel 2010, prima di essere dichiarato decaduto perché interdetto dai pubblici uffici a causa della condanna definitiva per indebito utilizzo di fondi riservati da presidente della Regione. ANTONINO DRAGO (Catania 13/3/1924 – 20/9/1998), ingegnere, politico, esponente della DC, due volte presidente della provincia di Catania (1958 e dal 1961 al 1964), sindaco di Catania dal 1964 al 1967. Più volte deputato nazionale, dalla V alla IX Legislatura, fu sottosegretario di Stato nei governi presieduti da Moro, Andreotti, Cossiga, Forlani, Spadolini. Fu arrestato nel 1993 per una vicenda riguardante il mercato agroalimentare di Catania.

Accampamento-2

Lo Castro

(come Aldo Lo Castro, drammaturgo e regista teatrale)
Lo Castro, cognome tipico siciliano, deriva probabilmente da nome di località contenenti la radice “castr...” (Castrovillari, Castrocaro, Castrogiovanni, Castro Marina, ecc.). Castro è il castello, la roccaforte, e deriva dal termine latino “castrum”= luogo fortificato. In Sardegna col termine “castro” si indicava una fortezza antica ma anche i “nuraghi”,  ritenute le più antiche fortificazioni della civiltà sarda. Il cognome ha il ceppo principale in Sicilia, nel catanese (Catania, Randazzo, Militello Val di Catania, Scordia, Paternò, Belpasso, ecc.), ma anche nel messinese (Messina, Militello Rosmarino, Roccella Valdemone, ecc.), nel trapanese (Salemi, Trapani, Vita, Paceco, ecc.), nell’ennese (Leonforte, Cerami, Nicosia, ecc.), nel palermitano (Palermo, Cinisi, Chiusa Sclafani, ecc.), nell’agrigentino (Vallelunga Pratameno); ceppi meno consistenti si trovano in altre regioni italiane, del settentrione in particolare, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, quindi, Liguria, Lazio, Toscana, Campania, ecc.

Riferimenti storici e personaggi.  Lo Castro fu famiglia siciliana di chiara ed avita nobiltà, la quale  possedette numerosissimi feudi in tale regione. La si vuole originaria di Nola, passata verso la fine del secolo XVI in Palermo, ove godette nobiltà, possedendo il marchesato di "Tortorici delli Graniti". Don Alvaro di Locastro, possedette la Baronia dei Pulci ed ebbe anche dal Re Alfonso la Castellania del Castello di Noto, di cui, dopò la sua morte, si investì il di lui figlio don Pietro, nel 1471. Un Mario Lo Castro fu giudice pretoriano di Palermo negli anni 1580-81, 1595-96 e 1600-1601, 1604-5 e del tribunale del Concistoro nel 1599. Tracce dei Lo Castro si trovano ancora a Palermo con il Mastro argentiere MATTEO LO CASTRO al quale il Senato palermitano nel 1631 commissionò alcune opere fra cui l’urna d’argento per le reliquie di Santa Rosalia (che egli realizzò in collaborazione con i maestri argentieri Mariano Smiriglio, Francesco Ruvolo e Giancola Viviano). ALDO LO CASTRO (Catania 4/1/1947) – drammaturgo e regista teatrale italiano. Ha portato in scena opere di Eugéne Jonesco e ha scritto alcune opere di “teatro dell'assurdo”. GIUSEPPE LO CASTRO (Scordia 2/1/1967), architetto,  insegna Analisi della Morfologia Urbana e delle Tipologie Edilizie presso la Facoltà di Architettura di Siracusa. Si è formato presso il Royal Institute of Technology of Stockholm ed ha lavorato per il CNR presso l’Università “Federico II” di Napoli. È  autore di saggi e di molti progetti pubblicati. Ha partecipato a numerosi concorsi in¬ternazionali di architettura con progetti che approfondiscono il tema dello spazio urbano.  

Quadarella

(come Simona Quadarella, nuotatrice italiana, Medaglia d’Oro nei 400-800-1500 metri)
Quadarella è cognome di origine linguistica dialettale siciliana: e un diminutivo di  “quadara”(caldaia) ed è una “pentola di rame munita di manici fissi, adoperata per vari usi”(cfr. voce in Vocabolario Siciliano Piccitto-Tropea). Probabilmente è riferito a soprannome di capostipite che costruiva o vendeva pentole di rame.  È cognome raro,  diffuso in circa venti comuni di varie regioni italiane: Sicilia (Agrigento, Messina, Rometta, Siracusa, Melilli), Lazio (Roma, Marino, Ariccia, Genzano di Roma, Ciampino, Anzio, Sacrofano, Cerveteri, ecc. ), Lombardia (Casale Cremasco, Lonate Ceppino), Veneto (Este), Liguria (Genova), Campania (San Giorgio a Cremano).

Riferimenti storici e personaggi. VINCENZO QUADARELLA (Siracusa, 1975), ingegnere del suono, sound designer, compositore di musiche per il teatro, scrittore: musica e teatro sono i centri focali delle sue esperienze professionali. Specializzato al Centro Mobilità delle Arti AGON di Milano, ha perfezionato  la sua formazione in Bulgaria presso l’Higher Institute of Theatre, l’Higher Institute of art of the cinema, il Theatre of Drama e State Puppet Theatre. Dopo anni in giro per l’Italia e l’Europa, torna in Sicilia, dove lavora per l’INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) come responsabile della fonica e con i più noti registi (Ronconi, Castri, Pagliaro, Lavia, Baliani, ecc.). Negli anni a seguire si impegna nello studio di “Asini. La storia come non l’avete mai seguita”, un esperimento di teatro-canzone incentrato sulla storia del ‘900, e in spettacoli vari; poi viene il concert album “Controluce” e il nuovo concert album de “La casa delle candele di carta” dedicato a E.A.Poe. LAURA QUADARELLA (Roma 1/1/1977), giurista e politologa, dottore in ricerca in Diritto Internazionale, specialista in terrorismo Jiadista, counter-terrorism, questioni  mediorientali geopolitica,  geo-strategia e crimini internazionali. È stata docente di Diritto internazionale e Politica estera dell’Unione Europea, attualmente insegna Counter-terrorism e Geopolitica e lavora presso il Ministero degli Affari Esteri. È autrice di numerosi articoli e monografie su tematiche di geopolitica e diritto internazionale. SIMONA QUADARELLA (Roma 18/12/1998), nuotatrice italiana specializzata nello stile libero, tesserata per il Gruppo sportivo Vigili del Fuoco, Fiamme Rosse, circolo canottieri Aniene di Roma. E’ medaglia d’oro nei 400-800-1500 metri stile libero – Campionati Europei di Glasgow 2018, medaglia d’oro nei 400 e 800 metri nei Giochi del Mediterraneo 2018 di Tarragona in Spagna. Molte le affermazioni in competizioni nazionali e internazionali dagli anni di esordio ad oggi: è testimonial dell’ Unione Nazionale Veterani dello Sport (UNVS) in qualità di socia-agonista.

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