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Da una tesi di laurea la poetica leggenda di Colapesce al 47° Festival di Morgana

Nella seconda e ultima settimana, il Festival di Morgana continua a stupirci con girotondi immaginifici in giro per il mondo dove poesia e magia teatrale si fondono. Ultimi giorni con un calendario fitto di eventi per grandi e piccini, con ingresso gratuito

Il suono del mare, con le sue tonalità di blu mosse da teli che fluttuano nell’acqua di uno schermo, accoglie il pubblico nella sala a pianta ottagonale della Chiesa di Santa Mattia Apostolo dei Crociferi nell’antico quartiere Kalsa di Palermo;tutto pronto per l’incantesimo del piccolo teatrino delle ombre che sgrana la tradizionale leggenda siciliana di Colapesce(le cui origini si fanno risalire al XII, tramandata e coniugata in moltissime varianti, da Calvino a Sciascia). In scena per il 47° Festival di Morgana lo spettacolo condotto e raccontato dal regista e attore Gigi Borruso, con ombre, scenografia e manovre di figure a cura degli allievi del corso di Teatro di figura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, condotto da Valentina Console. Lo spettacolo “Colapesce, una leggenda siciliana tra ombre e suggestioni” oltre a meravigliare per la sua poeticità lo fa perché oggetto e risultato della tesi di laurea di Concetta Desirè Catania e Gabriele Prestifilippo, allievi del biennio specialistico di Scenografia dell’Accademia condotto dalla professoressa Console.

La scenografia è una cornice in cui cogliamo tutti gli elementi della leggenda, una lampara si staglia sopra la figura del narratore illuminandolo appena, interpretato da Gigi Borruso che con le profondità del dialetto siciliano racconterà del simpatico Colapesce attraverso i versi senza tempo di Leonardo Sciascia, mentre tiene stretto tra le mani un vecchio e consumato libro. Ad accompagnarlo, seduto al suo fianco con un cappello di paglia identico, il maestro Giacco Pojero con le sospensioni della sua fisarmonica. In un sottofondo che diventa anche divertente ballata capace di coinvolgere i bambini (di ogni età, adulti compresi) presenti in una sala al completo. I due narratori stanno di fianco a un teatrino di luci, la retroproiezione del mare e la proiezione frontale di scenetratte dai documentari di De Seta su cui si succedono una grammatica di luci e ombre che accoglieranno, a un certo punto, la figura di Colapesce per narrare le sue (dis)avventure marine, tra canti tradizionali e litanie di pescatori.

Le immagini del 47° Festival di Morgana

C’è anche una costruttrice in scena, Elena Madia giovane studentessa dell’Accademia di Belle Arti che come un Geppetto defilato, ma non troppo, in un banchetto del pesce tra casse di legno e strumenti costruisce proprio la figura di Colapesce prima di introdurla nella scena e affiancarsi alle altre due manovratrici, Chiarastella Santalucia e Felicetta Giordano, allieve dell’Accademia di Belle Arti, che sapientementedanno vita alla magia di fronte a un pubblico immerso completamente nell’incantesimo teatrale. Particolare e straordinario, come l’opportunità per giovani studenti di confrontarsi e affondare mani e creatività in quello che diverrà, si spera con successo, la loro professione. 

Ultima settimana di appuntamenti da non perdere al Festival di Morganaorganizzato dal Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, che dalla Sicilia ci conduce in giro per le magie del mondo:dall’antica Persia all’Egitto, dall’Inghilterra alla Spagna, dall’Israele in girotondi per grandi e piccini che ritornano all’Italia. Oggi si inaugura la mostra 

Venerdì 11 novembre all’istituto Rita Borsellino con Teatri Mobili, una miscellanea imperdibile di eventi a partire dalle 9. A quell’ora inizierà infatti il laboratorio di costruzione di strumenti musicali. Alle 10.15, spazio allo spettacolo Manoviva nel Teatrobus (Compagnia Girovago e Rondella). Alle 11.15, la Compagnia Dromosofista metterà in scena Antipodi nel Camionteatro un viaggio surreale su un cavallo in miniatura, tra personaggi stralunati e minuscoli uomini d'ombra in corsa, in cui si fondono diversi stili e tecniche del teatro di figura, dalle ombre cinesi alla manipolazione di oggetti, al teatro fisico (A partire dai 7 anni; max 30 persone. Replica alle ore 13:00). 

Venerdì sera, da non perdere,due spettacoli alla Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi che tracciano una traiettoria tra Sicilia e Spagna, entrambe compagniedi ricerca teatrale che si confrontano con il mito greco in una declinazione del tutto personale. Alle ore 21:00 la marionetta metafisica della compagnia catalanaRocamorateatre,porta in scena “Identitas”, una poetica‘metafora teatrale’con titelles (marionette a filo) che combina azioni drammatiche e danza contemporanea al ritmo della musica elettronica, premiato come Miglior Opera Drammatica nel “2nd International Puppet Art Week Festival” nel 2017, a Nanchong, Cina. Segue alle 22:00 lo spettacolo Me_Deedi Ubah Cristina Ali Farah e Giuseppe Massa, Compagnia SuttaScupache si confronta con la tragedia di Euripide in una lettura contemporanea all’insegna della contaminazione culturale, tra multilinguismo e multiculturalità. La riscrittura dell’opera euripidea è, infatti, il risultato di alcuni laboratori con rifugiati, migranti, attori e studiosi di teatro.

Tra gli ultimi appuntamenti da segnalare per questa edizione 2022: sabato 12 novembre alle ore 18 alla Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferilo spettacolo di marionette “Tiny Ocean. Puppetry in an Aquarium” (pubblico consigliato: 3-8 anni), della compagnia israeliana The Train Theatre. Un’avventura misteriosa e divertente nella profondità dell'oceano dove due piccoli pesci (uno argentato e uno rosso) sono alla ricerca di un meraviglioso tesoro nascosto in mare dopo un naufragio. Una dolcissima e delicata narrazione creata da LiatShabtai e MaayanResnick. Alle 21 le Avventure d'amore e d'amicizia di Bradamante e Marfisa, della Marionettistica Fratelli Napoli. Domenica 13 novembre, ultima giornata di Festival, alle 10 e in replica alle 12, Il Circo degli Insettial Museo delle Marionette, con la compagnia inglese String Theatre Soledad.

Un circo per immergersi nellostrano e meraviglioso mondo degli insetti. Scarabei e cavallette, vespe e libellule, dimostrano le loro abilità con precisione e buonumore. Presentato attraverso le marionette, lo spettacolo ripropone nuovi giochi usando le tecniche tradizionali delle marionette a filo di stampo vittoriano. Alle 21 si chiude con le favole più significative riprese da Pitrè, “P3 - Coordinate popolari: I capitolo - 'U pappaiaddu ca cunta tri cunti” di e con Giuseppe Provinzano, alla Chiesa SS. Euno e Giuliano con la narrazione. Gli spettacoli all’interno della 47° edizione del Festival di Morgana sono organizzati dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari - Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, realizzata con il contributo di: Ministero della Cultura, sono a ingresso libero (su prenotazione) fino a esaurimento posti.
 

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