La "suora fantasma del Capo", dieci anni fa il mistero risolto da un video
Marzo 2013, per settimane il piazzale davanti alla chiesa di Santa Maria della Mercede si riempie di fedeli e curiosi. C'è chi giura: "E' Santa Rita". E chi invece con un filmato risolve il caso: si tratta di un particolare gioco fra luci, muri scrostati, travi e campane
Palermo, inizio di primavera di dieci anni fa: ogni giorno al calar della sera una folla oceanica si riversa in via Cappuccinelle, al Capo, davanti alla chiesa di Santa Maria della Mercede. A calamitare l'attenzione dei palermitani è una sagoma che appare dal campanile. L'illusione ottica sembra essere palese sin dal primo momento, ma in molti giurano che l'immagine incastonata nella parte più alta dell’edificio sacro "è una suora fantasma". Per alcuni addirittura "si tratta di Santa Rita".
In tanti arrivano muniti di macchina fotografica: c'è chi si accontenta della fotocamera dello smartphone, chi porta con sé perfino il teleobiettivo, chi la telecamera. Fra fede e scienza c'è chi vuole immortalare "l'apparizione", chi vuol capire oggettivamente di cosa si tratta. Ed è proprio un filmato girato dal videomaker Roberto Villino a fare chiarezza sul caso: a creare la suggestione è un particolare gioco fra luci, muro scrostato, campane e travi.
L’evidenza non fa scemare il mistero. Gioco di luci sì, ma perché tutto ciò avviene proprio sul campanile della chiesa della "Maronna a' Miccè", com’è chiamata dalla storica confraternita che ogni anno la celebra, portandone in processione la statua, in quel rito che – per dire quanto sia sentita la ricorrenza - è conosciuto come "Festino del Capo"? E così il "pellegrinaggio" continua.
Una sera, un curioso riesce ad avventurarsi fin sul campanile e da lì si affaccia mentre il piazzale davanti alla chiesa è ancora una volta stracolmo. A un certo punto, accanto a lui spunta pure il prete. Non trovano ovviamente nessun fantasma, anzi l'effige sfuma ulteriormente con la loro presenza. Ma la gente da giù urla: "A viriti? A viriti? Ora a viremu tutta".
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