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AMARCORD1983

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A cura di Alessandro Bisconti e Francesco Sicilia

Tradire Palermo a San Valentino: La Grotteria finisce sulla panchina del Catania

Gol, passione, tormenti e incendi: quella tra Palermo e l'attaccante argentino è stata una storia turbolenta. El Caballo, 15 anni dopo aver salutato il club rosanero, torna in Sicilia: farà il vice di Petrone a Catania

Cristian La Grotteria al Catania, un colpo al cuore per i tifosi rosanero a San Valentino. E' sempre stato un amore turbolento quello tra Palermo e questo argentino, bello e tenebroso. In principio fu passione pura. Siamo nel mezzo dell'estate del 2000: sete di grande calcio all'ombra di Monte Pellegrino. Ed eccolo lì l'acquisto che manda in solluchero i tifosi: Cristian La Grotteria. All'Ancona vanno circa due miliardi, è un record per la Serie C1. 

Il primo bacio fra i due innamorati, La Grotteria e il Palermo, arriva in una sera di autunno. Lunedì sera, Favorita piena, c’è il derby. I rosa di Sonzogni frantumano il Catania. Finisce 5-1. Cappioli e La Grotteria mostrano colpi da categoria superiore. “El Caballo” diventa un idolo e la Nord conia per lui un coro su misura. “Cristian alè, La Grotteria! Cristian alè, La Grotteria”. 

Lunghi capelli neri, carnagione scura, sguardo da attore di telenovelas sudamericane. Cristian ci mette pochissimo a far palpitare anche le palermitane. A maggio 2001, i rosanero centrano la promozione in B con Sella in panchina, che nelle ultime giornate ha rilevato Sonzogni. Passano pochi giorni dalla festa e stavolta non è un incendio di cuori. Qualcuno appicca le fiamme alla Volskwagen Golf di La Grotteria.

Voci e pettegolezzi sulle notti del "Caballo" si sprecano. Qui riportiamo le parole dell'allenatore Ezio Sella e del direttore sportivo dell'epoca, Giorgio Perinetti, prese dal sito Rosanero.net. Sella dice: "E' un episodio spiacevole, ma non è la prima volta che accade. Situazioni simili succedono anche altrove. Solo che qui è avvenuto dopo una promozione. Raccomanderò a Cristian di rimanere tranquillo". E Perinetti aggiunge: "E' un episodio di cattivo gusto che va ricondotto non alla sfera professionale ma personale. Involontariamente avrà fatto uno 'sgarbo' a qualcuno".

Non di certo a qualche industria del caffè. Qualcosa si è spezzato nel rapporto tra i due innamorati, La Grotteria e il Palermo. Ma è ancora troppo presto per lasciarsi. C’è la Serie B, una categoria più congeniale alla classe di Cristian.

Stagione 2001-2002. La Grotteria spegne il rogo della Golf e le voci poco carine sul suo conto. Lo fa a suon di gol e finezze con quei piedi che sembrano di velluto. Segna 11 gol, tra i cadetti e le notti brave sono un ricordo. O perlomeno non vengono più prese a pretesto dai tifosi per giustificare le giornate in cui “Caballo” sembra un timido puledrino.

La corsa del purosangue a Palermo arriva al capolinea nel 2003. I rosa sfiorano la A con Sonetti, ma Cristian gioca poco. Una misteriosa verruca lo azzoppa e in estate l’argentino va a Padova. I tifosi biancoscudati sono gemellati con la curva rosanero. Ed è anche per questo che l’amore fra La Grotteria e il Palermo non si interrompe. Diventa qualcosa di lontano, platonico, ma dura.

Fino a ieri, 13 febbraio 2017. La Grotteria va a Catania, sarà vice allenatore di Petrone. Tradire alla vigilia di San Valentino. I due innamorati, La Grotteria e il Palermo, si sono lasciati.

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