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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute

Utilizzare i cellulari correttamente: nelle scuole riparte il progetto "Stop-phone"

Realizzata dall'Asp, in collaborazione con l'associazione Vivi Sano Onlus, l'iniziativa si inserisce nell’ambito del Piano regionale della prevenzione ed è rivolta ad un target in età pediatrica (fino a 12 anni). L'anno scorso sono stati coinvolti 2 mila studenti e 400 docenti di 10 istituti del Palermitano

Con l’inizio del nuovo anno scolastico ha preso il via la seconda annualità del progetto “Stop-Phone”, realizzato dall’Asp di Palermo in collaborazione con Vivi Sano Onlus. L’iniziativa dell’Azienda sanitaria del capoluogo si inserisce nell’ambito del Piano regionale della prevenzione che prevede l’attuazione di interventi per un corretto uso dei telefoni cellulari con particolare attenzione al target in età pediatrica (fino a 12 anni) nell’ambito del macro-obiettivo di “ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute”.

Lo scorso anno scolastico (in soli quattro mesi) sono stati coinvolti nel progetto 2 mila studenti e 400 docenti di 10 istituti in città e provincia. Sono oltre 500 i questionari compilati dai preadolescenti delle scuole secondarie di primo grado, cui si aggiungono 130 questionari di docenti, 90 di donne in gravidanza e 120 di genitori di bambini tra 0 e 11 anni. I risultati saranno analizzati dagli esperti del Dipartimento di promozione della salute, materno infantile, medicina interna e specialistica di eccellenza “G. D’Alessandro” dell’Università di Palermo che rileveranno i comportamenti a rischio della fascia di età 0-14 anni.

“Il progetto - ha spiegato il referente scientifico dell’Asp di Palermo, Roberto Gambino - sta coinvolgendo ragazzi e insegnanti delle scuole medie, docenti delle scuole dell’infanzia e primaria, genitori, pediatri e operatori della sanità. Gli interventi sono realizzati in collaborazione con l’associazione Vivi Sano Onlus (partner capofila di una rete inter-istituzionale, ndr), l’Ufficio scolastico regionale (ambito territoriale di Palermo, ndr) e la Scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva dell'Università di Palermo. Ringrazio gli operatori dell’associazione Vivi Sano Onlus e tutta la rete inter-istituzionale che ha permesso in poco tempo di raggiungere questi risultati, indispensabili per un corretto approccio nella prevenzione dei rischi fisici e psicologici dovuti a un non corretto utilizzo di questa tecnologia. Invito – ha concluso Gambino - i dirigenti scolastici delle scuole che non hanno ancora partecipato a richiedere l’intervento”. 
 

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