"La vita in un respiro": la campagna contro l'ipertensione arteriosa polmonare fa tappa a Villa Magnisi
Nell’Isola sono 250-300 i casi accertati anche se manca un registro regionale della patologia, poco conosciuta e sottovalutata che, se non diagnosticata per tempo, può avere conseguenze serie sulla qualità della vita dei pazienti
Sensibilizzare sull’ipertensione arteriosa polmonare, una malattia cardio-polmonare rara, poco conosciuta e sottovalutata che, se non diagnosticata per tempo, può avere conseguenze serie sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. E' questo l'obiettivo della campagna “La vita in un respiro”, di cui la campionessa olimpica di pattinaggio artistico su ghiaccio Carolina Kostner è testimonial, sbarcata oggi in Sicilia. "Sono onorata di continuare a far parte di questa iniziativa. Ho iniziato questo percorso nel 2020 per contribuire a portare l’attenzione di tutti su malattie poco conosciute come l’ipertensione arteriosa polmonare. Rinnovare questo impegno per me significa sottolineare la necessità continua di affrontare temi e bisogni di cui non si parla abbastanza", racconta Carolina Kostner.
Nell’Isola sono 250-300 i casi di ipertensione arteriosa polmonare diagnosticati anche se manca un registro regionale della patologia (ma anche in alcune altre regioni del Paese). Tre i centri di terzo livello (Policlinico di Catania, Ismett di Palermo e Papardo di Messina) prescrittori anche delle terapie infusionali nei casi più complessi, e di secondo livello (Umberto I di Siracusa, l’ospedale Cervello di Palermo e l’ospedale di Taormina, quale presidio del Bambino Gesù di Roma). Questi i dati emersi alla presentazione della campagna che ha avuto luogo oggi nella sede dell’Ordine dei Medici di Palermo.
"L’ipertensione arteriosa polmonare è non facile da sospettare poiché - spiega Patrizio Vitulo, pneumologo dell'Ismett di Palermo - non presenta sintomi specifici e porta spesso a sottovalutare i campanelli di allarme che si presentano sotto forma di spossatezza, affanno e svenimenti con ritardi significativi nella diagnosi. Senza le cure adeguate, può condurre allo scompenso cardiaco e, come estrema conseguenza, alla morte prematura del paziente. Diagnosi precoce e migliore andamento della malattia vanno di pari passo. Proprio per questo, è importante fare informazione e sensibilizzare in particolare le popolazioni a rischio".
Necessario fare controlli periodici e avere l’assistenza di medici specialisti, oltre a fare terapie farmacologiche specifiche. Si rivela dunque essenziale la formazione del personale medico curante, così da creare una rete di centri virtuosi e arrivare alla definizione di un percorso diagnostico omogeneo e comune a tutto il territorio nazionale: "È importante creare collaborazioni e campagne come questa per promuovere la ricerca e l’informazione nonché fare network tra i vari centri. Poter lavorare in maniera aperta e concreta con partner del settore industriale, come Janssen, è per noi fondamentale. Auspichiamo che questo evento sia solo un primo passo e che dia un input alla Regione Siciliana per arrivare a formulare un Pdta regionale, se non addirittura portare alla nascita di un Pdta nazionale per avere omogeneità del trattamento in tutta Italia", afferma Vittorio Vivenzio, vicepresidente dell’Associazione malati ipertensione polmonare (Amip)
La campagna, promossa da Janssen Italia in collaborazione con Associazione ipertensione polmonare italiana (Aipi), Associazione malati Ipertensione polmonare (Amip), Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia (Gils) e Associazione italiana dei cardiopatici congeniti bambini e Adulti (Aicca), è partita dal Lazio e toccherà anche Veneto, Piemonte e Lombardia.