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Anche la barba non è più un tabù Gli uomini possono farne a meno

In crescita il mercato della depilazione maschile. Il fenomeno è aumentato, solo nell'ultimo anno, del 20%. Antonello Marrocco, direttore generale di No+Vello: "Questione estetica, praticità o motivi personali. Trend in crescita"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Lo dicono le donne. E molti uomini lo stanno facendo realmente. Rinunciare alla barba, al rito del rasoio e della schiuma da barba si può e in alcuni casi si deve. Lo dimostra la crescita, sempre maggiore e costante, del mercato della depilazione maschile. Secondo le stime di No+Vello - uno dei franchising più grandi in settore del mercato - il fenomeno è aumentato, solo nell'ultimo anno, del 20%. Sono sempre di più, infatti, gli uomini che, per ragioni estetiche, sportive o sanitarie, decidono di recarsi nei centri No+Vello e sottoporsi ai trattamenti di epilazione, anche della barba per eliminare i peli superflui presenti su mento e guance, sugli zigomi ed eventualmente anche su nuca e collo.

I canoni di bellezza maschili sono indubbiamente cambiati, almeno per le donne. Se l'uomo con la barba, magari anche quella un po' incolta di qualche giorno, fino a qualche tempo fa era il simbolo del "macho" per eccellenza, oggi a far perdere la testa alle donne è l'uomo depilato, che cura, in modo spesso maniacale, il proprio corpo. E gli uomini? Per loro è un po' più difficile, forse perché la barba è pur sempre icona e auto rappresentazione dell'identità di genere: in fondo è la barba che segna inesorabilmente il passaggio da ragazzo a uomo, che identifica l'ingresso nel mondo adulto.

Eppure anche in questa parte del cielo qualcosa sta cambiando come i centri No+Vello possono ben testimoniare: "I nostri clienti - racconta Antonello Marrocco, direttore generale di dell'azienda - che decidono di risolvere definitivamente il problema dei peli in viso, sono per la maggior parte consulenti o comunque professionisti che sono a contatto quotidianamente con il pubblico e che, per motivi professionali, indossano sempre giacca e cravatta. Tendenzialmente, hanno un'età compresa tra i 25 e i 35 anni".

Ma quali sono i motivi per cui gli uomini decidono di rimuovere in maniera permanete la barba? "Le ragioni - continua Antonello Marrocco - sono molteplici: per alcuni è una pura questione estetica, per altri una questione di igiene personale, per altri ancora per una questione di praticità e/o per motivi professionali. Presentarsi ad un appuntamento importante con il viso completamente rasato, pulito ed in ordine, sarà un ottimo punto di partenza. Chi, per questione di immagine professionale, non può permettersi di tenere la barba incolta, può finalmente trovare nei nostri trattamenti la soluzione ideale ed economica per risolvere definitivamente questo problema".

Ma barba a parte, il discorso può essere molto più generale. Tutti, uomini e donne indistintamente, potranno confermare questo trend. Da parecchio tempo, ormai, la depilazione non è una pratica esclusivamente femminile. In molti saranno d'accordo nell'affermare che l'uomo con schiena, petto e spalle pelose o con il "monociglio" è fuori moda. Che si tratti di un fenomeno di costume o di una reale necessità, poco importa. Secondo uno studio di Doxa-Alpecin, il 5,9% degli uomini italiani tra i 15 e i 65 anni considera i peli superflui il suo incubo peggiore. La loro rimozione è considerata, oggi, parte essenziale delle cure quotidiane e dell'igiene maschile, e questo si deve in gran parte alla crescente vanità maschile. "Si tratta - continua Marrocco - di un trend in continua crescita, complice anche la tendenza alla depilazione sempre più diffusa tra i personaggi famosi, gli attori e i cantanti".

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