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Martedì, 16 Aprile 2024
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“L’istruzione probatoria nel diritto amministrativo”: Treccani pubblica la tesi del giudice Falcone

Il volume, curato da Gaetano Armao e realizzato in collaborazione con l’archivio storico dell’Università, esce a sessant’anni dalla laurea e a pochi giorni dal ventinovesimo anniversario della strage di Capaci. Maria Falcone, che ha curato il ricordo degli anni universitari del fratello: "Ho ritrovato in questo lavoro l’approccio critico tipico di Giovanni"

“L’istruzione probatoria nel diritto amministrativo”. E' questo il titolo della tesi di Giovanni Falcone, pubblicata dalla Treccani a sessant’anni dalla laurea e a pochi giorni dal ventinovesimo anniversario della strage di Capaci in cui, oltre al giudice, persero la vita la moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Il volume è curato da Gaetano Armao, docente di diritto amministrativo dell’Università di Palermo e vicepresidente della Regione. L’introduzione è del ministro della Giustizia Marta Cartabia, presidente emerito della Corte costituzionale.

Realizzato in collaborazione con l’archivio storico dell’Università e con un contributo della Federazione siciliana della Banca di credito cooperativo, il testo è corredato da commenti di studiosi che contribuiscono a tratteggiare la figura del giurista e che ne ricordano aneddoti del periodo studentesco. Lo scopo è quello di evidenziare lo spessore della cultura giuridica, della poliedricità della formazione e dell’impegno professionale di Falcone. "In sintesi della cifra del giurista, passata, spesso, in secondo piano rispetto al rilievo assunto dal giudice palermitano sul piano civile ed etico. 

Nella tesi, a tutti gli effetti il primo degli scritti giuridici di Falcone, si rivela lo spirito profondamente analitico e intuitivo del giudice palermitano, quello che, successivamente, si sarebbe perfezionato nel cosiddetto "metodo Falcone", anticipando, "con una lucidità estrema e con capacità quasi predittiva successivi interventi legislativi". "È l’impostazione metodologica impressa dal giovane Giovanni Falcone alla sua analisi a portarlo – scrive il ministro Marta Cartabia nell’introduzione – a elaborare preziose riflessioni di carattere generale sulle caratteristiche fondamentali del processo".

"Ho ritrovato in questo lavoro - scrive Maria Falcone, presidente dell’omonima Fondazione, che ha curato il ricordo degli anni universitari del fratello – l’approccio critico tipico di Giovanni. È utile scorrere questo centinaio di pagine per scoprire e trovarvi molti aspetti del suo modo di essere e di pensare, aspetti che hanno caratterizzato poi anche la sua vita da magistrato".

Ad accompagnare lo scritto del grande magistrato anche i contributi del rettore dell’Università palermitana, Fabrizio Micari, del presidente della Corte d’Appello di Palermo, Matteo Frasca e di Guido Corso, professore emerito di diritto amministrativo nell’Università Roma Tre e collega universitario di Falcone. Seguono, poi, un’analisi degli scritti di Falcone ricostruita da Giovanni Fiandaca e un profilo biografico tratteggiato da Salvatore Lupo, professori rispettivamente di diritto penale e di storia contemporanea dell’Università di Palermo. Infine, la bibliografia ragionata sull’istruzione probatoria nel giudizio amministrativo è affidata a Sebastiano Corso, già ricercatore della Fondazione Falcone.
 

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