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Martedì, 23 Aprile 2024
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Teaser Media, a Palermo tre radio si uniscono in un unico gruppo editoriale

Teaser Media Group da oggi raccoglie Radio Action, Radio Show e Radio One. “La radio va fatta con amore altrimenti è un lavoro come tutti gli altri”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Alzi la mano chi ha il coraggio di dissentire. Abbiamo incontrato Beppe Palmigiano, conduttore radiofonico ed editore, che non ha nascosto il suo pensiero: la radio è amore. Amore per la radio vuol dire dare sé stessi fin quando si può, fin quando una città come Palermo continuerà a sentirsi bisognosa di frequenze radiofoniche. Da qui parte il progetto ambizioso di “unire tre radio in una cosa sola”. Progetto creativo, artistico e di supervisione totalmente curato da Consulenza Radiofonica nella persona di Alfredo Porcaro affiancato dal suo staff di fidati collaboratori, e condiviso da Teaser Media Group: Radio Action, Radio One e Radio Show; futuri punti di riferimento dell’intera comunità locale. Una comunità che vuole soddisfare le proprie esigenze, conoscere gli eventi in programma in città, capire se oggi o domani pioverà, sapere quanto tempo ci vuole per raggiungere un luogo. Esigenze che la radio può soddisfare. E se la radio è amore, allora è giusto innamorarsi e legarsi stretti divenendo una cosa sola. 

Quindi unirete le tre radio? 

Siamo già editori di Radio Action, una delle tre radio di questo gruppo. Abbiamo avuto l’esigenza, vista la richiesta di alcuni grossi clienti, di pianificare su più radio i marchi che possono interessare. Quindi è nata l’idea di avere radio differenti. Più volte hanno provato a unirsi vari editori, ma noi abbiamo fatto un lavoro pratico con Radio One e Radio show. Il gruppo che fa capo a questo progetto si chiama Teaser Media Group. Conosciamo il panorama italiano, ci abbiamo lavorato e sappiamo di cosa stiamo parlando. È una sfida che abbiamo voluto accettare. Non pretendiamo nulla, voliamo bassi anche perché non siamo all’altezza. Siamo lavoratori del settore che cercano di prendersi una piccola soddisfazione. Ci saranno strutture differenti rispetto a Radio Action che è una radio parlata. Si affaccia in maniera diversa sul mercato a differenza delle radio di flusso presenti in Italia. Avrà la sua informazione, i suoi speaker. E le scelte di Consulenza Radiofonica, ai quali ci siamo affidati per l’intero progetto, saranno mirate per ogni singola emittente. Per Action la scelta è ricaduta su un format radiofonici Adult Contemporary. Radio One invece trasmetterà musica che va dagli anni 90 ad oggi alternando un pezzo nuovo e uno vecchio con un mood musicale dai bpm decisi. Per Radio Show ci saranno 3 decenni di riferimento: 70/80 e 90 rendendola una radio dal sapore old. Le ultime due radio saranno prettamente musicali.

E' un progetto coraggioso...

Visti i tempi che viviamo è un progetto coraggioso e ambizioso fatto con tanta carica e grinta. Io e i miei soci abbiamo pensato che dopo tanti anni di esperienza era arrivato il momento di applicare la soluzione alternativa che potesse divertirci con amore. La radio va fatta così, con amore, altrimenti è un lavoro come tutti gli altri.

Restiamo comunque nel panorama locale

Siamo radio cittadine, Radio Action è la radio della città di Palermo. Con informazione creata sul posto, eventi in giro per il territorio, manifestazioni enogastronomiche, presenza nei centri commerciali e tra i segmenti delle automobili per il “porte aperte”. Siamo stati anche la radio ufficiale del Palermo calcio. Ci teniamo a essere localizzati.

Che tipo di reazione avrà il pubblico?

Mi auguro buona! (ride ndr) Altrimenti siamo in alto mare. C’è uno studio fatto con Radio Action, poi grazie anche a Consulenza Radiofonica abbiamo cercato di agganciare i segmenti che hanno bisogno di una radio di riferimento. Noi piccole radio private abbiamo bisogno di una fetta di mercato. I grossi gruppi la fanno da padrone e per noi sono un esempio. Possiamo provarci pur senza allontanarci, quindi ci siamo chiesti cosa mancava a Palermo. La radio di flusso c’è, i giovani vanno accontentati con la musica e gli adulti con un’altra radio. Il nostro cliente tipo è anche il nostro ascoltatore. Abbiamo costruito tutto in base alle esigenze e per questo avevamo un’idea chiara. Sapevamo cosa mancava e cosa c’era già.

Un modo per sopravvivere potrebbe essere bussare casa per casa?

Dobbiamo fare un lavoro minuzioso cercando di avvicinarci alle aziende o allo studente universitario, insomma all’ascoltatore tipo. I grandi gruppi non possono accontentare tutti. La radio di flusso è costretta a porre attenzione su un determinato segmento. È una bella guerra e cerchiamo di vincere.

Una guerra alla ricerca dell’originalità

Bisogna cercare di copiare bene mettendoci del proprio. Dopo anni di duro lavoro riusciamo a stare in mezzo a questa giungla fatta da grandi professionisti. Puntiamo all’ascoltatore che segue la radio locale, che vuole sapere se c’è traffico, se piove, se c’è uno sciopero in corso. Avremo una rete di ragazzi da sguinzagliare per la città.

Quindi è anche un’opportunità per i giovani di imparare a fare il giornalista o il conduttore radiofonico?

L’avvento dei canali social e dei nuovi modi di fare spettacolo crea piccoli mostri che rischiano di perdersi per strada. Noi vogliamo formare il professionista. Ci sono pochi giovani che hanno deciso di fare il giornalista o il conduttore radiofonico, anche la radio è diventata un mezzo diverso per i ragazzi che compongono e ascoltano proprie playlist. Speriamo di creare qualche nuovo dj, abbiamo difficoltà a reperirli.

  

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