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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Palermo capitale dell'alta cucina: Michelin premia il Mec e il Limu di Bagheria, salgono a 5 i ristoranti stellati

Il locale-museo di Giuseppe Forello, guidato in cucina dallo chef Carmelo Trentacosti, e il ristorante di Nino Ferreri conquistano il prestigioso riconoscimento assegnato dalla guida rossa più ambita del settore enogastronomico

Anche quest'anno Palermo entra nell'olimpo dell'alta cucina e due suoi ristoranti conquistano una stella Michelin. Si tratta del Mec restaurant, il ristorante in corso Vittorio Emanuele dell’architetto e imprenditore Giuseppe Forello, guidato in cucina dallo chef Carmelo Trentacosti. Dopo anni di corsa verso un sogno, a tre anni dall'apertura, finalmente conquista per la prima volta la stella. E del Limu a Bagheria, guidato dallo chef Nino Ferreri, aperto da poco più di un anno. Le nuove stelle di Bagheria e Palermo, si aggiungono a quelle già riconosciute a I Pupi di Tony Lo Coco e Laura Codogno sempre a Bagheria e al Gagini di Franco Virga, anche stavolta a Palermo, e del Bavaglino di Terrasini guidato dallo chef Giuseppe Costa. 

Il Mec restaurant 

Un traguardo ambito da un po’ e un sogno per Trentacosti e la sua brigata che ha trovato la sua realizzazione e ufficializzazione durante la cerimonia di presentazione della 68esima edizione della guida rossa francese più conosciuta e agognata del settore enogastronomico. La caparbietà, la costanza e le competenze di Trentacosti che celebra con i suoi piatti i sapori, i colori e i profumi della Sicilia, uniti alla qualità del servizio, alla particolarità e bellezza del luogo del ristorante-museo e a tutti gli altri parametri di valutazione degli ispettori Michelin, hanno fatto sì che il risto-museo entrasse di diritto in questa edizione della Guida Michelin Italia 2023. 

I piatti stellati del Mec

Un risultato inseguito da anni dall’executive chef Trentacosti premiato per la ricerca innovativa della sua cucina, le sue capacità e l’originalità dei suoi piatti: “Tre anni di grande lavoro in splendida sintonia - dichiara lo chef palermitano - ringrazio Giuseppe per aver investito su di me e in questo nuovo progetto, dandomi piena fiducia. Un ulteriore ringraziamento lo devo a tutto il mio team, giornalmente al mio fianco. Mi sembra scontato dire che sono immensamente felice. E' il sogno della vita. Alla lunga l’impegno, la passione e la perseveranza nel lavoro ripagano sempre”.

Con una vasta esperienza alle spalle in vari ristoranti di lusso in tutta Italia, Trentacosti nei suoi piatti rivisita la tradizione in chiave moderna, conferendogli nuova identità: come il suo risotto con plancton, formaggio di capra a latte crudo, ricci di mare e mandarino verdello, inserito quest’anno all’interno dell’undicesima edizione della Guida Gallo, dedicata ai Risotti dei migliori ristoranti del mondo.  

Lo chef Carmelo Trentacosti 

Classe 1976, nato a Sackingen (Germania) ma cresciuto da sempre in Sicilia; un’esperienza ventennale in diverse regioni d’Italia; lavora per importanti ristoranti e hotel tra cui il Grand Hotel “The Westin Excelsior” al Lido di Venezia dove cucina anche per divi come George Clooney, Sylvester Stallone e Sofia Loren. In Sicilia lavora per quasi tre anni come sous-chef a “Il Mulinazzo”(2 stelle Michelin) sotto la guida di Nino Graziano, nome storico dell’alta ristorazione siciliana, nonché primo chef a ottenere la stella Michelin in Sicilia. Dal 2012 fino alla fine del 2019 é l’executive chef del Cuvée du Jour, presso il Grand Hotel Villa Igiea di Palermo. Da gennaio 2020 é l’executive chef del Mec Restaurant di Palermo. Rigore, rispetto delle materie prime, autenticità dei sapori e ricerca innovativa sono i tratti distintivi della sua cucina.  

Limu a Bagheria 

La torre di guardia della nuova ristorazione siciliana nel cuore di Bagheria. E' questo il Limu, il cui significato vero sta nella ricerca. Nel rispetto della più autentica tradizione gastronomica italiana, lo chef Nino Ferreri guida sia il progetto di accoglienza sia ogni percorso alla tavola, per un rinnovato spirito di convivialità e stupore che segna ogni esperienza in sala. Un percorso all’insegna del gusto.

Lo chef Nino Ferreri 

Antonino Ferreri, classe 1989, per gli amici Nino, giovane chef nato a Trabia, in provincia di Palermo, matura la sua passione per la cucina in adolescenza grazie anche ad una famiglia attenta alla grande tradizione siciliana, un luogo dove si riscopre ogni giorno il gusto di vivere il cibo come esperienza condivisa. Se l’amore per la buona tavola è un valore familiare a casa Ferreri, il giovane Nino prende subito consapevolezza della sua passione per la cucina, fino a farla divenire una professione. Da qui inizia un percorso professionale in importanti ristoranti italiani ed esteri dove, oltre a imparare la tecnica, accresce la propria anima gourmet, toccando con mano la straordinaria varietà delle materie prime, la biodiversità oltre che la grande tradizione regionale italiana e d’oltralpe.

Aprire un ristorante non è un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio, una nuova vita che oggi vede il giovane Nino Ferreri impegnato non solo come cuoco ma anche come imprenditore. Il ristorante, progettato e realizzato in uno dei luoghi storici più affascinanti della città di Bagheria, a pochi metri dall’ Arco della Santissima Trinità o Arco del Padre Eterno, recupera il fascino della Torre Ferrante, costruzione risalente al 1565, e una delle sette che nel ‘500 servivano a difendere il territorio cittadino.

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