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In treno da Catania a Palermo per piantare l'albero in ricordo delle siciliane vittime di violenza

Comincia così la Settimana di iniziative contro il femminicidio organizzata dall’assessorato alle Politiche sociali della Regione. Nel 2019, sull'Isola, sono state uccise sette donne dai loro compagni, fidanzati o mariti

Al via la Settimana siciliana contro il femminicidio. Si comincia lunedì 25 novembre alle 9, al binario 1 della Stazione centrale di Catania da dove partirà il treno speciale #tunonseisola contro la violenza sulle donne che arriverà a Palermo alle 12.38 grazie al patrocinio di Rete ferroviaria italiana e Trenitalia. Saliranno a bordo amministratori di enti locali, donne attive della società civile, imprenditori, artisti, docenti e studenti per un viaggio che percorre le tappe obbligatorie per contrastare il femminicidio: il coraggio, la denuncia, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la costruzione di una rete che metta insieme sinergicamente istituzioni, associazioni e cittadini. All’arrivo a Palermo si terrà una cerimonia solenne in memoria delle vittime siciliane, con un momento di preghiera e la piantumazione dell’albero del ricordo.

"Per portare a conoscenza della vittima, una donna in pericolo, le informazioni utili per trovare immediato sostegno – spiega l’assessore regionale Antonio Scavone – abbiamo realizzato un QR Code che rimanda a una pagina web dove sono presenti tutti i Centro antiviolenza siciliani. La Settimana #tunonseisola, che presenteremo lunedì mattina – prima alla Stazione di Catania e poi all’arrivo a Palermo - è accompagnata da una serie di misure e iniziative legislative che abbiamo messo a punto in questi mesi. Dal 2000 a oggi le donne uccise in Italia sono 3.230, di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio coniuge o ex partner: dobbiamo agire per arrestare quest’onda che sta travolgendo la società".

Nel 2019, in Sicilia, sono state uccise sette donne dai loro compagni, fidanzati, mariti. E secondo l’ultimo Rapporto Eures 2019, l’Isola ha il primato per denunce di stalking (35 ogni 100 mila abitanti), con 10 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale del 24,6: dati che rivelano la dimensione di un problema che spesso degenera in violenza di genere. Con l’hashtag #tunonseisola e con un filo rosso, l’assessorato alla Famiglia e alle politiche sociali della Regione Siciliana con l’Ufficio della Consigliera di Parità, hanno deciso di lanciare un messaggio forte per affrontare la battaglia contro un fenomeno ormai diventato strutturale: il femminicidio. Una settimana di eventi, ideati per ricordare Anna Maria, Alessandra, Nicoletta, Loredana, Alice, Elvira e Rosalia, per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un nuovo strumento digitale a sostegno delle vittime.

"Abbiamo voluto creare una campagna di sensibilizzazione partendo proprio da un messaggio positivo di fiducia e ottimismo – sottolinea la consigliera di Parità della Regione Siciliana Margherita Ferro – c’è sempre qualcuno che ti può aiutare, che tende la mano, e in questo caso sono le istituzioni che si avvicinano per creare un contesto di fiducia e offrire tutti gli strumenti per consentire a chi subisce violenza di liberarsi dalla morsa psicologica e fisica del suo aggressore. Il 'filrouge' è il leitmotiv che abbiamo scelto per accompagnare il progetto: il filo - nella sua accezione più negativa - può intrappolare come una ragnatela; il filo può essere utilizzato per legare, stringere, annodare, bloccare, trattenere, dividere. Ma il 'filo' del nostro progetto unisce, racconta la rete creata per sostenere le donne; è il filo che ci lega alla vita; il filo della matassa che conduce a una risoluzione del problema; è il nodo che si scioglie e si libera; il filo che orienta e che diventa guida per ritrovare la strada perduta". 

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