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Sabato, 20 Aprile 2024
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Saviano racconta Falcone: "Solo è il coraggio" a fine aprile nelle librerie

L'autore ripercorre i passi della sua attività di magistrato antimafia provando a ricostruirli uno per uno: "Solo con le armi della letteratura era possibile rendere omaggio a un eroe, al coro delle donne e degli uomini che insieme a lui hanno creduto che sconfiggere l'ombra fosse possibile"

A trent'anni dalla strage di Capaci, Roberto Saviano ha deciso che il modo più alto per onorare la memoria di Giovanni Falcone fosse strapparlo alla fissità dell'icona e ripercorrere i passi della sua attività di magistrato antimafia provando a ricostruirli uno per uno. E' nato così il nuovo libro "Solo è il coraggio" (pagine 512, euro 22), che Bompiani pubblicherà il prossimo 27 aprile. Attingendo a una vastissima messe di fonti, agli atti dei processi, alle testimonianze di chi lo ha conosciuto, Saviano costruisce un retablo di straordinaria intensità e riporta il lettore nel cuore di quegli anni fatidici della maxi inchiesta contro la "cupola" mafiosa, aiutando a comprendere la complessità degli interessi in gioco, gli abissi di viltà e l'immensità del coraggio, la qualità umana dei protagonisti del pool di magistrati palermitani.

Vista da vicino, quella di Giovanni Falcone è la storia di un uomo che, nel pieno della carriera, in realtà è al culmine del suo isolamento, sottolinea l'autore di Gomorra che dal 2006 vive sotto scorta per il suo lavoro d'inchiesta sulle mafie. Raccogliendo l'eredità dei molti colleghi del pool di Palermo, caduti uno per uno prima di lui e nelle pagine del libro di Saviano rievocati, Falcone dedica ogni sua energia a scendere nel ventre di Cosa Nostra: un abisso smisurato, i cui traffici partono da Palermo e infestano il mondo intero, descrive Roberto Saviano. Indaga a tutto campo, schivando le trappole di un apparato statale nel migliore dei casi burocratico e scettico. Affronta il gelo della società civile, le accuse di protagonismo.

Vive una quotidianità segnata dalle minacce, dalla necessità della scorta, dalla paura di parlare al futuro con la donna amata. Eppure, quella di Falcone è la storia di un uomo innamorato della sua terra, delle sue luci abbacinanti, dei suoi sapori, delle sue femmine coraggiose. E il suo modo per esprimere questo grande amore è uno solo: lavorare. "Perché il suo lavoro consiste nel difendere questa bellezza, nel salvarla dall'ombra che la lambisce, dal marciume che ne corrode le fondamenta - spiega Saviano - Solo con le armi della letteratura era possibile rendere omaggio a un eroe, al coro delle donne e degli uomini che insieme a lui hanno creduto che sconfiggere l'ombra fosse possibile".

Fonte: Adnkronos

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