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“Siamo mendicanti”, riprese concluse: Pietro Delle Piane protagonista del film dedicato a Biagio Conte

A scrivere soggetto e sceneggiatura la giornalista Francesca Currieri che ha preso spunto da una vera storia palermitana. Nel cast anche Nathaly Caldonazzo. Alcune scene girate a Terrasini

Concluse ieri a Partinico le riprese di “Siamo mendicanti”. Il film, prodotto dalla Pm management group film production di Piero Melissano e diretto da Alessandro Caiuli, è scritto dalla siciliana Francesca Currieri, giornalista originaria di Castelbuono ma trapiantata proprio a Partinico, ed è dedicato al missionario laico Biagio Conte. A vestire i panni del protagonista è Pietro Delle Piane, attore noto per i ruoli intepetati nelle fiction Distretto di polizia, Carabinieri 7, R.I.S. 2 e Un posto al sole. Nel cast anche Nathaly Caldonazzo e Fabio Foglino.

Il set cinematografico, martedì scorso, ha fatto tappa anche a Terrasini, prima a Villa San Giuseppe e poi a Torre Alba. "È un orgoglio per noi che la nostra meravigliosa Terrasini - commenta il sindaco Giosuè Maniaci (nella foto in allegato) - venga scelta dai produttori cinematografici che ne riconoscono sempre di più la bellezza dei luoghi naturali e l’originalità delle nostre installazioni". Con la troupe avvistata nel Comune anche Antonella Elia, compagna da anni di Delle Piane.

Per montare il film ci vorranno dai due ai tre mesi, poi il lavoro andrà in giro per i festival del settore. A fine novembre, a Partinico, la prima proiezione in anteprima in occasione del festival cinematografico che si terrà al Teatro Gianì. 

La trama

Il racconto è ambientato in un paese della Sicilia, in provincia di Palermo. Protagonista un uomo di mezza età, Biagio Caruso. Altezza media, capelli brizzolati. Viso solare, sguardo limpido, persona di cuore. Veste in modo sobrio, ma formale. Un professionista molto stimato nel territorio con una clientela di grande spessore culturale. Il film racconta la storia vera di un ingegnere che diventa un barbone. "L'ho intervistato diversi anni fa - racconta Currieri a PalermoToday - a Palermo. Si tratta di una persona nota che ha perso tutto dopo che la famiglia lo ha abbandonato".

Nel film la moglie, Anna Donati interpretata da Nathaly Caldonazzo, muore di Covid e il protagonista a causa del dolore insopportabile si dà al gioco e all'alcol. Impreca contro Dio e cambia strada, ogni qual volta incontra don Vito La Rosa, il prete del paese, una volta suo grande amico. Il prelato cerca di riportarlo sulla giusta strada, ma riceve in cambio insulti e maledizioni. Per pagare i debiti di gioco, Caruso è costretto a cedere la macchina, i gioielli della moglie e infine perde la casa e finisce per strada. 

"Il messaggio che passa dal film però - continua l'autrice - è di speranza. Il racconto ha l’obiettivo di attirare l’attenzione dei singoli e soprattutto delle istituzioni, su un mondo escluso dal sistema e posto ai margini della società. Abbattere l'indifferenza, togliere il velo alla dignità e riportarla alla luce, è - conclude - un percorso necessario, al fine di cicatrizzare una ferita dell’umanità".


 

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