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Qualità della vita, Palermo risale dieci posizioni ma resta in fondo alla classifica

Il Sole 24 Ore stila l'elenco delle città italiane più vivibili. Il capoluogo siciliano conquista la posizione numero 87 su 107. Orlando: "Le dieci posizioni guadagnate in un anno sono motivo di ottimismo, anche se certamente ancora molto resta da fare su tanti fronti"

Decisamente non è tra le città italiane più vivibili: Palermo si ferma alla posizione numero 87 nella classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. Un dato che però segna un lieve miglioramento: lo scorso anno infatti il capoluogo siciliano era al 97esimo posto.

Il quotidiano scatta una fotografia delle città italiane scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia (107 in tutto), suddivisi in sei macro aree tematiche: Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero.

Il primo posto è andato a Milano. Al secondo e al terzo posto si piazzano Bolzano, in risalita dalla quarta posizione del 2017, e Aosta, in discesa di una posizione. In coda alla graduatoria, invece, si ritrova Vibo Valentia, penalizzata dalle performance legate alla giustizia, ai servizi e alle variabili reddituali. Ultima per durata media dei processi e pendenze ultra-triennali nei tribunali, registra anche una delle più basse spese medie degli enti locali per minori, disabili e anziani. 

"Per il terzo anno consecutivo, e con dati riferiti al 2017, Palermo sale nella classifica della qualità della vita nelle province italiane - commenta il sindaco Leeoluca Orlando -. Le dieci posizioni guadagnate in un anno, dopo le 11 guadagnate dal 2015, sono motivo di ottimismo, anche se certamente ancora molto resta da fare su tanti fronti ed in particolare su quello dell'occupazione. Alcuni parametri di questa classifica sono particolarmente significativi e motivo di speranza: quello relativo alle start-up e quello relativo alle attività di volontariato e non profit. Indicano una città ed un territorio nel quale la comunità reagisce alle difficoltà sia sul fronte imprenditoriale per creare nuova occupazione e sviluppo sia sul piano della solidarietà e dell'impegno sociale. Sono fiducioso che il prossimo anno, quando i dati rispeccheranno anche l'impatto positivo che sulla nostra economia e sui nostri servizi ha avuto l'esperienza di Capita della cultura, il miglioramento sarà ancora più accentuato".

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