A Castelbuono il progetto pupa 2.0: "Portiamo il bello, dove il bello non c'è più"
Il progetto Pupa nasce dalle menti creative di due artisti siciliani, il poliedrico Sergio Castiglia hair-stylist, milanese di adozione e la talentuosa designer di moda Giusi Cusimano che vive e opera nella centralissima piazza Margherita a Castelbuono. La modella è Clelia Cusimano, che con il suo fascino incarna perfettamente il ruolo ormai a lei assegnato. Pupa porta la bellezza dove non c’è, o dove c’era, e adesso non c’ è più. Il secondo appuntamento di Pupa ha toccato un posto che un tempo era pieno di vita e di rumori, adesso avvolto nel denso manto erboso tutto è fermo, muto, triste. Sembra che ancora riecheggi la presenza della vita tra i ruderi di quelle case, i gesti quotidiani, i riti umani che scandivano le giornate... Poi l'abbandono e allora tutto si ferma, si spoglia, lentamente muore e ancor più lentamente la natura prende possesso degli spazi, degli oggetti, della stessa storia.
Una natura forte, spinosa, impenetrabile e inaccessibile come il dolore, come l'angoscia che a volte ci pervade. Pupa vola alla scoperta dei mondi dove il bello più non c è e questa volta si fa trascinare da Sicilia Inaspettata (Alexander Brù Monty). Lui più che un fotografo è un esploratore del 21° secolo, armato di macchina fotografica e obiettivi, con tanta tenacia e passione cerca piccoli mondi antichi abbandonati e dimenticati.. Pupa apre il ricordo, porta la bellezza, la musica, il colore, riporta la vita. Pupa quindi è il momento esatto in cui tutto si ferma per prendere l energia adatta a rimettere in vita i luoghi della memoria, diventando allora monito per aprire le ali e per cercare di far rinascere un luogo che ha sentito, visto e assaporato bellezza, felicità e vita. Pupa è la corazza che avvolge la larva prima che questa si trasformi in farfalla ed è metaforicamente parlando uno stadio intermedio tra il momento dell'angoscia e quello della serenità, tra il momento della chiusura e quello della libertà.. è uno stile di vita, è il rendersi conto che per volare bisogna togliere il brutto che ci circonda, gettare via il peso delle ansie, le preoccupazioni e solo così potremo librarci in volo. Pupa apre le ali per il volo della libertà...Lei vola ancora e vola alto