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"La grande onda" che travolse anche Palermo, Piotta ai Candelai presenta il suo nuovo libro

"Il primo re(p), alle origini del rap italico" è il titolo dell'ultima opera in cui l'artista romano racconta la scena hip hop nello Stivale attraverso la sua storia umana e artistica

Non poteva non toccare Palermo il tour di Piotta lungo il Belpaese per presentare il nuovo libro “"Il primo re(p), alle origini del rap italico", in cui il rapper romano racconta la scena hip hop nello Stivale attraverso la sua storia umana e artistica. Perché anche il capoluogo siciliano ha un posto speciale nel cuore di Tommaso Zanello, questo il vero nome dell'artista capitolino, che sin da quando esplose, a cavallo tra la fine degli anni Novanta e l'inizio degli anni Duemila, ha intessuto rapporti con esponenti isolani della street culture. Uno di loro, Othello, modererà la presentazione della nuova opera di Piotta previstà per venerdì 14 ottobre ai Candelai, a partire dalle 22.30. La serata si concluderà con un dj set.

Il ritorno in libreria di Piotta, dopo i precedenti "Pioggia che cade, vita che scorre" del 2006 e "Troppo avanti: come sopravvivere al mondo dello spettacolo" del 2008, è un diario personale e generazionale. Dal rapporto con i genitori e il fratello recentemente scomparso, all’amicizia con tanti artisti storici del rap capitolino come Colle der Fomento, Cor Veleno, Flaminio Maphia, Ice One e tanti altri.

C'è spazio anche per "Supercafone", la hit che nel 1999, gli svoltò la carriera. Quel pezzo lo cantavano tutti, lo ballavano tutti e tutti ripetevano i celebri scambi di battute del videoclip tra lui e Valerio Mastandrea. "Io non t'ho visto, t'ho vissuto". In fondo però in pochi hanno capito che "il nostro era un hip hop intellettuale declinato a greve, per fare colpo e arrivare alla pancia di tutto e tutti", dice oggi Piotta.

"La grande onda" travolse il Paese. E nel 2002 il tour che prese il nome dal terzo album e da uno degli altri grandi successi del rapper di Monte Sacro toccò Palermo per una tappa che qualche anno fa Piotta ha ricordato sui social in memoria di Primo Brown, "collega" dei Cor Veleno, morto nella notte di Capodanno del 2016.

Sullo sfondo lo show-biz con cui l’artista non avrà mai un bel rapporto, solo qualche "sveltina" come racconta nel libro. In particolare con la tv: "Su 100 proposte ricevute ne avrò declinate 90, dai talent ai reality, dalle ospitate alle fiction”. In questa storia c’è anche il cinema, il rapper ricorda infatti che per colpa di una casa discografica un suo brano non finì nella colonna sonora di un film di Matteo Garrone, preferendo un cinepanettone. Piotta è anche "Il segreto del giaguaro", un disastro al botteghino, ma un cult per gli appassionati. E c'è la sua mano anche in "Suburra – La Serie". Non tutti sanno che la sigla della prima stagione, ovvero il fortunato brano “7 Vizi Capitale”, nasce per un film (mai uscito) che avrebbe dovuto sancire il ritorno di Tomas Milian sul grande schermo. E poi il teatro: Piotta ha condiviso il palco prima con l’ex giudice di Mani Pulite Gherardo Colombo in uno spettacolo sulla costituzione, poi con Andrea Camilleri in una rivisitazione del celebre romanzo “Pinocchio”. A proposito di legami con la Sicilia.
 

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