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"Palermo, un'avventura siciliana", il gioco austriaco con riferimenti al pizzo che indignò dopo le stragi del 1992

Fu oggetto di interrogazioni parlamentari da parte della Rete per le pedine "rappresentate da cinque mafiosi che devono corrompere i poliziotti e incassare tangenti dai commercianti fino a impadronirsi di un quartiere'". Ma da Vienna si difesero: "Un malinteso"

Oggi è il Monopoly a dare lustro a Palermo nell'edizione ispirata alle bellezze del capoluogo siciliano, ma esattamente 30 anni fa un altro gioco da tavolo fece parecchio discutere in una Sicilia ancora scossa dalle stragi di Capaci e via D'Amelio. Palermo, ein sizilianisches abenteuer ovvero Palermo, un'avventura siciliana, prodotto dall'azienda austriaca Piatnik e tra i più venduti in Germania, salì alla ribalta anche in Italia dopo un paio di interrogazioni presentate all'Ars e alla Camera dal gruppo parlamentare La Rete, partito fondato tra gli altri da Leoluca Orlando nel 1991. 

E' l'ottobre del 1992, il passatempo dell'azienda viennese, uscito qualche mese prima, viene definito "offensivo e diffamatorio" per le pedine "rappresentate da cinque mafiosi che debbono corrompere i poliziotti e incassare tangenti dai commercianti fino a impadronirsi di un quartiere''. Una sorta di simulazione delle richieste di pizzo seppur nelle istruzioni del gioco si parlasse genericamente di "incasso di proventi". I deputati sottolineano come Piatnik ne consigli l'utilizzo "dai 12 anni in su per la presenza del poliziotto corrotto" e per questo motivo ritengono che dietro l'avventura siciliana si nasconde un significato ''altamente offensivo nei confronti delle forze dell' ordine che pagano un prezzo altissimo per il loro impegno antimafia'' e lesivo dell'immagine degli abitanti della Sicilia che ''quotidianamente lavorano, combattono e muoiono nella guerra alla criminalità organizzata".

Le dichiarazioni fanno eco e, qualche giorno dopo da Vienna attraverso un portavoce, la casa produttrice di Palermo, ein sizilianisches abenteuer si difende, parlando di un "totale malinteso" e affermando che non c'era l'intenzione di offendere nessuno e che il gioco non ha nulla a che vedere con la mafia. Inoltre dall'Austria specificano che il gioco era stato creato all'inizio del 1992, prima degli attentati in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Fatto sta che sul sito di Spiel des Jahres, premio tedesco assegnato ai giochi da tavolo istituito nel 1978 da otto giornalisti specializzati e considerato tra i riconoscimenti più importanti al mondo, la produzione viennese compare tra le 10 migliori uscite nel 1992. "Walter Ziser (il creatore del gioco, ndr) attira le persone nella Palermo di Piatnik in stile mafioso", si legge nella descrizione ma "anche se la copertina è popolata da sinistre figure mafiose, questa avventura siciliana è del tutto incruenta".  A 30 anni dall'uscita, Palermo, ein sizilianisches abenteuer è ancora in vendita su alcuni siti online come eBay.

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