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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Nella buona e nella cattiva sorte" di Marina Di Guardo ai Rotary Palermo Montepellegrino e Baia dei fenici

Al centro del dibattito la violenza di genere, la paura, la solitudine

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Interclub tra i Rotary Palermo Montepellegrino, presieduto da Antonio Fundarò, e Palermo Baia dei Fenici, presieduto da Francesco Muceo, per presentare, nel prestigioso salotto del ristorante di Natale Giunta a Castello a mare di Palermo, l’opera "Nella buona e nella cattiva sorte", l’ultimo romanzo di Marina Di Guardo edito per i tipi della Mondadori editore di Milano. Con Marina Di Guardo, il dottore Roberto Gueli, vicedirettore del TG3 nazionale della RAI, che ha condotto la serata, soffermandosi sul ruolo della stampa nella narrazione di fatti di cronaca di particolare gravità, come quelli di violenza di genere, e la scrittrice e poetessa Myriam De Luca che ha presentato l’opera letteraria accompagnando i numerosissimi presenti, all’interno de romanzo del quale ha letto pagine di pregio e di assoluto valore letterario.

Un Thriller che si apre verso tanti altri filoni: dal romanzo psicologico a quello di denuncia sociale. “Molti dei suoi personaggi – come ha avuto modo di precisare Antonio Fundarò - sono presenti nella nostra quotidianità: Irene, illustratrice di talento, che ha però rinunciato a gran parte dei suoi sogni e Gianluigi uomo violento, che ha ridotto la libertà della moglie, privandola della sua essenza, e, di pari passo, della sua autostima; e poi Arianna, la figlia, che l’aiuta a vincere la paura. Un romanzo attuale e di denuncia che quanto mai deve penetrare nelle coscienze di ciascuno di noi, di ciascuna famiglia e, principalmente, di ciascun uomo”. “Marina Di Guardo, ci racconta il mondo, avendo, sempre, in serbo per noi continui colpi di scena” ha affermato Francesco Muceo, ricordando “che tematiche come quelle che rappresentano il filo conduttore del libro DI Marina Di Guardo, una vera icona nel panorama letterario italiano, devono accompagnare, costantemente, la nostra azione quotidiana e il nostro impegno nella famiglia e nella società”.

Per Myriam Valenti “Marina Di Guardo ha in serbo per i lettori continui colpi di scena: se a metà del romanzo penserete di avere alcune ipotesi su come finirà il libro, sappiate che invece l'autrice sa benissimo come accrescere la suspense, come spiazzarci e, cosa ancor più interessante, come farci riflettere anche a libro terminato, per la vita e nella vita”. Forte il messaggio di Marina Di Guardo “Ogni volta che leggo dell’ennesimo femminicidio, di denunce inascoltate e di morti annunciate, nasce in me una rabbia sorda. Un senso diffuso di impotenza, di sgomento mi si arrampica in gola. In quasi tutti i miei libri, in maniera più o meno marcata, ho trattato questo argomento. Credo non si debba mai abbassare la guardia su un’emergenza sempre più allarmante”. Nel corso della serata l’ammissione, a socio, del colonnello Alessandro Palazzolo, plurimedagliato dalla NATO e dall’Esercito Italiano oltre che cavaliere di merito con placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Presenti, tra gli altri, Stefania Petyx.

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