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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Caro Babbo Natale, anche tu indossi la mascherina?", nelle tradizionali letterine sogni e curiosità dei bimbi siciliani

Circa 200 mila le missive scritte dai più piccoli e intercettate dalla rete logistica di Poste Italiane nell'Isola. Oltre all’immancabile elenco dei giocattoli e smartphone ecco le domande e i desideri frutto dei tempi. In tanti chiedono solo "che il virus se ne vada via per sempre”

C'è chi - oltre ai regali d'ordinanza - chiede di potere riabbracciare le persone care, chi di festeggiare il compleanno con i compagni di scuola, chi invece vuole sapere se anche Babbo Natale ed elfi devono indossare la mascherina. Tante e diverse le domande che i bimbi siciliani hanno rivolto nelle tradizionali letterine inviate in Lapponia.

Sull’Isola sono circa 200 mila le letterine scritte dai più piccoli e intercettate dalla rete logistica di Poste Italiane. In provincia di Palermo, in particolare, centinaia di bambini hanno deciso di imbucare la loro preziosa missiva in una delle 577 cassette rosse d’impostazione, come da tradizione natalizia, o di spedirla da uno sportello di uno dei 150 uffici postali, o ancora di affidarla alle mani di uno dei 470 portalettere, per l’occasione diventati assistenti personali del "nonno" più amato.

Oltre all’immancabile elenco dei giocattoli più consueti – in primis bambole delle fiabe e costumi da supereroi –, sempre di più a prendere campo è la tecnologia, a partire da smartphone e consolle di gioco di ultima generazione. Dall’inizio della pandemia, però, e in particolare quest’anno più dei precedenti, è la voglia di normalità il primo desiderio espresso dai più piccoli. Che sia descritto indirettamente attraverso la voglia di“festeggiare il compleanno insieme a tutti i compagnetti”, di “stare in classe senza mascherina” o semplicemente di “riabbracciarci”, oppure raccontato senza mezzi termini come chi chiede che “il virus se ne vada via per sempre”. Dalle parole dei bambini si evince la consapevolezza del momento attuale, delle sue limitazioni, e dell’esigenza di farsi carico personalmente di un problema che si ostina a perdurare nonostante “già l’anno scorso avevo chiesto che il Coronavirus finisse”. Per fortuna nelle letterine dei bimbi siciliani non manca l’innocenza, e così a Babbo Natale e ai suoi elfi, oltre a domandare loro come stiano e se anche in Lapponia indossino la mascherina, chiedono diintercedere per portare pace e gioia per tutti.

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