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Fedeli bendati alla ricerca di luce e pace interiore: l'iniziativa in due chiese palermitane

Si chiama "Musica luminosa" ed è un progetto che porta la firma dell’associazione Acustico Caustico. Le parrocchie interessate sono quella di San Giovanni dei Lebbrosi e l'abbazia di San Martino delle Scale

Musica luminosa all'interno delle chiese. Al via il progetto site specific pubblico bendato a cura dell’associazione Acustico Caustico. Dopo la prima esperienza nella parrocchia di San Filippo Neri allo Zen, i prossimi appuntamenti saranno il 18 novembre ore 18.30 presso la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi in via Messina Marine e il 27 novembre alle ore 11 nell'abbazia di San Martino delle Scale. Gli ingressi saranno gratuiti. 

Si tratta di un progetto, realizzato con il contributo del Comune di Palermo - fondi Fus spettacolo dal vivo, di natura sensoriale in cui le musiche evocano momenti di pace e serenità. Il suono, nella sua sfera percettiva è l’elemento fondamentale della performance che influisce sulla sfera emotiva degli spettatori. La performance che verrà svolta nelle chiese, attraverso il rito del suono guiderà i fedeli che saranno bendati, in un percorso di luce e di pace interiore.

Ad esibirsi sarà il Curva Minore Piccolo Ensemble, prodotto da Curva Minore, composto da musicisti siciliani di rilievo internazionale attivi sulla scena contemporanea internazionale e sperimentale per eseguire musiche del nostro tempo, dalle forme espresse in notazione tradizionale a quelle più avanzate e della composizione istantanea. Il suo organico, in questo caso, è composto da cinque musicisti siciliani provenienti da diversi ambiti musicali e generazionali: Alessandro Librio, Eva Geraci, Benedetto Basile, Marcello Cinà, Giuseppe Greco.

La performance si svolge così: “Il pubblico entra in chiesa, nel luogo magico di luce e silenzio, con un flusso controllato e ordinato osservando la normativa covid in atto: un viatico interiore di luce e silenzio, di silenzio e suono. Viene preparato a ricevere questo nuovo dono crismatico: ogni persona troverà presso la postazione assegnata dalle sedute specificamente indicate e distanziate, una benda nera sigillata e sanificata: ciascuno cingerà gli occhi e la performance-rito sarà fruita senza il supporto visivo esterno. Questo favorisce l’illuminazione interiore e rende percepibile il suono attraverso una diversa esposizione esperienziale. La preclusa visione del mondo materiale illumina lo spirito sospinto dal suono che, nel gioco di relazione con le geografie del silenzio, si sposta attorno al pubblico creando un gioco di risonanze e riflettendo nuove immagini di senso, vocandosi a strumento di ascesi interiore. I musicisti restano non visibili per tutto il rito lasciando all’esistenza del suono in purezza il ruolo di accompagnatore interiore nel viaggio di luce. Si generano o rigenerano così nuovi spazi, così lontani dal mondo prosaico. Dopo un lungo silenzio di luce interiore il pubblico sarà indotto a sbendarsi e riprendere il cammino". 

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