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Il ministro Cartabia ricorda Giovanni Falcone: "Pioniere nella lotta alla criminalità transnazionale"

La responsabile della Giustizia ha aperto il suo intervento durante la commemorazione della 30^ sessione della Commissione per la prevenzione della criminalità e la giustizia penale (Unodc) a Vienna con un omaggio al giudice assassinato dalla mafia a Capaci il 23 maggio 1992

E' ricordando il giudice Giovanni Falcone che il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha aperto il suo intervento durante la commemorazione della 30^ sessione della Commissione per la prevenzione della criminalità e la giustizia penale (Unodc) riunitasi questa mattina a Vienna.

"Il giudice Giovanni Falcone - ha detto Cartabia - è stato un pioniere nella lotta alla criminalità transnazionale. Il cosiddetto 'metodo Falcone' tracciava una nuova parabola nella lotta alla criminalità organizzata: ebbe l'intuizione secondo cui un'azione repressiva contro singoli reati era necessaria ma non sufficiente. Aveva capito che la criminalità organizzata si basa su reti sociali ed economiche articolate, che oltrepassano i confini nazionali. E la risposta a tale sistema criminale doveva basarsi anche su reti e indagini coordinate a livello nazionale e internazionale".

cartabia vienna-2Cartabia ha ricordato che Falcone guidò la delegazione italiana alla primissima sessione della Commissione nell'aprile 1992. "Solo un mese dopo la sua partecipazione alla Commissione, qui a Vienna, venne brutalmente assassinato dalla mafia a Palermo. Il discorso che pronunciò in quell'occasione è stato l'ultimo in una sede internazionale - ha sottolineato - Falcone aveva capito che la criminalità organizzata, la mafia, è una presenza sociale inquinante, non solo per le sue azioni crudeli e brutali nei confronti di soggetti vulnerabili e isolati, ma soprattutto per le sue attività economiche, dove l'attività criminale si svolge attraverso intimidazioni ed estorsioni contro comuni cittadini e diffondendo l'illegalità nel tessuto sociale. La mafia non è sempre spettacolare nelle sue azioni criminali; più spesso porta avanti i suoi affari in tutto il mondo con modalità impercettibili e, essendo impercettibile, corrode il sistema del mercato fino a diventare un vero e proprio cancro per la società". 

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