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Shorty prova a dare scacco con Regina: "Sogno Sanremo, poi un duetto con Carmen Consoli"

Alla vigilia della finale di AmaSanremo giovani il cantante si racconta a PalermoToday: "L'Ariston è una bella vetrina, ma ciò che conta è che io sia sincero e vero". L'idolo Rosa Balistreri e il mito Falcone: "Cerco Palermo sempre, la musica siciliana mi ha sempre dato tanto"

Il suoi capelli ricci hanno conquistato le donne, ma è la sua voce ad aver fatto innamorare tutti. Dopo aver stregato il pubblico di X-Factor, adesso la sua rotta punta verso Sanremo. Davide Shorty, il cantautore palermitano cresciuto a pane e Rosa Balistreri e col mito di Giovanni Falcone e che sogna un giorno di duettare con Carmen Consoli, giovedì sera - in prima serata ad AmaSanremo - sarà uno dei protagonisti “giovani” a contendersi uno dei posti in palio per la sezione nuove proposte del Festival della musica italiana. 

Dieci in gara, ma solo sei solcheranno il celebre palco dell’Ariston insieme ai 20 big in gara per la nuova edizione del Festival di Sanremo. Sì, Sanremo. Il massimo per chi fa musica e per un siciliano di mare aperto perché, un po', gli ricorda la sua Sicilia. “Sono a Sanremo da sabato sera - racconta a PalermoToday - e devo dire che si sta bene. Il tempo è bello, c’è il mare e mi sento più a casa. Sono molto motivato e abbastanza sereno perché l’obiettivo era quello di arrivare qui. Teoricamente e fisicamente ci sono riuscito e l’obiettivo è già stato raggiunto. Ora speriamo di fare l’en plein”.

Il rapper, che all’anagrafe è Davide Sciortino ma che la musica ha ribattezzato Davide Shorty, sogna di sbancare con “Regina” il brano che è piaciuto alla giuria televisiva composta da Piero Pelù, Luca Barbarossa, Beatrice Venezi e Morgan e gli è valso un pass per la finale di Sanremo Giovani. Ma è davvero così importante raggiungere il palco dell’Ariston? “E’ importante fare bella musica - prosegue - e che io sia sincero e vero. Tutto il resto è importante ma quanto basta. Sanremo è un grosso amplificatore, una grossa vetrina. Trovarmici dentro, non è una questione di vita o di morte. Basta che io sia sincero al 100%, che riesca a mandare un messaggio di libertà espressiva. Durante la finale, quando canterò, spero solo di potermela godere al massimo. E' una sfida con me stesso. Ritrovarmi lì sarà una bella challenge, sto cercando di affrontarla nel modo più sereno”.

L’ex di X-Factor non teme i pregiudizi che vengono mossi contro chi viene dai talent show televisivi. “Onestamente non ci penso più di tanto - spiega Davide - perché quella è stata un’esperienza che nel bene e nel male mi ha dato un’opportunità anche se mi ha portato degli scompensi psicologici. Professionalmente mi è servita molto. Qualche anno fa rimpiangevo di averlo fatto, ora ti dico che invece a X-Factor sono grato per ogni singolo step. Non ho paura dei pregiudizi, la paura la sto trasformando in energia, arte, sentimenti. I pregiudizi ci saranno sempre, i pregiudizi vanno al di fuori di me. Sono qui per essere sincero e dare qualcosa che sia vero. Tutto ciò che ne consegue è fuori da me. Se dovessi dare ascolto alla paura, sarebbe un modo per non godermela”.  

regina-cover_Bassa-2Regina è il brano con cui tenta di raggiungere l’olimpo della musica italiana. “Il mio brano parla di una giovane donna davvero speciale, piena d’energia - spiega -. Ha tantissima luce, molto talento. Per colpa di tutti i traumi che la vita le ha messo davanti non riesce a vedere quella luce. Penso sia molto importante ricordare alle persone a cui vogliamo bene quello che rappresentano. Non gli diciamo mai quanto siano speciali per noi e quanto lo siano a prescindere. Dobbiamo incoraggiarci l’un l'altro. Dobbiamo trovare luce e poesia dentro. E' la poesia che ci rende un po’ più umani. Meravigliosamente umani e complessi. Ho cercato di mescolare tutto ciò che ascolto, tutto ciò che mi piace. Ed è venuto fuori un brano perfetto per Sanremo”.

Un po’ di Sicilia a Sanremo, dunque. E quella sicilianità è la stessa che sta negli occhi e nell’anima di un artista cresciuto qui ma da anni, ormai in pianta stabile a Londra. “Sono palermitano e ne vado fiero, sono molto orgolioso di questo. Mio padre faceva parte della scorta di Giovanni Falcone, faceva parte dei suoi uomini nel periodo precedente alla strage di Capaci. Sono cresciuto con i miti di Falcone, Borsellino, Impastato. Credo nella testardaggine devota alle idee buone. Mi sono portato sempre quel senso di appartenenza a una terra che combatte per cambiare le cose. E io voglio farlo con la mia musica”.

E i suoi concittadini possono aiutarlo. Perchè col televoto si possono dare un massimo di 5 voti chiamando il numero 894.001 (da telefono fisso) ed altri 5 voti con sms al numero 475.475.1, per un totale di 10 voti inserendo ad ogni chiamata o messaggio il codice identificativo a due cifre che gli verrà assegnato all’inizio della puntata. Di Palermo gli mancano mamma e papà, il profumo di casa e dell’estate. “Anche se l’estate vengo sempre a cercarla lì, perché Palermo non voglio farmela mancare mai - ammette - e ho ascoltato sempre Rosa Balistreri, la sua vocalità viscerale per me è stata sempre un grande esempio di canto. La musica siciliana mi ha sempre dato tanto. La Sicilia è al centro del Mediterraneo, è un porto d’accoglienza per tutti, è in mezzo. La sua cultura è un miscuglio. Così da buon palermitano ho continuato a lasciarmi influenzare. Mi piacerebbe duettare con Carmen Consoli, lei è un pilastro della musica italiana ed è la figlia artistica di Rosa Balistreri. Ma anche con Violante Pretoria, un ragazzo della mia età che è un grande pilastro per la nostra musica. Lo trovo geniale. Chissà - conclude Sciortino - che un giorno io non possa coronare anche questo sogno”.

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