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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Quanto sono soddisfatti gli italiani del taxi? Palermo è la città che ama meno i tassisti

Secondo l'indagine realizzata da Lab21.01 sulla base di 1.600 interviste fatte nel mese di gennaio 2023 in 16 città italiane, il capoluogo siciliano insieme a Bari e a Palermo è in fondo alla classifica di gradimento

E' stato presentato nella sala stampa alla Camera il rapporto “Gli italiani e il taxi 2023”. L'indagine, realizzata da Lab21.01 sulla base di 1.600 interviste fatte nel mese di gennaio 2023 in 16 città italiane, analizza il gradimento del servizio taxi nel nostro Paese. Un gradimento che, rispetto allo scorso anno, è cresciuto del 3,2%.

L'83,7% degli intervistati si dichiara infatti molto (16,8%) o abbastanza soddisfatto (66,9%). La città dove la soddisfazione è maggiore è Verona (90,6%), seguita da Siena (90,4%) e, al terzo posto, Perugia (90,3%). Bari 73,6%), Napoli (70,5%) e Palermo (69,1%) sono invece in fondo alla classifica di gradimento. Sotto la media nazionale anche Roma (80,4%) e Firenze (81,4%).

“Migliora il gradimento generale di altri tre punti percentuali e siamo soddisfatti di questo. Alcune importanti città sono invece sotto la media, ma per ragioni che si possono spiegare. Firenze, per esempio, a causa della voce sicurezza, subisce ancora l'impatto negativo del caso della presunta aggressione ad una turista italo-canadese, nonostante il tassista sia stato assolto per legittima difesa. Roma - sottolinea Giudici - ha una densità taxi per abitante tra le più alte d’Europa, ma presenta problemi strutturali dove il combinato tra fattori endogeni ed esogeni al settore, non rende merito alla professionalità della stragrande maggioranza dei tassisti romani”.

“Dall’analisi effettuata sugli utilizzatori di taxi in Italia - commenta Roberto Baldassari, direttore di Lab21.01 - emerge in maniera netta, costante e confermativa nel tempo come sul comparto taxi spesso vengano veicolati messaggi e leggende ‘metropolitane’, più legati a preconcetti che ad analisi puntuali. Otto italiani su dieci sono infatti soddisfatti del servizio taxi, il tempo di attesa medio per l’88,3% degli italiani non supera i 6 minuti e il 97,5% degli intervistati non si sente minacciato né fisicamente né verbalmente dai tassisti”.

“Il quadro delineato dalla ricerca - continua Baldassari - mostra in maniera inequivocabile come gli italiani siano soddisfatti del servizio taxi. Restano marginali alcune aree da migliorare su cui però ovviamente il comparto farà attente riflessioni”. 

L'uso del Pos

Uno dei temi per i quali la categoria dei tassisti è spesso sotto accusa è l'uso del Pos. Dall'indagine però emerge che quasi 7 clienti su 10 dichiarano che nei loro viaggi in taxi non è mai stato negato, o raramente, il pagamento con il Pos. Il maggior gradimento rispetto a questo si registra nelle due città toscane prese in considerazione: Siena (85,3%) e Firenze (85,1%).

“L’indagine dimostra come in generale trovare il pos a bordo di un taxi sia una costante. E non potrebbe essere diversamente, sia per la presenza di un obbligo di legge che per la tipologia della clientela taxi: 65% business e 25% turismo. Clientela che notoriamente usa quasi esclusivamente la carta di credito. Diverso, invece al sud, dove l’uso del pos è meno diffuso in generale, e non sui taxi”, afferma il presidente nazionale Uritaxi, Claudio Giudici.

I tassisti non sono violenti

L'88,9% degli intervistati dichiara che durante i viaggi in taxi non si è mai sentito minacciato dal tassista né di ritenere che il tassista avesse un comportamento violento. La città percepita come la più virtuosa dagli italiani è Perugia (96,7%), seguita da Torino (94,3%) e Bologna (93,1%). Fanalino di coda è invece Palermo (80,2%).

“E’ veramente infamante e mistificatorio associare i tassisti alla violenza. I tassisti la violenza la subiscono, da anni, se consideriamo l’unicum per qualsiasi categoria professionale di cinque colleghi ammazzati in un solo decennio a causa di aggressione. Luca Massari, Alfredo Famoso, Gino Ghirelli - per il cui omicidio proprio ieri vi è stata una sentenza di condanna in appello a 4 anni e 8 mesi a carico dei due aggressori - Antonio Dodaro e Pasquale Di Francesco, ci ricordano quanto sia pericoloso questo mestiere e come ogni giorno i tassisti subiscano aggressioni che per fortuna non sempre finiscono con l’evento estremo”, tiene a precisare Giudici.

I tempi medi di attesa

Dalla chiamata, passano al massimo sei minuti perché il taxi arrivi. Lo dichiara l'88,3% degli intervistati, con punte del 96,3% a Firenze, del 94,2% a Siena, del 93,9% a Verona. Va peggio in invece Olbia (80,1%), Lecce (80,3%).

L'identikit di chi usa il taxi

Chi usa il taxi lo fa soprattutto per lavoro (66,4%),  per andare e tornare dalla stazione (42,4%) o come alternativa all'inefficienza di altri mezzi pubblici (34,8%).  Non c'è un giorno in cui il taxi viene utilizza di più, dipende dalle esigenze di chi lo utilizza. Chi invece non utilizza il taxi è perché preferisce spostarsi con il proprio mezzo (85,6% degli intervistati).

Gli aspetti più 'sentiti' del servizio taxi

Costo (95,6%) e sicurezza (94,5%) della corsa, rapidità di spostamento (90,2%) e chiarezza delle tariffe (90,2%) sono gli aspetti del servizio taxi ritenuti più importanti dai cittadini italiani.

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