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Sanremo, palermitano firma l'almanacco ed entra nella storia del Festival come Mercury e Baudo

Una pagina per Giuseppe Tarantino, conduttore del Sanremo Rock, nel libro creato nel '63 dalla famiglia proprietaria dell'Ariston e che raccoglie gli autografi degli artisti di fama mondiale che hanno calcato il palco del Teatro: "Un'emozione indescrivibile sapere che qualche pagina prima avevano firmato Bowie, Springsteen e Celentano"

Il palermitano Giuseppe Tarantino, in arte Zingaro, entra a far parte della storia del Festival di Sanremo. Il suo nome compare al fianco di artisti del calibro di Freddie Mercury, Mike Bongiorno e Pippo Baudo sull'almanacco che dal lontano 1963 viene compilato da chi ha calcato il palco dell'Ariston. "Mi hanno dedicato - racconta Tarantino a PalermoToday - una pagina all'interno della quale mi hanno chiesto di scrivere un pensiero e firmarlo". "Quando mi dicono che il rock è morto, io rispondo niente paura, noi parliamo con gli spiriti", questa la frase scelta dall'artista, frontman della band Deh Delirium Tremens, che da cinque anni conduce Sanremo Rock, il Festival che ha lanciato artisti come Litfiba, Zucchero, Nannini e Bennato. Il libro è in esposizione all'interno del teatro ma ogni cinque anni ne vengono stampate, e messe in vendita, alcune copie. 

"Per me che sono il cantante di un gruppo rock - dice l'artista - sapere che qualche pagina prima avevano firmato David Bowie, Bruce Springsteen ma anche Celentano, Modugno, Zucchero ecc... è stata un'emozione indescrivibile". Il regalo è arrivato nel corso della serata conclusiva dell'edizione numero 34 di Sanremo rock che si è tenuta all'Ariston il 12 settembre scorso. "Mancava veramente poco alla finalissima. Stavamo sistemando le luci e - prosegue il conduttore - controllando che tutto fosse pronto. Era un momento conciso, con il teatro pieno. Quello in cui viene la tremarella perchè si sta per cominciare". 

La sua voce trasuda ancora emozione. "Il direttore artistico del festival e il proprietario del teatro Ariston, Walter Vacchino, sono spuntati sotto al palco, con in mano una sacca di velluto contenente il libro. Mi hanno spiegato cos'era e mi hanno detto che dopo 5 anni di collaborazione avevano il piacere di inserirmi nella storia dell'Ariston perchè mi stimano come artista e come uomo". Una soddisfazione resa ancora più grande dal fatto che l'almanacco è una sorta di cimelio di famiglia, creato dal nonno dell'attuale proprietario. Un libro diventato un simbolo per Zingaro. La prova che bisogna credere nei sogni e non smettere mai di farlo. "Nonostante siamo in una terra dalle poche opportunità - argomenta il palermitano - abbiamo la fortuna di vivere in una società digitalizata dove le distanze si sono accorciate. I musicisti - auspica - dovrebbero guardare al mondo". 

L'ascesa di Tarantino è iniziata nel 2014 quando con la sua band arrivò alla finalissima di Sanremo rock. "Abbiamo vinto - dice ancora - e subito dopo ho scoperto che il Festival mancava in Sicilia, quindi mi sono fatto avanti con gli organizzatori che mi hanno proposto il ruolo di selezionatore regionale". Da quel momento sono passati sette anni. "Sono tante le band siciliane che grazie al Festival hanno avuto una possibilità. Ogni anno - conclude Tarantino - sono una decina quelle che arrivano alla finalissima". Un evento che dura una settimana durante il quale si esibiscono tra 250 e 300 band provenienti da ogni parte d'Italia. Le iscrizioni per parteciapre all'edizione del 2022 sono aperte. Agli artisti che sognano di entrare nella storia della musica non resta che tentare la fortuna e partecipare.
 

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