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Scopre biomateriale in grado di dare enormi benefici ai malati di osteoartrite: ricercatore palermitano premiato

Il progetto di Roberto Di Gesù ha conquistato la giuria della Grant Tank session nell’ambito della Toby Conference che si è svolta ad Hollywood: "Inizieremo immediatamente l’iter necessario ad ottenere il brevetto" 

Un innovativo biomateriale in grado di apportare enormi benefici nella riparazione dei tessuti in ambito ortopedico. Con questo progetto di ricerca il palermitano Roberto Di Gesù, principal investigator della Fondazione Ri.Med, ha vinto la Grant Tank session nell’ambito della Tobi Conference che si è svolta ad Hollywood. Lo studio, sviluppato insieme  Riccardo Gottardi - responsabile del laboratorio di Biomateriali al Children's Hospital di Philadelphia – ha sbaragliato tutti i concorrenti.

“Il nostro biomateriale - spiega Di Gesù - consentirà di ottenere un drastico miglioramento del quadro clinico post-chirurgico, con un notevole impatto positivo sui tempi di recupero e sull'efficacia della riparazione tissutale nel lungo termine”. Sono centinaia di milioni di persone nel mondo soffrono di osteoartrite e di patologie degenerative di stampo simile, condizioni debilitanti che hanno un impatto enorme sulla qualità della vita dei pazienti e sui sistemi sanitari nazionali. 

L’OrthoBiologic Institute organizza ogni anno la “Tobi conference” con lo scopo di creare un network professionale altamente specializzato, con più di mille partecipanti tra chirurghi ortopedici, ricercatori ed aziende operanti nel campo dell’ortobiologia provenienti da tutto il mondo: un network eterogeneo che offre grandi opportunità di visibilità per nuovi progetti scientifici, fornendo contestualmente i più importanti unmet clinical needs (bisogni clinici) nel campo della medicina del tessuto muscolo-scheletrico.

Nell’ambito di questa manifestazione, la Fondazione Orthoregeneration Network ha selezionato un progetto innovativo che più di tutti potesse rispondere all’esigenza di individuare terapie capaci di indurre la rigenerazione tissutale dei distretti muscolo-scheletrici. I tre finalisti selezionati sono stati invitati ad esporre il proprio progetto di ricerca durante una shark-tank battle, un testa a testa di fronte a una giuria di esperti presieduta da Arnold Caplan, il padre delle cellule staminali mesenchimali.

“Questa vittoria - ha aggiunto Di Gesù - ha un enorme valore per la nostra ricerca, soprattutto tenendo conto del calibro dei due finalisti con i quali ci siamo trovati a competere, esponenti del Campus Biomedico di Roma e della Medical School di Harvard. Avere ottenuto il consenso di scienziati del calibro di Caplan, offre importanti conferme circa la solidità scientifica del progetto e la sua potenzialità di sviluppo futuro. Grazie al supporto di Ri.Med, inizieremo immediatamente l’iter necessario ad ottenere il brevetto del nostro biosistema, per portare Palermo al centro del mondo dell’ortobiologia".

Continuano dunque i riconoscimenti internazionali per il lavoro della coppia di scienziati Di Gesù-Gottardi: meno di 2 mesi fa, infatti, gli esperti indipendenti del programma “Innovation Radar” - istituto dalla Commissione Europea - hanno valutato la piattaforma di test meccanici per l'ingegneria della cartilagine da loro ideata quale “Key innovation ad alto potenziale di mercato”, decretando Ri.MED un “innovatore chiave” a livello europeo. 

 “Il riconoscimento internazionale ottenuto da Di Gesù, il secondo quest’anno, dimostra ancora una volta - spiega Paolo Aquilanti, presidente della Fondazione Ri.Med - il livello di innovazione che Ri.Med è in grado di fornire. Il portfolio brevetti in continua crescita e le opportunità di trasferimento tecnologico che ne derivano, rappresentano i primi risultati tangibili volti al miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti, obiettivo prioritario del lavoro che Ri.Med svolge quotidianamente insieme all’Irccs Ismett e al partner Upmc: un cluster in grado di contribuire anche allo sviluppo economico del Sud Italia”.

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